I vini ungheresi del Lago Balaton
di Monica Bianciardi
Ungheria una terra dove la vite è stata coltivata sin da quando il paese faceva parte dell’impero romano, con il nome pannonia. Qui storia e leggenda si fondono modificandosi e riadattandosi in base al luogo in cui viene raccontata, una giostra infinita tra fantasia, religioni diverse, credenze popolari in cui la storia vera entra con grazia ammantandosi di magia.
Lago Balaton
Nelle prime luci della mattina il verde ed il colore grigio del lago più grande d’Europa nella foschia mattutina si fondono creando paesaggi dai contorni sfumati e degradanti mettendo nell’animo quella lieve inquietudine di un autunno precoce ed ormai alle porte. Con il passare delle ore il sole torna a farsi sentire con il suo calore estivo. La campagna nei pressi del Lago brilla di un verde elettrico quasi surreale. Balatonfüred-Csopaki è una delle principali ed importanti zone vinicole del lago Balaton. Dall’altopiano di Veszprém a 230 metri, nel comune di Csopak le colline vitate degradano formando una coltre verde in uno dei tratti più belli del grande lago.
Le case qui sono quasi tutte costruzioni in legno con tetti molto spioventi ricoperti di arbusti che funzionano da isolante termico per non far accumulare la neve nei mesi invernali e sembrano godersi i caldi raggi solari; la vita sul lago in estate è sorniona e rilassata dimentica delle rigidità invernali.
L’Ungheria ha una selezione diversificata di vini ottenuti da un variegato mix tra vitigni regionali tradizionali ed internazionali. Le varietà locali di vini bianchi ungheresi includono Furmint e Harslevelu famosi per il loro utilizzo nel Tokaj, Olasrizling,una variante del Riesling, Leankya e Keknyelu. Questi ultimi sono stati uniti recentemente da una serie di nuovi incroci come Irsay Oliver, Zefir e Zenit, alcuni dei quali sono stati creati localmente dagli ampelografi ungheresi. Le loro controparti rosse sono Kadarka, e Kekfrankos, Zweigelt, Portugieser (Kekoporto) e anche Zierfandler. Ci sono anche diverse leggende in Ungheria sul nome, del Kekfrankos, secondo cui l’esercito di Napoleone pagò con un franco blu per il vino intorno a Sopron. Uno dei sinonimi, utilizzato in Ungheria per Kékfrankos, era la parola “Nagyburgundi” (Grande Borgogna).
L’azienda St Donat
Tamas Kovacs è il proprietario della tenuta vinicola St Donat. Situata a Csopak sulla sponda settentrionale del lago Balaton; in questo antico villaggio si trovano resti di insediamenti romani e siti celtici, da qui prende anche il nome la denominazione dei vini.
Il clima è regolato dal lago a sud e l’aria fresca dalle valli del Bakony a nord. La brezza che si riversa nelle foreste circostanti di notte compensa l’umido calore del lago. La tenuta è cresciuta da un piccolo appezzamento di viti che poco alla volta si è ampliato. Un progetto ambizioso al quale nel 2001 si e aggiunta una cantina costruita con materiali di recupero originali. All’interno contenitori in acciaio e barrique Francesi a cui ultimamente si sono aggiunte anfore fabbricate in Toscana. L’azienda è a conduzione biologica certificata ed i vini vengono ottenuti solo dalle uve raccolte nei vigneti di proprietà. Percorriamo il territorio a bordo di una jeep dal quale il panorama dei vigneti si allunga fino alle sponde lago e da dove appare tutta la bellezza del paesaggio. I suoli si dividono in diverse conformazioni cambiando di colore in modo quasi netto, qui dominano i terreni di ardesia, basalto vulcanico, argilla e tufo che si trova maggiormente nella penisola di Tihany e da dove provengono le uve per i vini rossi a base di Kefrankos.
Tasting notes di alcuni dei migliori assaggi
St. Donat ‘Csopak’ Olaszrizling 2017 Hegybor
Coltivato su terreni di marna e dolomia il primo vino è a base Olaszrizling con un olfatto dato da fiori bianchi ed un palato pulito e fresco e una vena sapida saporita e tesa. Finale ammandorlato.
Szent Donat Furmint, Marga 2016 Balaton
Questo vino è ottenuto da uve coltivate nella vigneti a ridosso del Lago Balaton. I profumi hanno maggio complessità data da aromi di fiori gialli, ed agrume tropicale, mela cotogna erbe aromatiche. Palato snello freschissimo dal finale sapido.
Szent Donat Slikker Olaszrizling 2016
Solo inox per questo vino dall’olfatto ben definito da profumi freschi di erbe aromatiche, gesso, fiori di camomilla, e lievi note di idrocarburo. Fresco citrino il palato é diretto e verticale dominato da parte acida finale che spinge il gusto molto pulito e netto.
Szent Donat Parcela Szűretlen 2016
Da un singolo vigneto di Olaszrizling lieve apertura con note di idrocarburo subito seguito da un sviluppo complesso con note di mandorla lime, menta, e tocco saponoso di fiori bianchi e viola. Gustoso e morbido all’ingresso, lo sviluppo è spinto da tanta freschezza con rimandi agrumati e sapidi nel finale.
St. Donat Kekfrankos ‘Magma’ 2015
Unico vigneto a base di Kekfrankos coltivato su un mix unico di argilla dura, basalto, tufo e pietra calcarea. Colore rubino luminoso e trasparente. Il profumo ha tocchi fumosi con piccoli frutti rossi croccanti ed un elegante floreale di rosa rossa cipria e spezie piccanti, Al palato avvolgente e rotondo ma delicato, con tannini svolti finissimi, buona struttura ed equilibrio.