Il Carciofo di Paestum IGP: dalla terra alla tavola con Cristian Torsiello
di Bruno Sodano
Nella Piana del Sele da febbraio a maggio è possibile ammirare decine e decine di ettari di terra pieni di piantagioni di carciofi.
Il carciofo, di per sé, è ricco di proprietà ed è uno dei veri alleati della nostra salute. Fa bene a tutto e soprattutto al fegato. Una forte identità del sud Italia che nel Cilento ne conserva caratteristiche ben precise, riconosciute a livello mondiale, guadagnandosi vari riconoscimenti. Se la sua è una forma “sub- sferica di capolini con caratteristico foro all’apice; diametro compreso tra 8,5 e 10,5 cm; colore verde, con sfumatura violetto–rosacea; brattee esterne ovali, con apice arrotondato ed inciso, inermi; brattee interne viola con sfumature violette; peduncolo di lunghezza inferiore a 10 cm”; stiamo parlando di quello di Paestum prodotto IGP.
Se invece le sue particolarità sono: “resistenza alle basse temperature; colorazione verdastro chiaro, quasi bianco; dolcezza e la straordinaria delicatezza delle brattee interne; Ottimo da mangiare crudo, magari in pinzimonio con l’olio extravergine di oliva”stiamo parlando di quello del presidio slow food di Pertosa.
Il 13 Marzo, nell’ambito della campagna promozionale 218 del Carciofo di Paestum IGP promossa dalla O.P. Terra Orti è finanziata dal P.S.R. Campania 2014 – 2020 è stato promosso un educational tour sul Carciofo di Paestum IGP e si è potuto vedere come un prodotto passi dalla terra alla tavola. Sono state visitate le aziende produttrici ed i centri di selezione e confezionamento del prodotto.
A seguire, dopo l’interessante mattinata nelle immense distese di terra, siamo andati in uno dei ristoranti che è un vero e proprio fiore all’occhiello del Cilento: Osteria Arbustico dei fratelli Cristian e Tomas Torsiello.
Cristian, stella “Michelin” e patron dell’Osteria, ha proposto, dei piatti davvero molto particolari ma dal gusto armonioso ed equilibrato dando il giusto spessore al carciofo di Paestum
Torsiello ha sempre privilegiato il territorio con occhio attento ai prodotti e questo costituisce un valore aggiunto e riesce in modo naturale a mettere nel piatto sapore, salute e compatibilità ambientale. Ospite dell’evento è stato il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro che da sempre ha fondato la sua carriera nella promozione dei prodotti d’eccellenza con particolare attenzione rivolta a quelli della Campania.
Un menu stellato con un protagonista internazionale visto in diverse vesti. Prima del pranzo c’è stato un intervento, presentato da Donato Ciociola, dei vertici di Terra Orti e del Consorzio del Carciofo di Paestum IGP: Emilio Ferrara, Direttore ed Alfonso Esposito, Presidente.
Entrambi hanno precisato che grazie al grande lavoro di promozione del Carciofo di Paestum IGP, hanno fissato una serie di appuntamenti promozionali: negli eventi, nelle scuole, nei punti vendita campani fino ad arrivare alla famosa festa del Carciofo di Paestum IGP. Tanti progetti menzionati ma un pin particolare è molto interessante: uno studio, affidato al Dipartimento di farmacia dell’Università di Salerno, sulle caratteristiche nutrizionali del carciofo ed in particolare sulle sue proprietà nutraceutiche e quindi l’utilizzo dell’alimentazione come prevenzione delle patologie.
Per cominciare un piccolo entreè di benvenuto fatto con carpaccio di vitello con salsa tonnata, sfera di pecorino con crosta di miele ed un cubo di sedano rapa all’aceto con maionese di senape e paprica.
Antipasto bello da vedere e buono da mangiare: Carciofo, salsa di acciughe e bottarga di tonno.
Per primo piatto uno Spaghetto ai carciofi arrostiti, menta, pecorino e pepe.
E per finire una tenerissima guancetta di maialino, patate all’olio e Carciofo alla salvia.
Dulcis in fundo un gelato di Carciofo cremoso al cioccolato bianco e frutto della passione.
Il tutto è stato accompagnato dai vini della Cantina Masiello, azienda sannita, scelta per rimarcare il fatto che tutta la Campania è una terra ricca sotto il punto di vista enogastronomico.
Il dato un po’ sconcertante, precisa il Presidente, è che purtroppo, in questo periodo storico, la produzione di carciofo è andata a scemare soprattutto sotto un punto di vista economico, un tempo molto redditizia, adesso meno, causa una forte presenza di prodotto estero. Soprattutto per questo che si fa promozione: per dare il giusto valore ad prodotto importante del nostro territorio.