Guida Pompei da mangiare: i ristoranti, aperitivi, pane e dolci
Pompei da vedere, ma anche da mangiare. Già perché negli ultimi mesi ci sono delle novità significative nella città del Santuario della Madonna e degli Scavi archeologici più famosi e visitati del mondo.
Un tempo era solo il President, lo stellato di Paolo e Laila Gramaglia il riferimento per chi cercasse un po’ di cucina d’autore ben eseguita, fuori dallo tsunami delle proposte mordi e fuggi per turisti. Ma per fortuna, e proprio in centro, le cose stanno cambiando.
Dobbiamo prima però ricordare, per quanto riguarda la ristorazione, della presenza del Giardino delle Esperidi che, a dispetto del nome altisonante e impegnativo per le nostre reminescenze liceali, proporne una cucina di materia semplice ed efficace.
Buon riferimento, allo stesso modo, la Bettola del Gusto proprio di fronte alla Stazione, ad angolo con la via Sacra. Buona materia prima, piatti appena leggermente elaborati ma anche semplicità ed efficacia come la pasta fagioli e frutti di mare, semplicemente perfetta.
Ed è proprio dalla proprietà che viene una delle novità in assoluto più interessanti con l’apertura, dentro un fabbricato della Stazione ceduto dalle Ferrovie dello Stato e meravigliosamente restaurato, di Pompei Centrale. Grande bancone bar per cocktail e aperivi, una linea di carne con i panini e una con una buona pizza di stile napoletano. Esempio di recupero di un’area, un miracolo, quasi non sembra di stare in Italia per la radicale metamorfosi del posto. Vini campani (da incrementare)e birre artigianali completano la proposta.
E sempre sul fronte del mangiare easy, ecco Bracery
Per chi ama le carni, dalle tradizionali polpette napoletane ai tagli pregiati di tutto il mondo.
Sempre sulla via Sacra le altre due novità che vi segnaliamo volentieri. La prima è il Crudo Fish Lunge, una formula anche qui giovanile con ottima materia prima sia locale sia di mari lontani proposta a prezzi accettabili. Crudo a tutto spiano, dalle tapas di polpo e fagiolini alle tartare di salmone e spigola, e poi sautè tradizionali di frutti di mare, ostriche, panini con il pesce in una proposta molto articolata e servita da una lista di vini con buoni ricarichi in cui si avverte solo la necessità di una maggiore presenza dei vini del territorio vesuviano e napoletano.
Proprio a fianco il bar aperto da Paola Campana, proprietaria di una piccola torrefazione artigianale della vicina Torre Annunziata, una vera chicca per gli appassionati. Insomma, in pochi metri una bella concentrazione di novità che sta facendo tendenza.
Ma ci sono anche luoghi esasy e giovanili, per chi ama la birra, per esemio il Pub 27
Per chi ama i wine bar non turistici l’indirizzo sicuro è Vincanto
E per la pizza l’indirizzo non può essere che la nuova Pizzeria Capuano!
Pizza,bistrot e bere miscelato sono il punto forte di Varnelli Pizza e Bistro all’Hotel Sole, proprio di fronte agli Scavi.
È tutto? No. Chi ama il pane può visitare a via Lepanto il Panificio Esposito, aperto da oltre mezzo secolo. Un forno moderno che panifica però con le tecniche e i tempi di una volta, senza additivi come l’ E472 o velocizzanti della lievitazione. Qui si usa il criscito e grani italiani selezionati, alcuni anche antichi. Si impasta la sera e si inforna la mattina, dopo una lievitazione a temperatura ambiente.
E i dolci? Sicuramente la pasticceria De Vivo, nella centralissima via Roma, con i i grandi classici napoletani e ottimi lievitati a Natale e a Pasqua, anche in questo caso con una base di prodotti ottimi e lavorazione artigianale.
Da provare anche i dolci de Il Gabbiano.
Insomma, Pompei sta diventando una meta anche per chi ama le cose buone.
2 Commenti
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Gioacchino e il Giardino delle Esperidi hanno divorziato da 2 anni circa o giù di lì per una scelta imprenditoriale ,forse avventata,della proprietà tanto che adesso il locale ha perso gran parte dello sprint.Si è dimenticato inoltre il piccolo Garum,sempre vicino la stazione,gestito dallo chef Fiore.A onor del vero.
e mercato pompeiano???