I Vini Cantine Miali
di Enrico Malgi
Storia, storia ed ancora storia è quella che caratterizza molteplici aziende vitivinicole pugliesi, che possono vantare un antico background sulle spalle. Ed a questo “destino” non si sottraggono nemmeno le Cantine Miali di Martina Franca, che hanno visto la luce nel lontano 1886 quando Elvino Miali fondò l’azienda (nomen omen). Vendita di vino sfuso fino al 1961 quando poi s’iniziò l’imbottigliamento su larga scala. Ora è la quarta generazione (con Michele, Marcello e Francesco) che ha preso in mano la direzione aziendale e le vendite vanno a gonfie vele, arrivando a toccare le 180.000 bottiglie l’anno. Quello che stupisce è che le Cantine Miali non possiedono vigne di proprietà, ma vinificano le uve acquistate da viticoltori di vecchia data, potendo contare su validi e moderni strumenti di lavoro.
In questi giorni ho avuto l’occasione di assaggiare due etichette.
Fìrr Fiano Valle d’Itria Igp 2015. In realtà si tratta dell’antico vitigno autoctono della Valle d’Itria minutolo che è stato soltanto recentemente riscoperto e valorizzato e che non ha nulla da spartire col fiano campano. Purtroppo su tutte le etichette è ancora impresso il nome di “Fiano” oppure “Fiano Minutolo”. Speriamo solo che questa annosa querelle che si trascina avanti ormai da troppo tempo abbia finalmente fine.
Il vino è maturato in acciaio e vetro ed è poi uscito sul mercato dopo più di un anno dall’imbottigliamento. Tasso alcolico di tredici gradi. Prezzo in enoteca di 15,00-18,00 euro.
Giallo paglierino carico e già assestato il bel colore che si scorge nel bicchiere. Il profilo olfattivo registra spiccati e seducenti profumi varietali che allertano le narici. In primis ampi respiri fruttati esotici di papaya e di mango e/o anche di frutta nostrana come il mandarino, il limone, la pesca e l’albicocca, a cui si associano pregevoli odori di gelsomino, di tè verde, di fiori di tiglio e di erbe aromatiche. L’impatto del sorso sulla lingua conferma in toto le sensazioni percepite al naso, per un vino che nel complesso si dimostra secco, voluttuoso, tagliente, dinamico e di buona struttura. Sviluppo palatale pulito, agile, elegante, scattante e sapido. La chiusura è leggiadra e pervasiva. Da preferire su frutti di mare, crostacei, risotti e verdure scottate.
Ametys Rosato Puglia Igp 2017. Blend di primitivo al 70% e saldo di syrah. Anche qui maturazione soltanto in acciaio e boccia. Gradazione alcolica di dodici e mezzo. Prezzo finale di 12,00 euro.
Splendente colore cerasuolo. Intrigante ed imperioso il bouquet, che esprime intensi profumi di fragoline di bosco, di ciliegia, di mela cotogna, di chinotto, di petali di rosa, di violetta e di zenzero. In bocca il sorso blandisce il palato con guizzi di freschezza, di sapidità, di fragranza e di succosità. Palato tonico, acido, rotondo, scorrevole e morbido. Finale finemente ricamato, fruttato e piacevole, connotato poi da una souplesse persistente e godibile. Compagno ideale di salumi, formaggi freschi, pizza e pesce in guazzetto.
Cantine Miali
Via Madonnina, 11 – Martina Franca (Ta)
Tel. 080 4303222 – Mobile 329 5670105
[email protected] – www.cantinemiali.com
Enologo: Francesco Miali
Bottiglie prodotte: 180.000
Vitigni: primitivo, negroamaro, syrah, verdeca, bianco d’alessano e minutolo