Hasta la pasta e basta, i “miei” dieci primi 2017 a salivazione garantita
di Marco Galetti
Hasta la pasta e basta, i “miei” dieci primi 2017 a salivazione garantita.
Sul podio allargato ci possono stare solo dieci piatti di pasta, ci vuole coraggio, pensavo, per sceglierli dal gruppo, già sfoltito, di oltre ottanta primi fotografati, mangiati e archiviati, ma non dimenticati, invece, riguardandoli, è stato più facile del previsto, sono andato a sensazione e i piatti, senza aprire bocca, si sono fatti riconoscere semplicemente ricordandomi che l’avevano fatta aprire a me, la bocca e con gran soddisfazione, quasi tutti, tranne un paio, sono piatti semplici, gustosi, di comprensibilità immediata, riconoscibili nei ricordi e al palato se pur su un livello molto più alto, il gusto già conosciuto quindi, che non stupisce per la novità a tutti i costi bensì per l’equilibrio e quella centratura dei sapori che si presentano al massimo del loro potenziale, si fondono ingredienti primari e complementari seppur restando riconoscibili, la magia della cucina che avviene solo quando passione, tecnica e doti innate si trovano a giocare insieme accanto al fuoco…
Buona Condotta, Ornago, chef Matteo Scibilia, rigatoni con ragù di luganega brianzola e grana padano
Miramonti l’Altro, Costorio di Concesio, spaghetti al nero
Rumi Hotel, Marina di Ascea, chef resident Alessandro Feo, spaghettoni al profumo di limone con crema di piselli e bottarga di tonno
Alice, Milano, tagliolini cacio e pepe ai sette pepi
Dei Mille, Riccione, spaghetti con le vongole dell’Adriatico
Officina dei Sapori, Biassono, pasta al ragù d’agnello
Florian Maison, San Paolo d’Argon, chef Umberto De Martino, linguine alla Nerano
La Cantinella, Villammare, troccolo lucano con taccole e gamberi rossi
La Terrazza, Bettolino di Mediglia, paccheri al ragù napoletano su base montanara
Trattoria Visconti, Ambivere, tagliolini ai finferli
Un commento
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Convertirsi significa fare nella propria vita una radicale inversione di marcia a U.Vuoi vedere che il nostro,complice forse il periodo propizio a quanto sopra,non si sia convertito sulla via di Gragnano!La minaccia è stata palese:ne conserva “dormienti”nel cassetto almeno cento pronti a saltar fuori alla prima accusa di essere un Sor-Riso anche se da me condiviso perché dona “creanza “alla mia panza sopratutto quando è sposato al pescato di paranza.PS.Devo chiudere perché chiamato nell’altra stanza a veder cosa combina in cucina sperando che non faccia confusione tra la stazione Centrale con quella Principe-Alè.FM