Hbtoo fusion bar & restaurant. It’s time to be chic. Il fascino del sushi 2.0 tra musica ed eventi
di Ugo Marchionne
Ritorno all’ HBTOO dopo qualche tempo, concept in evoluzione, successo consolidato nel mondo della movida partenopea e tanto da raccontare in fatto a cura, design e raffinatezza minimal della location. E’ tempo di essere chic, It’s Time To Be Chic, direbbero in quel di Londra e all’HBTOO è proprio così. Musica, moda e cibo si incontrano in uno degli ambienti più suggestivi della città nel cuore di Coroglio che speriamo possa presto ricominciare a splendere. Il locale è ovviamente notissimo per essere affermato ed apprezzato fra i giovanissimi e non , ma il secondo piano nasconde una vera e propria gemma. Un ristorante di cucina giapponese fusion che speriamo non tarderà ad affermarsi tra i top player di categoria in città.
Il progetto è una bella storia familiare partenopea. Quella di Gianni e Andrea Blandini. L’idea è quella di creare uno spazio che fosse showroom, discoteca e lounge. Pienamente riuscito tra l’altro. Le tre anime convivono bene insieme e procedono di pari passo, in particolar modo la seconda anima, quella più apprezzata tra i giovani. Il passo successivo fortemente voluto dai due fratelli è quello di rafforzare l’aspetto della ristorazione andando a consolidare un ristorante che vale la pena raccontare per solidità e concretezza della proposta. L’estetica quì non è uno sterile velo, è il veicolo di un progetto che funziona sotto tutti i punti di vista.
Gli interni sono curatissimi, le luci nonostante l’ambiente sia per metà al buio sono luminose e ben posizionate. Circondati da un ambiente minimal industriale, quasi da showroom della moda si viene catapultati in un decoro post-moderno. Il fascino del vacuo viene riempito dalle luci e dalle proiezioni di immagini e laser. Ambiente da discoteca reinterpretato per un Lounge Restaurant.
L’incipit di degustazione è l’esemplificazione di una cucina nipponica semplice e curata in ogni minimo dettaglio. Tartare e carpacci ben equilibrati in cui le componenti di complemento rispecchiano la loro essenza. Non coprono ma esaltano. La tartare di salmone, purea di edamame, cetriolo Tsunomono marinato e chips di riso è prospetticamente una delle migliori mai assaggiate. Sapidità e acidità ben si bilanciano insieme alla dolcezza della purea dei baccelli di soia. Preciso il carpaccio di Spigola & Gambero Rosso di Mazara con Limone di Sorrento, coriandolo e salsa Ponzu. Materia prima di ottimo livello. Ancor più convincente la tartare di Tonno, mandarino cinese, guacamole, ravanello marinato, Tempura di alga nori e maionese giapponese. Il sushiman Vando Silva, passato a Lisbona e presente a Napoli riesce a proporre una cucina per il grande pubblico che non disdegna lo sperimentalismo ma sempre asservito ad un piatto dalla riuscita estetica e palatale assolutamente convincente. Essendo una discoteca in carta non mancano i grandi Champagne. Krug Grande Cuvèe 163Eme Edition. Uno Champagne P.O.P. che amo particolarmente per il suo essere il perfetto complemento ad uno in una cena giapponese. Acidità, dolcezza, sapidità. Ecco il tricolon di aggettivi che ben descrivono le portate e il Krug.
Ne avevamo già parlato ma vale la pena ripeterci. I Tacos dell’HBTOO rappresentano quanto di più vicino si possa pensare al Sushi 2.0. Tempura di Alga Nori, Salmone in Tempura o Tartare di Tonno. Marinature. Cipolla rossa e ravanello, cetriolo e radici varie. Croccantezza e acidità. Il cono di alga è pratico da mangiare e altrettanto divertente esteticamente. Si contrappone ad esso un classico dalla cucina. Mezza manica di Gragnano. Aglio, Olio e Peperoncino. Ito Togarashi stavolta. Un classico italiano in forma vagamente contaminata. Per i palati più tradizionali. Convincente la cottura della pasta e la presentazione.
Interessantissima la selezione di Mixology, varia la proposta dei Gin, Oltre 30 tipologie. Equilibrati e per nulla pesanti i cocktail. Da scoprire le possibili varianti a disposizione del bartender.
Elevato il mio indice di gradimento delle portate. Consiglio vivamente un viaggio culinario all’HBTOO, la proposta messa in campo da Gianni e Andrea Blandini è di una cucina validissima e di un servizio giovane, solerte e competente che non lascia mai solo il commensale. I Rolls sono inaspettatamente equilibrate, sempre giocati sul contrasto tra note acide e non. Caratterizzati tutti da un generoso topping. Il riso è perfettibile, non troppo aromatico, andrebbe esaltata di più la nota sapida. Plasticamente è un ottimo veicolo per la formazione dei rolls.
Cucina gradevole e ambientazione unica. A mio avviso la clientela della discoteca dovrebbe supportare di più il ristorante. Decisamente una cucina in evoluzione. Ne è un chiaro esempio il BBQ di mare. Un sautè rivisitato in chiave contemporanea. La grandezza faraonica della cucina fa coppia ad una buona compostezza della cucina ben interpretata dagli chef di cucina calda.
Ribadisco quanto espresso. Una cucina che spazia, ma che sempre di più si sta affermando con grande piglio per un’impronta giapponese leggera, equilibrata e misurata. Ideale come aperitivo o cena pre-serata, magari in discoteca, tanto basta scendere un piano.
Consigliato.
HBToo
Via Coroglio 156
80124 Napoli
081 762 5126