Guida Slow Wine: prima dalla parte del consumatore. Storica presentazione ad Avellino, al via iniziative in ogni provincia della Campania con le condotte Slow Food
Slow Wine torna da dove era partita 10 mesi fa: dalla Campania. Con la presentazione di stamani ad Avellino, alla sede della Banca della Campania, rappresentata da Cosimo Lombardi, il progetto vino di Slow Food, il cui battesimo ufficiale si è svolto a ottobre a Torino, inizia il suo viaggio attraverso lo Stivale “per incontrare i lettori, gli appassionati e i produttori. Per raccogliere – ha detto Giancarlo Gariglio, curatore della guida insieme a Fabio Giavedoni – le impressioni, i commenti”.
Un viaggio promozionale che segue e ripercorre in parte quello svoltosi in questo anno con la movimentazione di centinaia di degustatori di tutte le regioni che hanno visitato 2100 cantine e degustato 21000 vini, il 40% dei quali entrati in guida. La Campania, come hanno raccontato il presidente di Slow Food Campania e il coordinatore Luciano Pignataro, è cresciuta sensibilmente. Lo spazio che la guida riserva alla regione, insieme alla Basilicata ha profondità e mostra la varietà della proposta che le due regioni esprimono, grazie anche alla ricchezza della base varietale campana.
Sono 86 le schede dedicate alla Campania, ha ricordato Giancarlo Gariglio “un investimento che ci è piaciuto fare, nell’ambito di quella che è la più lunga e la piu’ scritta guida ai vini d’Italia, con le sue 1216 pagine”. E’ una guida, Slow Wine 2010, si è detto, con la quale muoversi alla scoperta delle “vite”, racconti di uomini e donne, delle “vigne” e dei “vini”; “di quelle tre V – ha detto Lucio Napodano, fiduciario della Condotta Slow Food di Avellino – che, in maniera innovativa, il volume descrive nei dettagli”.
E’ questo uno degli aspetti più interessanti del lavoro che “resetta – ha detto Luciano Pignataro, che ha annunciato l’imminente tappa del 17 dicembre a Cosenza e del 19 dicembre nel Sannio – la visione, consolidatasi negli ultimi 10 anni, della critica del vino come strumento di potere per riportarla a essere al servizio del consumatore, prima, e del produttore, poi”.
Una guida che vuole essere, dunque, innanzitutto, informativa, ma che, come ha detto Gaetano Pascale, “esprime il contenuto associativo di questo progetto editoriale, in quanto concentra, attraverso il vino, tutti i temi che Slow Food mette in campo”.
Di questo avviso anche Roberto Burdese, impegnato in questi giorni in una maratona attraverso lo Stivale per accompagnare il lavoro sul territorio in vista dei numerosi incontri che si andranno a sviluppare nei prossimi mesi in ciascuna delle province interessante e, in maniera capillare, a livello delle condotte.
Il presidente di Slow Food Italia, che ha concluso l’incontro, ha infatti detto come, nel rimettersi in gioco, l’Associazione “ha ritrovato pienamente la passione per il vino (mondo dal quale è partita), passione che per un momento è sembrata essersi appannata, negli scorsi anni”. Il rinnovato entusiasmo che Slow Wine esprime, ha spiegato Burdese, supera i confini del settore in quanto tale, per andare a investire tutti i progetti vecchi e nuovi dell’Associazione, nonché il suo più ampio progetto politico e culturale.
In questa ottica, ad esempio, la riedizione (riveduta e ampliata) di due storici lavori: quello sui Vitigni d’Italia e Il Piacere del vino. Il passaggio necessario del nuovo slancio che Slow Wine imprime alla Associazione è il rimettersi dalla parte dei lettori, e dei suoi associati in particolare. In un secondo momento, poi, ha detto Burdese: “affrontare l’altra grande sfida. Quella nei confronti dei produttori e della intera filiera: contribuire alla determinazione del cambiamento, dell’uscita dalla crisi”. I percorsi futuri, ha concluso il Presidente, sono negli elementi di valore che emergono dalla lettura che la guida fa del mondo del vino, mondo che altro non è che una delle facce dell’agricoltura, settore che “sebbene sia fuori dei tavoli della politica, visto che determina il nostro benessere, la qualità della nostra vita, deve tornare al centro di essa”.
Erano ufficialmente presenti sindaci, Daniela Mastroberardino presidente del Movimento Turismo del Vino, l’Ais Campania, Maria Ida Avallone presidente delle Donne del Vino, Giampaolo Necco per l’Arga (Associazione regionale giornalisti agricoli) Campania, Nicola Campanile di Radici Wines
A seguire, la degustazione di Piedirosso dei Campi Flegrei a Tenuta Montelaura con Pignataro, Erro e il delegato Ais Napoli Tommaso Luongo
Di intesa con le condotte, partono le presentazioni in tutte le province. Ecco le prime date fissate
19 dicembre a Cerreto Sannita
15 gennaio a Taurasi
18 Commenti
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Stavo giusto aspettando le tue bacchettate, Enrico, ma com’è, questa volta hai dimenticato il Cilento? ;-))
Marco, ma è chiaro che non mi riferivo a tutti i Taurasi e a tutti i Piedirosso , ma solo ad alcuni che, come il Terra di lavoro, ti danno delle emozioni per cui vale la pena di spendere quei soldi…e se a te non va, ti bevi un altro Taurasi o un altro Piedirosso!!! ;-))
Secondo me ,caro Lello , Il “grande ” Enrico starà viaggiando verso i tuoi lidi con un tir di …..Fiano Cilentano , perchè immagino che abbia trovato qualche errore(!!!) in una certa “equazione” da te palesata poc’anzi!!
Complimenti a te e Gentil Consorte per la serata!!
Mi sarò spiegato male, ma intendevo dire che così come il migliore Fiano non si fa nel Cilento, anche il miglior Piedirosso non si fa in Irpinia!!! Aggiungo, la migliore “mortadella” si fa a Bologna, ma chi la taglia da una vita, ormai non la mangia più…si accontenta di esaminarne, solo all’olfatto, le sue note aromatiche!!! ;-))
Egregio Dottor Pignataro come gia’ Le scrissi in un altro commento, io chiudo la mia giornata con la visita del Suo interessante blog,di Biggame e di quello del meteo. Noto con rammarico che siamo quasi afine anno e le visite al suo blog sono inferiori a quelle del 2009; Le ripeto (come scritto in precedenza) che nonostante la partecipazione di tanti bravi professionisti, il tutto sembra una bravissima orchestra che suona solo per se stessa.Ho trovato tutti i commenti al bellissimo articolo di Monica Piscitelli totalmente noiosi e lontani dal vero commento all’articolo. Non pensa che cio’ sia la causa del numero ridotto di visite?
Con stima vincenzo
mi permetta ,sig. vincenzo . come già dice l’attentissimo contursi ,abituato a controllare per bene gli zeri dei conti al ristorante e meno quelli di bottiglie pregiate di vino, :-)) , ci sarebbe uno zero che balla. e in questo caso lo zero vale parecchio.
spero che lei sia solo un “portatore sano ” di un nome che a me sta particolarmente antipatico.
con estrema simpatia, anch’io mi unisco alla speranza di marco di poterla leggere partecipante a qualche discussione, magari sui post indegnamente scritti dal sottoscritto.
buona pasqua :-)
ecco la prima polemica del giorno:perchè se hai scritto dopo di me,il tuo post è sopra il mio?questo vuol dire essere raccomandati…….per la serie tutti su questo blog sono UGUALI ma ALCUNI sono più UGUALI degli altri…….protesto vivamente con la direzione……..questo è un comportamento berlusconiano…….ma almeno da lui passano avanti le gnocche…….Giancarlo anche tu lo sei?………gnocca, intendo!!!!!!. :-))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
p.s.qualcuno conosce una ottima pasticceria siciliana che mi spedirebbe cassate e cannoli?grazie.
ovviamente sto a scherzà……..Maffi…….a faccia mia sotto i pied tuoi……..e puoi pure camminarci sopra….:-))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))))
Anche io ho voglia stamattina di fare un commento iniquo ed insignificante per il contesto del post e del blog in generale ma che sento di esternare, sicura di trovare chi possa condividere la mia opinione perchè qui ci sono persone che amano anche sognare: la Aston Martin Rapide è bellissima anche con due porte in più e, nel mio caso, se la dovessi reincontrare, vorrei tanto avere gli zeri che mi mancano.
questa è mancanza di cultura automobilistica, alba. la rapide è indegna come lo è quella specie di sboronata del suv porsche .
a londra le signore non usano la rapide per portare a scuola i pargoli. solo il db 9 e il piu’ piccolo va dietro con le gambe di traverso .
che pazienza che ci vuole :-))
Si vede che i bambini hanno scritto lamente alle varie case automobilistiche visto che anche la casa dell’elica per cui lavoro vuole lanciare un ennesimo coupè extraporte-dotato: chissà se avrà l’apertura delle portiere ad ala di cigno o a pale di tricheco….
La ringrazio per l’attenzione, ma davvero non so da dove ricava che le visite sono diminuite
Quest’anno il blog è stato costantemente tra i primi 150 su oltre 26.000 di Blogbabel ed è sempre tra i primissimi per wikio. L’indice di indicizzazione su goole è tra i migliori
Quanto al numero di visitatori unici, i dati sono da crescita delle ex tigri asiatiche degli anni ’80 con medie mensili del +150%. anno su anno
Il contatore che vede è un indicatore delle visioni di pagine totali, e mi pare che siamo al 1000%
La ringrazio di aver contribuito al successo di questo piccolo blog.
Ah, quanto aicommenti, che abbiamo aperto solo a gennaio, siamo a quota 12.000
Egregio signor Vincenzo se non sbaglio a leggere il contatore posto sul lato sinistro della pagina le visite nel 2009 sono state di 1.113.000 mentre nel 2010 siamo addirittura a 8.374.003 cioè OTTO volte di più.Quindi il suo notare parte da un dato matematico sbagliato.I commenti non sempre sono avvincenti ma credo sia una cosa normale.Io personalmente gradisco poco solo i commenti palesemente adulatori,poi credo ci sia posto per tutti,per il confronto acceso e per quello pacato,per la chiacchierata e per lo scontro verbale.A quanto la sua partecipazione in una discussione? :-D
quando….errata corrige :-)
otto milioni di visite?? :-))
Lello, lo sappiamo che il miglior Fiano si fa In Irpinia…. Così come Marisa Cuomo fa il miglior vino bianco da uve autoctone in Costiera Amalfitana. E guarda caso, giovedì prossimo condurrò una degustazione proprio dei vini di questa azienda, a cominciare dal grande Fiorduva, qui a Gallarate. Sono invitati tutti quelli che si trovano in zona all’enoteca “Sogno di…vino” alle ore 20,00. Vedi di non mancare, mi raccomando. Abbracci.