I Grandi vini del Piemonte: la masterclass condotta da Luciano Pignataro e presentata da Daniele Manzone, direttore del Consorzio “I vini del Piemonte”
di Antonella Amodio
È la prima volta che il Consorzio “I Vini del Piemonte” organizza a Napoli un evento per la promozione dei vini delle diverse denominazioni piemontesi.
Il piemonte conta di 43.500 ettari ( circa 2.5 milioni di ettolitri di vino prodotti in media ad ogni vendemmia ), 18 vini che si fregiano della Docg e 42 vini della Doc. Conta altresì 18 mila aziende vinicole, la maggior parte di medie e piccole dimensioni e a conduzione familiare, e 54 cantine cooperative, che producono vini da vitigni autoctoni tra le colline e sui versanti soleggiati delle montagne, con terreni di formazione variegata, dove le sabbie alluvionali si alternano a terreni argillosi, al tufo blu, alle marne e alle arenarie.
Un paesaggio vitivinicolo straordinario, meta di tanti appassionati, dove l’enoturismo promuove una identità storica e culturale. Un sito riconosciuto anche dall’ Unesco come Patrimonio dell’Umanità. Tra colline di grandi rossi, come le Langhe, il Monferrato, il Roero – dove si producono anche vini da uve a bacca bianca molto identitari, come l’arneis – con Barolo, Barbaresco, Gattinara, Ghemme, Barbera d’Alba e Barbera d’Asti, Dogliani, Albugano, Gavi e tante altre denominazioni, il Piemonte è una delle regioni del vino più importanti del mondo. Non a caso, sul mappamondo troviamo la regione intorno al 45° parallelo dell’emisfero Nord, la stessa dei grandi vini del mondo, come i Bordeaux e i Borgogna.
La wine tasting experience, condotta da Luciano Pignataro al Renaissance Hotel Mediterraneo di Napoli e presentata da Daniele Manzone, direttore del Consorzio I Vini del Piemonte, ha fatto scoprire cantine meno conosciute, dall’anima autentica e, al di là del Barolo – il re dei vini, il vino dei re – sono emerse produzioni di nicchia e vini dotati di fascino. Tra nebbiolo, barbera, grignolino, pelaverga di Verduno, cortese, moscato e nas-cetta, il viaggio sensoriale ha svelato vini inaspettati. Alcuni di essi apprezzati anche per l’ottimo rapporto prezzo/qualità.
Spumante Metodo Classico “7.0” Foglino 7 Winery
Da uve pinot nero. Sosta 96 mesi sui lieviti. Giallo paglia dorato e perlage fine. Note di noci, orzo, agrumi gialli e sfondo di mela cotogna. All’assaggio l’attacco è morbido e cremoso. Buon allungo e finale con una vena fresca di zenzero.
Verduno Pelaverga Doc 2019 Belcolle
Da uve verduno pelaverga. Affina in acciaio. Dal colore rubino scarico trasparente. Olfatto floreale con sottofondo di frutta rossa, come ciliegie e more. Sorso fresco, salino e con un buona corrispondenza naso/bocca.
Piemonte Doc Cortese “Monolite” 2019 Hic et Nunc
Da uve cortese. Matura il 10% in barrique da 2,25 hl e il 90% in acciaio. Giallo paglierino luminoso e olfatto caratterizzato da erba medica e fiori campo. Buona struttura, vibrante nel sorso fresco e con buona progressione che regala un finale salmastro.
Nizza Docg 2018 Amerigo Vincenzo
Da uve barbera, sosta 16 mesi in barrique e 6 mesi in bottiglia. Rosso rubino scarico con unghia purpureo. Olfatto caldo di note di lampone, grafite e spezie. Al palato è pieno, agile e salino con percezione lieve di tannini in via di integrazione e un finale lungo e saporito.
Barbera d’Alba Superiore Doc 2018 Rèva
Da uve barbera. Matura 12 mesi in legno. Rosso rubino luminoso con sfumatura granato. Naso di frutta rossa ed evidenti note balsamiche. Poi tocchi di idrocarburo. Sorso vivo, snello, discretamente strutturato e dotato di piacevolezza e bevibilità.
Nizza “1615” Docg 2016 Ivaldi Dario
Da uve barbera. Fermenta in cemento per 20 giorni e matura 12 mesi in botte grande di Slavonia. Dal colore rubino luminoso senza cedimenti. I profumi intensi ricordano il ribes nero, la visciola e le spezie. Al palato è teso, fresco, potente e con tannini levigati. Il finale è sfaccettato e lungo.
Barbera d’Asti Superiore Docg 2015 “ Bionzo” Boeri Alfonso
Da uve barbera. Matura due anni in barrique di primo passaggio. Rosso granato luminoso e trasparente. Ampio spettro olfattivo: balsamico, accenni di kirsh, resina di sottobosco e nota fumé. Sapore pieno e deciso, tannini diffusi ma levigati. Ha corpo, spessore e una buona componente di acidità. Finale lungo e persistente.
Chemme Docg 2011 “Vigna Pelizzane” Torraccia del Piantavigna
Da uve nebbiolo. Granato brillante. Matura 4 anni in botti grande. Olfatto ampio e nitido di rabarbaro, china, caffè e lievi accenni fumé. Bocca scorrevole e molto coerente, fresco, salino e intrigante, con una chiusura lunga ed armonica.
Barolo Docg “Rocche di Castiglione” 2015
Da uve nebbiolo. Matura 24 mesi in botti di Slavonia. Dal colore granato scarico luminoso. Ampio olfatto di frutta rossa: prugna, cassis, accenni di ciliegia, spezie dolci e vaniglia. Sapore caldo, ricco, avvolgente e con tannini appena contratti. Finale molto persistente.
Barolo Docg “Roggeri” 2015 Ciabot Berton
Da uve nebbiolo. Matura in botti di rovere di Slavonia e in legno francese. Successivamente sosta in cemento. Rosso granato scarico. Profumi di viola appassita, more, spezie e chiara nota di anice. All’assaggio ha corpo, densità e austerità. Chiude con una lunga persistenza.
Langhe Doc Nas-cetta del Comune di Novello 2019 Casa Baricalino
Da uve nas- cetta. Affina in acciaio. Giallo paglierino. Profumi floreali, poi in seconda battuta emerge frutta bianca e il timbro vegetale. Il sorso è salino, fresco e di buona persistenza.
Grignolino del Monferrato Casalese Doc “Il Ruvo” 2019 Castello di Gabiano
Da uve grignolino. Fermenta in cemento e affina in acciaio. Rosso rubino tenue. Intense note floreali si alternano ai profumi di frutta rossa e alle erbe aromatiche. La bocca è equilibrata, con ti annini quasi integrati e misuratamente salino. Di deliziosa bevibilità.
Barbera d’Asti Docg “ La Braja” 2017 Castello di Gabiano
Da uve barbera. Matura per il 60% della massa in cemento e il 40% in botte grande. Rosso rubino con unghia granato, luminoso ed integro. Profumi di resina, sensazioni floreali e frutta rossa. Il sorso è deciso, dinamico, salino e di bello spessore.
Barbera d’Alba Superiore Doc “Armujan” 2017 Podere Ruggeri Corsini
Da uve barbera. Matura in legno di differente capacità. Rubino vivo. Etero e avvolgente nei profumi di frutta rossa, nuance di viola e sottofondo speziato. Sapore salino e deciso, con tannini giovanili ma molto promettenti.
Dogliani Superiore Docg “San Bernardo” 2016 Anna Maria Abbona
Da uve dolcetto. Affina in acciaio e matura in botte grande di rovere. Rubino integro e vivo. Profilo olfattivo nitido nelle note di menta, cassis e humus. Sapore deciso, teso, caldo e con evidente corpo. Un grande classico.
Langhe Doc Nebbiolo “Cascina Sciulun” 2018 Franco Conterno
Da uve nebbiolo. Matura per circa 12 mesi in tonneaux. Colore rubino brillante. Speziato e con profumi di frutti di bosco, note balsamiche e di prugna. Sapore caldo e tannini giovanili leggermente in evidenza. Ha corpo e ricchezza estrattiva. Finale di buona lunghezza.
Barolo Docg 2016 Casa Baricalino
Da uve nebbiolo. Matura in botte di rovere di piccola capacità per 24 mesi e affina 12 mesi in bottiglia. Granato limpido. Naso decisamente floreale, poi frutta rossa e note affumicate. Bocca sapida, avvolgente, tannino elegante e non invasivo. Lunga persistenza.
Barolo Docg “Panerole” 2016 Franco Conterno
Da uve nebbiolo. Matura 30 mesi in botti di rovere. Dal colore granato luminoso. All’olfatto si apre su sensazioni di amarena e frutti rossi maturi. Poi note affumicate e leggera speziatura. In bocca è caldo e armonico ed è dotato di ottima bevibilità.
Barolo Docg “Bussia” 2016 Podere Ruggeri Corsini
Da uve nebbiolo. Matura in barrique e botte di Slavonia per trenta mesi. Rosso granato luminoso. Profilo olfattivo con classiche note di viola, lieve amarena, cuoio e fiori secchi. Salino, teso, fresco e composto, tannini diffusi e di buona fattura. Vino di carattere e dotato di persistenza molto lunga.
Moscato d’Asti Docg “Soria” 2019 Soria
Da uve moscato. Affina in acciaio. Giallo paglierino brillante. Olfatto ampio di erbe aromatiche, buccia di agrumi, camomilla e lavanda. Al gusto è ampio, salmastro, fresco e in equilibrio tra la componente zuccherina e l’acidità. Molto persistente.