“Nessun Italiano entrerà nella tua pizzeria”. La storia di Ibrahim a Trento


Ibrahim Songne con lo staff di IBRIS focacce e pizza

Albert Sapere

Da “Nessun italiano entrerà nel tuo negozio” alla top 50 delle migliori pizzerie d’asporto d’Italia: la storia di Ibrahim e del suo locale Ibris nel centro storico di Trento.

La storia è veramente di quelle belle, di quelle che ti riconciliano con la vita e con il lavoro. A raccontarla è Tiziano Grottolo, dalle pagine de Il Dolomiti. E’ la Storia di Ibrahim Songne, arrivato dal Burkina Faso a Trento appena 12enne, ora, che di anni ne ha 29 è riuscito a realizzare alcuni dei suoi sogni: dopo la gavetta tra un’officina e il panificio-pasticceria Sosi, con i soldi risparmiati ha aperto il suo locale in via Cavour a Trento nel 2018.

Come spesso accade in questi casi, una frase profetica di uno stolto è stata una delle molle per migliorarsi: “Nessun italiano entrerà nel tuo negozio”. In poco tempo
 Ibris Focacce e Pizza, questo il nome dell’attività, è diventata famosa nel centro storico di Trento per via delle eccellenti pizze, focacce e farinate che vengono preparate. Il lavoro di Songne, che dietro al bancone è aiutato dal fratello Issouf e dalla giovane Anila, non è sfuggito ai nostri ispettori, tanto da rientrare al 46° posto nelle 50 Migliori Pizze in Viaggio per 50 Top Pizza 2021.

“È in questi momenti che ripenso a cosa abbiamo passato per aprire e portare avanti il nostro sogno – afferma Songne, dalle pagine del Quotidiano Il Dolomiti – è in questi momenti che ripenso a quante persone stupende abbiamo conosciuto lavorando da dietro un bancone, ed è in questi momenti che, almeno per un po’, le parole dette tre anni fa non hanno peso. Stando in pizzeria abbiamo conosciuto persone speciali che, anche se solo per pochi minuti, sono entrate nel nostro mondo e con cui abbiamo condiviso felicità, paure e idee”. Proprio per festeggiare i traguardi raggiunti, sabato 18 settembre, pizze, focacce e farinate saranno vendute a offerta libera. Per chi non può pagare invece sarà tutto gratis, a conferma del fatto che la solidarietà è la vera ricetta segreta di Ibris.” 

Eppure in tempo di lockdown questo locale è salito alla ribalta delle cronache anche come esempio di solidarietà. Già durante la prima fase della pandemia Songne aveva dato il via alla cosiddetta pizza sospesa: un’iniziativa alla quale chiunque poteva contribuire garantendo a tutti almeno un pasto caldo. “Mia mamma mi ha sempre insegnato a condividere quello che ho – racconta Ibrahim – così in questo periodo particolare ho pensato di fare la mia parte senza aspettare che intervenga lo Stato”.