Il Fisco e i ristoratori: un esempio di ordinaria burocrazia peggio della crisi
Ieri durante uno scambio di auguri un piccolo esempio di come non funzionano le cose nell’Italia governata dalla burocrazia.
Tutto bene?
“Si ma da gennaio licenzio tutti e staremo aperti solo dal giovedì”.
Perché dopo dieci anni questa scelta?
“Ho avuto una verifica fiscale basata sui famosi studi di settore e mi hanno contestato il fatto che dal lunedì al mercoledì facevo zero coperti. Per loro non fa differenza che lavoro in campagna e non nel centro di Milano. Mi hanno fatto una multa di 9000 euro contro la quale non posso difendermi”
Un prelievo forzoso, insomma
“Si, allora ho chiamato i miei dipendenti e ho detto loro: ragazzi dal primo gennaio cambiamo rapporto di lavoro, mi dispiace, non siete più a tempo pieno e indeterminato ma l’alternativa è chiudere”.
Magari il comune piazza pure un bell’autovelox per spolpare i tuoi clienti costretti a venire in auto abbassando a sorpresa il limite di velocità a 30 all’ora dietro una curva.
“Come no, altrimenti chi li paga gli stipendi dei dipendenti?
Insomma, che tutti debbano pagare le tasse è fuori discussione.
Che ormai ci sia un impazzimento burocratico è altrettanto evidente. Quando nessuno pagherà, anche il personale delle Esattorie e di Equitalia che ha passato il proprio tempo a taglieggiare il mondo produttivo italiano sarà costretto ad andare a casa.
E saremo tutti più contenti.
Del resto il patròn di un ristorante stellato, all’ennesima verifica fiscale chiese: “ma perché venite sempre da me?”
“Perché sei famoso e se ti becchiamo usciamo sui giornali. Senti il mio consiglio, mettiti a fare spaghetti al pesto e vivrai tranquillo.”
4 Commenti
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E’ una vergogna. Le tasse si pagano certo, ma ci vuole equilibrio. Meglio mille piccole imprese che 10 grandi, quando gli “amministratori” seri saranno capaci di comprendere questo ( ma é anche una questione di sovranità fiscale e monetaria perduta), allora gli imprenditori ricominceranno a riguadagnare i soldi che meritano di guadagnare a fronte delle giuste tasse da pagare ed i diendenti di tali imprenditori ricominceranno ad avere il giusto potere d’acquisto. E’ l’economia reale, l’a b c dell’attività economica “normale”.
La cosa più vergognosa è che se non hai da pagare l’avvocato e dimostrare che non hai evaso niente, non ti resta che pagare il pizzo (questa è mafia dello stato) poi devi sapere che se ti multano di 9000 euro non ti conviene difenderti ti costa di più di avvocato e anche se per principio metti la pratica in mano al legale e vinci le spese non te le rimborsano……vergogna vergogna vergogna…. e comunque se paghi il ” pizzo” risulti un evasore……ma dove……vergogna !!!!
è l’europa che ce lo chiede… di fallire!
Una cosa è certa: se l’Italia facesse default, tutti questi parassiti non avrebbero più lo stipendio.