Il Falerno della Fattoria Pagano
di Simona Mariarosaria Quirino
La leggenda narra che Falerno fosse un povero contadino che offrì ristoro e riposo a Bacco il quale, in cambio, trasformò le sue terre in splendidi vigneti. Il Falerno oggi è un vino che viene prodotto nella zona settentrionale della provincia di Caserta. L’azienda Pagano dal 2001 si dedica alla produzione di rossi, bianchi e rosé. Il tutto nasce dalla passione di Antonio Pagano. Di professione commercialista, ma amante dei vini tanto da crearne una produzione tutta sua a Casale di Carinola.
I suoi vigneti si estendono su due terrazzamenti, fino a 300 metri sul mare, alle spalle del vulcano spento di Roccamonfina ed in linea d’area dal mare a circa 5 km. I vitigni a bacca rossa sono Aglianico, Piedirosso e Merlot, quelli a bacca bianca Falanghina, Fiano e Greco. I metodi utilizzati per l’allevamento sono il cordone speronato e il guyot. L’affinamento è in acciaio e per alcuni anche in barriques. Tra questi l’Angelus, un Falerno ricavato da uve di Aglianico e Piedirosso, corposo, intenso, ma allo stesso tempo morbido e dal tannino elegante.
Tra i bianchi, invece, vale la pena provare il Fabula, un Falerno Bianco che ricorda la Falanghina di una volta, più intensa, dal colore giallo oro e dai profumi di fiori di campo e di agrumi. Talmente decisa da potere accompagnare sia piatti di pesce che di carne. Un prodotto originale è sicuramente il rosé, un assemblage di Aglianico, Piedirosso e Merot, rosa cerasuolo, delicato al naso e al gusto, perfetto per l’aperitivo. Bella anche la grafica delle etichette che riproduce volti antichi o strumenti della musica popolare. Tutto richiama la storia e la tradizione di cui si riprendono gli elementi più autentici, rielaborati, però, sempre in una chiave creativa e personalissima. Degna della leggenda di cui i vini portano il nome.
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