Il Carciofo Paestum Igp, gusto e salute viaggiano insieme
Il Carciofo igp di Paestum è un grande alleato del fegato che aiuta nella dieta. Basti considerare che 100 grammi di carciofi apportano soltanto 22 calorie. E’ un ingrediente versatile in cucina, buono sia crudo che cotto, ed un alimento importante da un punto di vista nutrizionale per la presenza di antiossidanti, superiore a molte altre verdure. Le foglie ed il cuore contengono elementi importanti per la nostra salute. L’inulina, per esempio, è una fibra alimentare che promuove la crescita della microflora intestinale e garantisce l’equilibrio glicemico mantenendo stabili i livelli di glucosio nel sangue. Ma anche la amara cinarina, polifenolo ricco di proprietà antiossidanti, stimola la bile, aiuta la digestione dei grassi e possiede delle proprietà depurative e disintossicanti per fegato e cistifellea. Inoltre il consumo di carciofi aiuta anche ad abbassare i livelli di trigliceridi e di colesterolo cattivo innalzando quello buono.
Le proprietà salutari dei Carciofi igp
La Campania è terra di carciofi: basti pensare a quelli di Schito a Castellammare di cui si innamorò Veronelli, al bianco di Pertosa che adesso inizia ad entrare in commercio, o al ritorno del carciofo di Pattano, frazione di Vallo della Lucania. Ma nella nostra Regione la terra dei Carciofi resta la Pioana del Sele nonostante gli iniziali 1500 ettari di quindici anni fa si siano ridotti di due terzi incalzati dalla coltivazione del mais, principale alimento delle bufale. Uno scudo efficace per la sua salvaguardi è il marchio europeo igp che vede nella Organizzazione dei Produttori Terra Orti presieduta da Alfonso Esposito il più grande riferimento con ben undici soci impegnati nella coltivazione. Infatti Esposito è anche presidente del Consorzio di Tutela, come pure Emilio Ferra è direttore sia della Op che del Consorzio.
Tra febbraio e aprile 2022, il Carciofo Igp ha percorso strade, paesi europei e prestigiosi eventi per arricchire la campagna promozionale in corso in Regione Campania. L’idea è partita a febbraio 2022, con il desiderio di arricchire la tavola della degustazione dei giornalisti intervenuti a Berlino all’enoteca italiana “Il calice” nell’occasione della conferenza stampa del progetto di promozione internazionale I love fruit and veg from Europe. Le confezioni di carciofi come centro tavola, decorate di nastri tricolori, con erbe officinali odorose ha conquistato l’attenzione di tutti.
Da lì poi a Oslo, Zurigo, Berlino e adesso al Cibus di Parma per poi andare a Madrid a ottobre. In questi mercati la sensibilità verso le proprietà nutraceutiche del Carciofo di Paestum, coltivato in campo aperto, sono un elemento convincente all’acquisto. Le iniziative di gemellaggio saranno condotte con la partecipazione di Agrichef e con Angelica Amodei, esperta di benessere, che racconterà a sua volta le proprietà del carciofo in semplici ricette come tisana purificante e carciofo crudo abbinato ad alimenti più grassi come la mozzarella.
La coltivazione nella Piana del Sele ha tracce antiche, certificate già all’inizio dell’800, ma è negli anni ‘70- ’80 che prende definitivamente piede sostituendo il pomodoro che era in difficoltà per la fitopatia. Nel 2005 nasce la prima produzione certificate e da allora la produzione di Paestum rappresenta il 70 % del totale regionale.
Il “Carciofo di Paestum” si distingue rispetto ad altre produzioni carcioficole per le sue innumerevoli qualità e caratteristiche tipiche (pezzatura grossa, forma sub-sferica, sapore gradevole), frutto di una accurata tecnica di coltivazione messa a punto dagli agricoltori della Piana del Sele. E’ un tipo locale proveniente dal gruppo dei carciofi di tipo Romanesco. Da questi si contraddistingue per una serie di caratteristiche peculiari conferitegli dall’ambiente di coltivazione. Innanzitutto la precocità che consente al Carciofo di Paestum di essere presente sul mercato già dal mese di febbraio prima di ogni altro tipo di carciofo del tipo Romanesco.
L’uso in cucina è praticamente infinito, dall’antipasto al dolce, ogni momento è buono per mangiarlo. E allora, forza, mangiamoci gli ultimi carciofi dell’annata 2022, giudicata ottima dagli esperti.