Il Brunello napoletano
Ad un chilometro dalla splendida Abbazia di Sant’Antimo nasce Pietranera, il Brunello napoletano. Non è una curiosità folcloristica, perché Olga Peluso dirige un’azienda da 280.000 bottiglie della docg più amata d’Italia prodotte da 43 ettari di sangiovese suddivisi nella Tenuta Friggiali da dove la vista si allunga sino alla Maremma e in quella di Pietranera, sul lato opposto del territorio di Montalcino.Aggiungiamo altre decine di ettari tra olivi e bosco, un relais per ricevere ospiti e un ristorante per fare un po’ di cucina e degustare i vini: insomma, parliamo di una delle prime dieci aziende di Brunello. Presente in tutto il mondo, fondata, gestita e portata alla ribalta da una famiglia napoletana trapiantata in Toscana nella prima metà degli anni ’80 e che si divide tra la quiete della campagna più celebrata del mondo e il Vesuvio.Giovanni Peluso decise di comprare nell’ormai lontano 1987, quasi vent’anni fa, quando il vino era ancora in una fase di crisi dalla quale sarebbe uscito grazie agli investimenti fatti proprio in quegli anni. Da allora il lavoro è andato avanti e la figlia Olga porta avanti questa realtà, l’azienda si chiama Centolani dove nascono tre etichette supportate dal rosso doc. Si tratta del Brunello Tenuta Friggiali, il Brunello Pietranera e il Brunello Donna Olga la cui ultima annata in commercio, il 1999, è stata presentata come di consueto nell’Anteprima che ha assegnato il rating di quattro stelle all’annata 2003. Vedremo.Noi parliamo del Donna Olga, l’ultima creazione di Riccardo Cotarella impegnato a Montalcino solo con l’azienda Centolani, una selezione di sangiovese ben lavorata in legno che regala sensazioni olfattive complesse, tipiche mentre in bocca è lungo, abbastanza fresco. Sui 50 euro. Lo beviamo assoluto perché il Brunello presenta sempre molto difficoltà con l’abbinamento dovuto alla sua autoreferenzialità nel bicchiere. Insomma, le pittoresche camice verdi della Val Brembana si devono rassegnare: tutti gli italiani o sono, o sono stati o saranno napoletani.