I miei sorsi del cuore 2024. Da bere a fiumi tra Natale e Capodanno
di Giulia Cannada Bartoli
Il 2024, agli sgoccioli, non è certo un millesimo da ricordare: viviamo un momento buio tra guerre e povertà in crescita. I motivi per fare festa non sono molti, tuttavia, voglio regalarvii miei migliori sorsi del 2024 per provare a trascorrere qualche giorno in serenità, tra gli affetti ma, con lo sguardo attento a chi è meno fortunato di noi…
Ecco un percorso ideale dall’antipasto al dolce per i menu delle prossime Feste.
Castello Bonomi Cuvée 1564 Franciacorta Brut Nature 2017 Affinamento sui lieviti quasi 60 mesi. Sboccatura, ottobre 2023, pas dosè. Il primo spumante Franciacorta con la più alta percentuale di Erbamat (10%).
La presenza dell’Erbamat in questa percentuale conferisce al calice un “boost” verticale in acidità.
Giallo paglierino intenso e luminoso con riflessi dorati. Il perlage è fine e persistente, il corpo appare ben presente già alla vista (12,5%).Il naso attacca con delicate sensazioni floreali che evolvono presto in note agrumate e sbuffi minerali, per proseguire con erbe officinali e aromatiche. Elegante profilo olfattivo con delicate note candite, mielose e di pasticceria con un accenno di lieve tostatura, in perfetto equilibrio con le note citrine e i sentori aromatici di erbe aromatiche.
La bocca è fresca, agile, tesa e sapida, in equilibrio con la morbidezza. Il finale è lungo, citrino e minerale. In bocca ha una bella texture cremosa.
Abbinamenti: Ottimo con i classici crostini burro e salmone, con le ostriche e con le fritture di baccalà o calamari della festa. Prezzo medio in enoteca sui 40,00 €
Gigante Adriano & Welcome Friuli Ribolla Gialla Spumante Brut Il calice si presenta giallo paglierino tenue/bianco carta. Il vino esprime un corredo aromatico di frutta gialla, chiudendo sul fondo con sentori agrumati, erbacei e appena fumè, minerali e gessosi. In bocca, il sorso ha carattere deciso: è fresco e dinamico, per un vino di beva appagante
caratterizzata da importante sapidità e preciso rimando al frutto. In chiusura ritornano con buona persistenza le note agrumate.
Abbinamenti: una bollicina elegante, easy, compagna ideale di aperitivi. Perfetta sui fritti di mare. Posizionamento a scaffale qualità/prezzo molto interessante, sui 14,00 €
Asprinio di Aversa Spumante, Trenta Pioli Salvatore Martusciello Il piccolo grande vino tanto amato da Mario Soldati e Gino Veronelli. Sosta sui lieviti in autoclave per almeno 6 mesi (Charmat lungo). Acidità e struttura sono sicura garanzia di longevità. Il calice si presenta di un elegante giallo paglierino con perlage fine e persistente quasi da Metodo Classico. Anche il naso è snello ed elegante, citrino, erbe aromatiche, pesca nettarina un po’ acerba. In bocca torna la freschezza del vitigno ben bilanciata da una sinuosa cremosità. La persistenza aromatica è sorprendente, con finale piacevolmente minerale e fruttato. Prezzo medio a scaffale stre-pi-to-so, poco sopra i 15,00 €.
Masseria Campito Priezza Asprinio Spumante Metodo Classico 2018 2018, dunque 72 mesi sur lies.’A Priézza nella lingua napoletana indica, la gioia, la festosità, la letizia.
Nulla di più adatto alle prossime festività. Il calice si colora di un brillante giallo dorato con perlage fine e persistente. Il naso è di grande impatto e finezza. Profumi eleganti e sottili, inizialmente di fiori di campo, camomilla essiccata e classica crosta di pane, per poi virare verso i tipici aromi agrumati di scorza di limone anche candita. Il sorso è pieno, cremoso e sinuoso. La trama delle bollicine rende la bevuta molto piacevole e stimolante, accentuando acidità e sapidità che ben bilanciano la morbidezza iniziale. La chiusura di bocca è lunga e appagante con piacevoli ritorni agrumati e nocciolati. Notevole il posizionamento a scaffale tra 25,00 e 35,00 €.
Abbinamenti: entrambi i calici si caratterizzano per freschezza, sapidità e persistenza gustativa. Li beviamo come aperitivo o sul tradizionale spaghetto (o linguina) a vongole della Vigilia. Il Metodo Classico si abbina bene alle ostriche e a tutti i crudi di mare.
Villa Matilde, Daltavilla Greco di Tufo Docg 2023 è la prima vendemmia per Maria Cristina De Simone Avallone da Enologo Responsabile della produzione. Il calice si presenta giallo paglierino intenso con luminosi riflessi dorati. La struttura si annuncia piuttosto robusta (13%).Varietale e verticale il naso con ampie note di frutta tropicale a pasta gialla, noisette, erbe mediterranee, delicato miele d’acacia, agrumi verdi. La regia olfattiva è tutta della nota sulfurea con accenni d’idrocarburi. Il sorso è pieno, ampio e fruttato, ma soprattutto, infinitamente salino e di grande struttura. L’imponente spalla acida si dà briosamente il cambio con la nota tannica del vitigno (il Greco è stato spesso definito “rosso travestito da bianco”) in una progressione elegante e slanciata. Coerente il ritorno di aromi di frutta fresca, spezie e macchia mediterranea. Un accenno di spezie si mescola alla vibrante sapidità e lunghissima, seducente, mineralità.
Abbinamenti: Lo beviamo sui crudi e sull’insalata di mare, ma, anche a tutto pasto sulla cena della Vigilia, pizza di scarole e insalata di rinforzo incluse. Posizionamento a scaffale 14,00/15,00 €
Laura de Vito Li Sauruni Fiano di Avellino Docg 2022 Il naso è fine e complesso, in progressione: sentori di lime, bergamotto, malva, nocciola non tostata, fiori bianchi, mentuccia, tanta frutta, bianca (pera) e poi estiva a polpa gialla (pesca). Una leggera nota esotica mista agli agrumi, profumato gelsomino, tante erbe aromatiche (tiglio, basilico e mentuccia) e un intrigante, quanto tipico, soffio fumè. L’ingresso al palato è importante (14%). La struttura si muove in bell’equilibrio con morbidezza, freschezza e mineralità. La chiusura di bocca spetta alla piacevole nota affumicata, a occhi chiusi: Loira, Chenin Blanc. Il Fiano è tra i pochissimi vitigni capaci di coniugare delicatezza e sprint. La bocca gioca proprio su questa
combinazione di ampiezza e tensione agrumata, con retro-olfattivo fumè e interminabile nocciola. Prezzo a scaffale da grande bianco sotto i 30,00 €
Abbinamenti: struttura e freschezza, delicatezza e sprint ne fanno un compagno ideale per i primi di mare senza pomodoro della Vigilia, per pasta e fagioli con le cozze o per il Baccalà in bianco (Coronello) con olive taggiasche.
De Angelis 1930, Kalliope Bianco Penisola Sorrentina Dop 2019 Viticoltura eroica su terrazzamenti sorrentini con vista su Capri. Il naso va verso agrumi sorrentini, fiori d’arancio, macchia mediterranea e su tutto, una meravigliosa scia iodata e minerale. L’ingresso al palato rivela la struttura importante del greco (13%) in ottima progressione con freschezza e sapidità. La chiusura è lunghissima e persistente con finale lievemente ammandorlato. Un vino con potenziale di lunga gittata. In primavera andateci. Sui 20,00 € in enoteca.
Abbinamenti: lo beviamo con pane, burro e alici di Cetara, con gli spaghetti ai ricci di mare e con la spigola o ricciola al forno della cena della Vigilia.
Citari 18 e Quarantacinque Riviera del Garda Classico Chiaretto Doc 2023 Groppello, Marzemino, Sangiovese e Barbera. Accattivante rosa luminoso con riflessi cerasuolo. Il vino riposa per circa 7 mesi sulle fecce fini. L’olfatto è fine, intenso e fruttato, regala note di ciliegia e pesca, ma anche esotiche.
In bocca è armonico, di ottima persistenza e carattere, con tipico retrogusto di mandorla amara. La chiusura sapida e minerale ne fa un jolly per l’abbinamento gastronomico.
Abbinamenti: lo beviamo sulle cozze al gratin, sui primi di mare con pomodoro, come Paccheri o Calamarata. Sui Polpetti alla Luciana o sul Baccalà alla Carrettiera. Prezzo medio a scaffale super sui 10,00 €.
Murgo 1860 Etna Rosato Doc 2023 L’Etna Rosato Doc è un vino rosato davvero figlio del Vulcano, da Nerello Mascalese 90%, e Nerello Cappuccio 10 % con breve macerazione per ottenere il meraviglioso colore rosa antico con leggeri riflessi ramati. Il naso è intenso, esprime rimandi floreali, fruttati di fragolina di bosco asprigna e croccante per chiudere con fragranze agrumate e un soffio appena speziato. L’ingresso al palato è caldo e decisamente sapido. Il sorso è pieno e ben sostenuto dalla vivace freschezza minerale. Lunga la persistenza aromatica. Il calice si caratterizza per elevata sapidità (l’influenza marina). Un vino di carattere, fine e aromaticamente complesso. Prezzo medio a scaffale sui 14,00 €.
Abbinamenti: lo beviamo piacevolmente sulla nostra pizza di scarole. La struttura ne fa un buon compagno anche per il pesce spada a “l’agghiotta” o, per chi ha la pazienza di prepararla, per la Zuppa di pesce.
Contrada Salandra Piedirosso Campi Flegrei dop 2019 Il vino affina in acciaio per circa 18/24mesi e poi in bottiglia per almeno un altro anno. Colore rosso rubino intenso, di bellissima trasparenza (tipica del piedirosso flegreo). Al naso i classici sentori varietali di geranio, viola, ribes e ciliegie scure. L’olfatto evolve verso note speziate e piacevolmente salmastre, per chiudere con la tipica nota di fiammifero o “pietra focaia”, propria dei terreni vulcanici flegrei. Il sorso è snello, teso e lievemente tannico con la chiusura salmastra che contraddistingue il vitigno flegreo. Freschezza e struttura in perfetto equilibrio, a cinque anni dalla vendemmia, preannunciano ancora lunga vita. Da qualche mese è in commercio anche l’annata 2020. Prezzo medio a scaffale, clamoroso, sui 20,00 €.
Abbinamenti: agile e versatile in, lo beviamo piacevolmente sulla cucina di mare con base di pomodoro, ma, anche su una magnifica Genovese di terra o di mare del 26 Dicembre.
Masseria Felicia Falerno del Massico doc Riserva 2017 Etichetta Bronzo Vino del cuore e il cuore si ferma. E’ l’ultimo rosso di Maria Felicia Brini. Il calice si presenta rosso rubino, fitto, unghia appena aranciata. Anche il naso è evoluto: il frutto è carnoso ed vira verso le tipiche note minerali del territorio con qualche rimando di rabarbaro. Il sorso è equilibrato, caldo e pieno (14% alcool) in perfetto simmetria con la vigorosa acidità. I tannini sono ben imbrigliati dal tempo. La forma è smagliante: la longevità è assicurata.
Abbinamenti: Lo abbiniamo a occhi chiusi ai piatti ricchi dei menu del 25 e 26 dicembre: dalla pizza di scarole, alla minestra maritata, a sontuose lasagne o sartù di riso. Perfetto con il tacchino ripieno. Posizionamento a scaffale sui 40,00 €.
Marco De Bartoli Vecchio Sampèri Ventennale E dulcis in fundo? Non ho una particolare predilezione per i vini da fine pasto… anche perché in un vino io ricerco prima di tutto acidità e salinità. E allora? Se proprio devo, m’ispiro alla mia terra del cuore e a un ricordo incancellabile: Sicilia, Marsala = Marco De Bartoli = Vecchio Sampèri. Conservo gelosamente una bottiglia dal 2009, quando, durante una visita in Cantina, Marco me ne fece dono. E’ ancora la classica “marsalina”, dal 2016 invece è uscita la nuova bottiglia. “Vecchio Samperi” nasce nel 1980, in onore al territorio, l’omonima contrada nell’entroterra marsalese, arida terra calcarea ricca di minerali. È il vino della tradizione marsalese pre-britannica, il “vino di Marsala”, 100% Grillo e non il Marsala fortificato. Per la produzione del Vecchio Samperi si utilizza il sistema di “travasi” (Perpetuo o Soleras) di piccole percentuali di vino di fresca produzione in botti contenenti vini già invecchiati, che permette di creare un’armoniosa combinazione di annate diverse, dal gusto ineguagliabile. Ambrato e cristallino alla vista. Al naso lascia riconoscere una miriade di sentori, che compongono un bouquet complesso e straordinario: cacao, frutta secca, agrumi canditi, mandorla, caffè, vaniglia e cannella, ma anche note di capperi e una lunghissima sfumatura salmastra. In degustazione vibra diacidità in perfetto equilibrio con la struttura (17,5%). Interminabile persistenza gustativa, per infiniti sorsi.
Samperi Ventennale non è più disponibile in enoteca, si può trovare online tra 60,00/80,00 €. La nuova versione si vende sui 50,00 €.
Abbinamenti: a temperatura ambiente o leggermente freddo, diventa interessante e sorprendente aperitivo. Da non relegare a fine pasto, da accostare anzi, a formaggi stagionati, carni brasate, rombo al forno, bottarga e ostriche.
Se proprio dobbiamo abbinarlo al dolce: tutti i dolci con frutta secca, torroni al cioccolato, “roccocò e sapienze” napoletane, sua maestà la Pastiera, anche se per me si mangia soltanto a Pasqua.
Spero abbiate gradito questa mia selezione di vini del cuore.
A tutti voi vanno i miei auguri di serenità, Pace e attenzione per chi ha meno di noi…