I vini dell’azienda Fratelli De’ Gaeta, una degustazione
di Enrico Malgi
In Italia esiste una proliferazione di tante piccole aziende vitivinicole che producono vini prettamente artigianali e di alta qualità, tanto da rappresentare un privilegiato comparto che fa concorrenza ad imprese connotate di più ampio respiro.
Ecco qui un esempio lampante che riguarda l’azienda agricola Kumor Bozena dei fratelli Bruno e Salvatore De’ Gaeta, proprietari di appena 5 ettari vitati collocati nel vocato areale irpino di Castelvetere sul Calore. I vitigni allevati a quasi 500 metri di altezza sono soltanto due: l’Aglianico ed il Fiano, con i quali ogni anno si ricavano mediamente 10.000 bottiglie, curate dall’esperto e bravo enologo Vincenzo Mercurio.
Sono quattro le bottiglie che ho appena degustato: una di bianco e tre di rossi.
Vino Bianco Biologico Vintage 2022. Fiano in purezza allevato a Monocalzati, vendemmiato ad inizio di ottobre e macerato per ben nove mesi in acciaio prima di esseri affinato in vetro per altri due mesi. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 18,00 euro.
Nel calice traspare un luminoso colore giallo molto carico, quasi ambrato. Dall’espansivo e multiforme bouquet si diffonde nell’aria una caterva di gioiosi profumi, che ricordano in successione la nocciola, la pesca gialla, l’albicocca, la pera, la mela annurca, la clementina, l’ananas, il biancospino, l’acacia, il tiglio, il muschio, la camomilla ed il sambuco. In bocca si approccia un sorso che si rivela subito fresco e scorrevole, goliardico e sapido, morbido e leggiadro, soave e cristallino, elegante e seducente, pur mantenendo inalterata una sua precisa consistenza. Sviluppo palatale aggraziato, sfaccettato e dinamico e che promette in tal modo una lunga serbevolezza. Scatto finale godibile e persistente. Da abbinare ad un piatto di spaghetti a vongole e carne bianca sicuramente, ma va bene anche su qualche preparazione più strutturata.
Ioìnv Irpinia Campi Taurasini Doc Vintage 2021. Soltanto Aglianico le cui uve sono state raccolte tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. Affinamento in acciaio ed in anfora per un anno. Gradazione alcolica di tredici e mezzo. Prezzo finale di 25.00 euro.
Veste cromatica decisamente rubineggiante e solare. Al naso il vino si presenta subito disponibile per la rituale rivista senza alcun timore. Di primo acchito emergono intensi e profondi aromi di un distillato purissimo di tanta buona frutta fresca della pianta e del sottobosco, accompagnati di pari passo da gradevoli percezioni olfattive di fiori rossi, da giocosità di erbe aromatiche ed a parvenze speziate. In bocca esordisce un sorso ben calibrato, polposo, croccante, teso, sapido, morbido, rotondo, intrigante, vibrante, coinvolgente, corroborante, armonico e perfettamente in equilibrio. Tannicità gentile. Contatto tattile affascinante, reattivo, viscerale, materico e stimolante. Longevità tutta da scoprire. Chiusura gradevole ed appagante. Da provare su un piatto di fusilli avellinesi con ragù e tagliere di formaggi e salumi irpini.
DueCape Taurasi Docg 2020. Aglianico in purezza vendemmiato tra fine ottobre ed inizio di novembre. Maturazione in acciaio per due anni e poi in tonneaux per un anno. Tasso alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 33,00 euro.
Calice tinto da un fulgido e lampeggiante colore rosso rubino. Crogiolo portatore di soavi, sospirose e multiple fragranze di amarena, prugna, piccole drupe del sottobosco, palpitazioni floreali di violetta, iris e garofano, sensitive costumanze vegetali di macchia mediterranea ed afflati speziati di noce moscata, chiodi di garofano e pepe nero. Ordinarie poi le credenziali terziarie. L’attacco in bocca si avvale di un sorso ampio, voluminoso, intenso, etereo, austero, profondo, carnoso, esuberante, magistrale, caldo, strutturato e balsamico. Finezza tannica davvero pregevole. Sviluppo palatale sontuoso, rotondo, plastico, sapido, armonico, irradiante, aristocratico e glicerico. Legno ben dosato. Potenzialità di serbevolezza a lunga gittata. Chiosa finale intensa, persistente ed edonistica. Perfetto l’abbinamento con un agnello al forno con patate e formaggi stagionati.
DueCape Taurasi Riserva Docg 2015. Ovviamente solo Aglianico raccolto tra fine ottobre ed inizio di novembre. Maturazione in acciaio per due anni e poi affinamento in tonneaux per un anno e mezzo. Tenore alcolico di quattordici gradi. Prezzo finale di 45,00 euro.
Divisa colorata da una sfavillante tonalità granata. Bouquet riccamente affastellato da un caleidoscopio di sospirosi aromi, che subito comunicano al naso una significativa percezione fruttata che comprende la saporita ciliegia del Monte campana, la carnosità del gheriglio di noce, la croccantezza della mela annurca, il profumo della scorza di arancia, la gradevole nota amarognola della mandorla e la piacevolezza dei frutti di bosco. A ruota risaltano poi essenze floreali di viola mammola e di rosa appassita, unitamente a captazioni vegetali di erbe officinali, ad umori di spezie orientali ed a credenziali terziarie di incenso, liquirizia, tabacco, balsamo, ginepro, cacao e goudron. In bocca penetra un sorso avvolgente voluminoso, opulento, maestoso, infiltrante, irradiante, scalpitante, potente, austero, materico, imperioso, avviluppante, esuberante, avvincente, sensuale, sapido, vibrante di energia propulsiva, guizzante di freschezza e depositario di tannini decisamente affusolati e di rara grazia. Espansione palatale bene articolata, strutturata, equilibrata, armonica, balsamica ed arrotondata. Non percepisco ancora segni di stanchezza, per cui questo vino può durare ancora per altri anni. Retroaroma impagabile. Da preferire su un piatto di gnocchi alla sorrentina e salsiccia con peperoni e broccoli saltati in padella.
Ottima batteria di vini irpini, che rappresentano il fiore all’occhiello di tutta la Campania e di cui si fa garante l’enologo Vincenzo Mercurio.
Azienda Agricola Kumor Bozena De’ Gaeta
Castelvenere sul Calore (Av) – Via Toppolocozzetto, 1
Cell. 335 5814696
– [email protected] – www.degaeta.it
Enologo: Vincenzo Mercurio
Ettari vitati: 5 – Bottiglie prodotte: 10.000 – Vitigni: Aglianico e Fiano.
Ciao Enrico, trovo molto interessante il De’Gaeta Bianco Biologico, in pratica un “macerato”, detto anche “orange”. Trovo questa tipologia di vini intrigante, ma devono essere fatti bene, purtroppo a volte risultano avere aromi anomali e poco piacevoli, non invece quello da te assaggiato. Complimenti per la recensione (come sempre) e complimenti al produttore