Guida Vini Gambero Rosso 2011. Visioni da Sud: i Tre Bicchieri in Campania, Abruzzo, Puglia, Sicilia e Sardegna
Ecco l’elenco dei premiati dalla Guida Vini 2011 del Gambero Rosso diretta a Daniele Cernilli
CAMPANIA
Centomoggia ’08 Terre del Principe
Cupo ’08 Pietracupa
Falerno del Massico Bianco V. Caracci ’08 Villa Matilde
Fiano di Avellino ’09 Colli di Lapio
Fiano di Avellino ’08 Ciro Picariello
Feudi di San Gregorio Fiano di Avellino Pietracalda ’09
Fiano di Avellino Vigna della Congregazione ’08 Villa Diamante
Cantine dell’Angelo Greco di Tufo ’09
Greco di Tufo ’09 Pietracupa
Greco di Tufo Tornante ’09 Vadiaperti
Greco di Tufo V. Cicogna ’09 Benito Ferrara
Montevetrano ’08 Montevetrano
Taurasi ’06 Di Prisco
Taurasi ’05 Perillo
Taurasi ’06 Urciuolo
Taurasi Radici ’06 Mastroberardino
Taurasi Radici Ris. ’04 Mastroberardino
Taurasi Vigna Cinque Querce Ris. ’05 Salvatore Molettieri
Terra di Lavoro ’08 Galardi
ABRUZZO
Iskra ’05 Marina Cvetic
Montepulciano d’Abruzzo ’06 Valentini
Montepulciano d’Abruzzo ’08 Villa Medoro
Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo ’09 Valentini
Montepulciano d’Abruzzo Cocciapazza ’07 Torre dei Beati
Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane
Zanna Ris. ’07 Dino Illuminati
Montepulciano d’Abruzzo San Calisto ’07 Valle Reale
Montepulciano d’Abruzzo Tonì ’07 Luigi Cataldi Madonna
Montepulciano d’Abruzzo Vignafranca ’07 F.lli Barba
Pecorino ’08 Luigi Cataldi Madonna
Trebbiano d’Abruzzo ’08 Valentini
Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli ’08 Masciarelli
Trebbiano d’Abruzzo V. di Capestrano ’08 Valle Reale
PUGLIA
Castel del Monte Rosso V. Pedale Ris. ’07 Torrevento
Gioia del Colle Muro Sant’Angelo Contrada Barbatto ’07 Chiaromonte
Gioia del Colle Primitivo ’07 Polvanera
Masseria Maime ’08 Tormaresca
Nero ’07 Zecca
Primitivo di Manduria Es ’08 Fino
Primitivo La Signora ’07 Morella
Rasciatano Nero di Troia ’08 Rasciatano
Salice Salentino Rosso Donna Lisa Ris. ’06 Leone de Castris
Salice Salentino Rosso Selvarossa Ris. ’07 Due Palme
SICILIA
Cabernet Sauvignon ’08 Tasca d’Almerita
Cartagho Mandrarossa ’08 Settesoli
Cometa ’09 Planeta
Etna Rosso ’07 Cottanera
Etna Rosso Archineri ’08 Pietradolce
Etna Rosso Santo Spirito ’08 Terre Nere
Etna Rosso Sciarakè ’08 Destro
Faro Palari ’08 Palari
Harmonium ’08 Firriato
Marsala Vergine Ris. ’81 Pellegrino
Nero d’Avola Versace ’08 Feudi del Pisciotto
Neromàccarj ’07 Gulfi
Sàgana ’08 Cusumano
Saia ’08 Feudo Maccari
Tancredi ’07 Donnafugata
20 Commenti
I commenti sono chiusi.
il beneventano nessuna eccellenza come pure la costiera.Fior d’uva?Taurasi di Caggiano? così per dirne due a vol che non vedo….
Credo che si sia sbagliato Pignataro: questa è la guida 2010!
Che palle, ma per questi signori del Gambero non è cambiato nulla in questi anni?
E Tecce, naturalmente per il Taurasi, dov’è?
Montefredane Rules!
grazie a nome dei cilentani…la vergogna delle guide…prezzolati
signor Sarno, andiamoci piano cortesemente.
dissentire sì, insultare no. grazie.
sei cilentano Domenico?comunque concordo con te sul fatto che il cilento sia spesso bistrattato dalle guide.
sopportabile solo in virtù, o meglio, sotto la copertura del cosidetto pluralismo. Poi ognuno ha i suoi occhi per il resto…
Signor De Cristofaro,scusi ma e’ che l’entusiasmo a volte mi piglia un po’ la mano….e’ stato solo un commento istintivo.Buon lavoro….
Se non ne fossi stato convinto sin dal suo primo assaggio dalla sua uscita sul mercato avrei fatto un applauso grosso così per aver premiato il Pietracalda dei Feudi, mi limiterò ad un complimenti! per la visione ampia sull’argomento Fiano e sue interpretazioni.
Per tutto il resto, apprezzo molto il merito al Caracci ’08 di Villa Matilde.
P.S.: possiamo esser pro e contro le guide, ma ne rimaniamo sempre affascinatissimi!
per Lello Tornatore….se non si inviano i campioni e NON SI CACCIANO I SOLDINI, niente Paradiso, tutti all’Inferno!!!
Non capisco, e poi chi è Diabolik?
Il Villa Diamante 08? Naso minerale e agrumato e bello; bocca equilibrata (però con un’acidità, per la verità, un po’ stemperata, il che *potrebbe* non piacere), sapida, con finale lungo di frutta secca e di fumé, che si addice al territorio. Un’ennesima sperimentazione.
il lupo perde il pelo ma non il vizio…
. la Calabria completamente dimenticata. eppure a me che di vino vivo, non sembra che in questa terra non ci siano vini degni dei 3 bicchieri. non voglio far nomi. non serve. chi conosce i vini di Calabria i nomi li conosce bene.
una proposta però voglio farla: per qualche anno non scriviamo più di vini.abbasiamo le luci.
forse succederà che il vino si tornerà a bere.
@pinuccio: oppure scriviamo una guida seria ai vini di calabria…
In Calabria ci saranno 2 tre bicchieri (in basilicata 4), i nomi non sono ancora stati resi noti.
Tutto è relativo e soggettivo quando si stendono queste classifiche. Una cosa certa è che la Campania comunque è posizionata benissimo e per la prima volta, se non erro, ha superato pure la Sicilia nel numero dei tre biccchieri e, quindi, risulta essere la capofila meridionale e questo non è poco…Abbracci.
Credo che il dato imporatnte, fatto rilevare anche da enrico malgi, sia appunto la crescita della Campania fra le regioni del sud, anche se consordo anch’io sul fatto che altri areali, penso al sannio o al cilento, qualche considerazione in più forse l’ avrebbero meritata.
Per il resto mi sembra una guida molto political correct, nel senso di un giusto mix tra nomi storici ed emergenti: Si poteva fare di meglio? Non lo so, ognuno di noi ha il suo vino del cuore e quindi immagino all’uscita di ogni guida i vari guelfi e ghibellini schierarsi sulla bontà o meno di questa o quella guida.
Infine un ultima considerazione, non credete che ormai per come viaggia il vino sul web le guida abbiano fatto il loro tempo? Così come il vecchio classico rappresentante con tanto di valigetta a cercare di vendere vino come se fosse il folletto…
Cara Giulia, attenzione a non confondere e generalizzare, Il problema non è e non sarà mai chi vende, ma chi compra! Lasciamo stare i loghi comuni…
Se devo curarmi una malattia specifica non vado dal medico di famiglia per risparmiare i soldi della visita specialistica, c’è il rischio di rimanerci.
Sulla valigetta degli assaggi lasciamo stare, altro luogo comune e fanatismo che piace tanto agli americani. Ognuno è libero di pensarla come vuole, ma come si dice dalle mie parti O’pesce fete da’capa…
Off Topic – P.S.: che sta per Pubblicità a questo Sito;
Chiedetevi cos’era la comunicazione del vino – in Campania – prima di questo wineblog e soprattutto quello che sarà tra qualche tempo “della gastronomia” – qualcuno se n’è reso conto? – quando la mappatura in atto messa in campo da Luciano sarà organica al fenomeno di rinascita che tutti auspicano ma che molti balbettano a mettere in atto. Guardare avanti non è da tutti!