Guide. Bere dolce durante le feste


15 dicembre 2001

Settimana di passione sui deschi natalizi, difficile bere bene durante le feste: c’è sempre troppa gente a tavola. Come superare l’ostacolo? La strada maestra in questi casi è il vino dolce, di cui è uscita da poche ore la guida pratica organizzata dal mensile Cucina&Vini («Bere dolce 2002», 190 pagine, lire 28.000) e curata da Francesco D’Agostino. Operazione intelligente, non solo perché occupa un segmento di mercato sinora lasciato scoperto dai colossi del settore, ma anche per il target a cui si rivolge: bevitori e astemi. Persino chi rifiuta Bacco in realtà viene catturato quando si presenta sotto sembianze dolci. Come dire no ad un buon Moscato d’Asti, ad un bicchierino di Vin Santo o di Passito di Pantelleria? Dalla guida la conferma sulla straordinaria ricchezza italiana: tutte le regioni sono presenti con proposte di alta qualità anche se la parte del leone è recitata dal Piemonte, dal Veneto e dalla Sicilia. Abbiamo avvertito i nostri lettori qualche settimana fa: la proposta campana sconta l’assenza di tradizione, ma le presenze segnalate sono molto qualificate: ci sono infatti il Privilegio dei Feudi San Gregorio (Fiano di Avellino), l’Eleusi di Villa Matilde (Falanghina) e il Mel di Caggiano (Fiano al 70% e Greco) di cui abbiamo avuto modo di parlare. La vicina Lucania offre il Clivus di Paternoster, la Puglia il Salento Paule Calle di Candido, la Calabria il Val di Neto Le Passule di Librandi. È credenza diffusa, ma anche un errore, riservare questo bere solo alla fine del pasto: gli abbinamenti possibili sono davvero infiniti a cominciare, ovviamente, dai formaggi. La guida, coordinata da Roberto Infante e con i testi di Fabio Turchetti, trascina il lettore dallo schivo sole alpino sino a quello prepotente e africano di cui godono i produttori siciliani tra cui, ecco la chicca, il Passito di Pantelleria Abraxas (Bukkuram Scirafi, telefono 0923 915157. Sito: winesabraxas.com) fondata nientepopodimeno che da Calogero Mannino, l’ex mammasantissima dc. Da vero politico di razza ha capito cosa conta davvero nella vita e il ricordo dolce da lasciare in eredità.