Il fascino del vino biologico in Irpinia. De’ Gaeta, due fratelli un solo sogno di…vino
di Gennaro Miele
Il tempo dell’estate sarà anche lontano ma il richiamo del sorso di un buon bianco bussa sempre alla porta del gusto, un calice di Fiano campano ha quel tocco, gentile ed elegante, che ci spinge ad aprirgli. È dall’Irpinia che deriva l’ispirazione della degustazione di questa settimana, dall’azienda De’ Gaeta -Az. Agricola Kumor Bozena, dei due fratelli napoletani Salvatore e Bruno Gaeta idealmente uniti in un’unica figura rappresentata in etichetta. Dal lavoro svolto, rigorosamente in biologico con l’apporto eccellente dell’enologo Vincenzo Mercurio, nasce un vino che, a parer proprio, affascina nella semplicità del suo nome, essenzialmente Vino Bianco Biologico, assaggiato nel suo millesimo 2020. Dietro tale apparente anonimato si svela la vendemmia del principe bianco dei vitigni campani: il Fiano. Nasce su di un’altura di 400 metri, a Monocalzati (AV) con una raccolta che sfiora i giorni di ottobre, l’affinamento in acciaio ne preserva la fresca giovinezza, definendone aromi e profumi.
Il colore limpido richiama un giallo oro chiaro, al naso è intenso, viene carezzato dalla sensazione di salvia, confettura d’arancia, ananas e mandarino, sambuco, nota di sottofondo dolce di miele. All’assaggio è fresco e morbido, sapido, il sorso è dinamico e piacevole con finale lievemente ammandorlato. È un vitigno che rientra nella memoria storica del territorio ma interpretato con raffinatezza moderna un classico come Moon River nella rivisitazione eterea di Frank Ocean. Buon Calice.
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Az. Agricola Kumor Bozena De Gaeta
Castelvenere sul Calore (Av) – Via Toppolocozzetto, 1