Il Don Alfonso a Capri: niente pippe, nei piatti c’è la semplicità mediterranea
di Maurizio Cortese
E così anche il Don Alfonso sbarca a Capri, dopo il recente abbandono, il classico “getto della spugna”, di un illustre collega, Gianfranco Vissani.
Nulla d’ingessato, poco spazio ai formalismi, come facilmente s’intuisce dal nome del ristorante, di marcata impronta casual: “Al Caprì Don Alfonso Cafè”.
Il locale, con centoquaranta posti a sedere e bellissima vista sul golfo di Napoli, si trova nella centralissima Via Roma, strada di grande passaggio, giusto di fianco al parcheggio dei colorati taxi capresi, sempre intenti a fare la spola fra il porto e la celebre “piazzetta”.
Questa nuova consulenza del Don Alfonso, dopo quelle di Marrakech, Macao, Roma, e la meno fortunata di Dubai, nasce dall’incontro con due imprenditori capresi, Enzo Iuele e Massimo Verde, che già dieci anni fa rilevarono il locale, allora destinato a sala giochi, per trasformarlo in un ristorante che poi chiamarono “Capri’s”, coronando così il loro sogno.
Una bella storia quella di Enzo e Massimo, amici per la pelle sin dalla nascita.
Lavoravano entrambi nell’albergo più prestigioso e conosciuto dell’isola, il “Quisisana”, uno al ricevimento e l’altro al concierge, condividendo nel percorso della loro vita qualsiasi cosa facessero, tanto da scherzarci su: “Enzo si è sposato ed ha due figli, uno è identico a me”, ci racconta divertito Massimo.
A fare da trait d’union fra i due imprenditori capresi e la famiglia Iaccarino è stato Franco Cacace, personaggio istronico e vecchia conoscenza degli abituali frequentatori di questi fantastici luoghi.
La storia professionale di Franco nasce nella rosticceria di famiglia a Sant’Agata sui due golfi, il famoso “Mimì”, con un solo muro a fare da confine fra la loro attività e quella del “Don Alfonso 1890”, per poi continuare come cameriere a “La Conca del sogno” nella vicina baia di Recommone, successivamente come direttore nel ristorante “Edodè” a Capri, per ritrovarsi oggi a collaborare con la famiglia Iaccarino in questa nuova avventura, come se quel muro che un tempo li divideva si fosse improvvisamente dissolto.
Una formula sicuramente nuova, questa nata mercoledì sera 10 giugno 2015, che non ti aspetteresti e probabilmente più al passo con i tempi, che ha preso forma dall’incontro di due anime così diverse, una sicuramente più commerciale dei due imprenditori capresi e l’altra più aristocratica, dal punto di vista gastronomico ovviamente, di uno dei ristoranti più noti al mondo, come il “Don Alfonso 1890”.
Due anime in una, a cominciare dalle proposte in cucina.
Il menu è diviso in due, quello storico del ristorante con i classici piatti di questi luoghi, ravioli, scialatielli, fritture e pesce fresco, e una sola pagina dedicata a quello del “Don Alfonso”, con solo dodici proposte: tre antipasti, tre primi piatti, tre secondi, due dessert, più una pizza, la “Don Alfonso”, fatta con peperoni, capperi e origano di Punta Campanella, che si aggiunge a quelle già esistenti del ristorante “Al Caprì”.
I prezzi sono in linea per questo livello di ristorazione, venticinque euro per gli antipasti, ventiquattro per i primi, trenta per i secondi, e un po’ meno rispetto al solito per i dessert, dieci euro per le due proposte.
La cucina è affidata alla supervisione dell’Executive Chef Vincenzo Castaldo, al quale la Don Alfonso Consulting affida le “start up” per le loro consulenze, e in pianta stabile nelle sapienti mani di Michele Martino, cresciuto nella “cantera” del Don Alfonso a Sant’Agata sui due golfi.
Nei tanti piatti provati è molto chiara la matrice del ristorante santagatese, con piatti vicini alla perfezione trattandosi di alcuni dei loro grandi classici, con qualche comprensibile sbavatura iniziale, come il salato “Calamaretto ripieno di formaggi locali” e il troppo secco “Riso, cozze e patate”, che forse ha risentito di un’eccessiva e prolungata cottura.
Basica la carta dei vini, con rapide escursioni in altre regioni, ma soprattutto poco profonda in quelli campani.
Si percepisce un sano e contagioso entusiasmo in questa nuova avventura, per gli abituali frequentatori dell’ “isola azzurra” oggi Sant’Agata sui due Golfi è molto più vicina.
“Al Caprì Don Alfonso Cafè”
Via Roma, 38
80073 Capri
Tel. 081.8377108
Aperto tutti i giorni dalle 11 del mattino alle 2 di notte
Ferie dal 1 Dicembre al 10 Marzo
Foto di Maurizio Cortese
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Complimenti per l’esordio di Maurizio Cortese su questi lidi!! Un grande acquisto :-)
…il pezzo è di Chansi, e se n’è intestato la paternità Maurizio!!! :D
Uh, vorrà dire che per festeggiare l’articolo cortesiano il buon Maurizio mi offrirà pranzo al Don! :-)
(Professor Isinelli, sto imparando? o sono ancora maldestro? mi dia luce, sommo!)
Non so cosa darei per ripubblicare i pezzi di Maurizio e di Stefano sulla Penisola Sorrentina, poesia che merita di essere indicizzata da sua Maesta l’Algoritmo:-)