Grottaferrata: Gabriele Magno, tutto il gusto del vecchio Frascati
di Floriana Barone
Quattro generazioni dedicate alla viticoltura: il Frascati di Gabriele Magno ha alle spalle una lunga storia iniziata a Grottaferrata nella seconda metà dell’Ottocento, nel cuore dei Castelli Romani, con i vigneti situati sulle colline davanti al Monte Cavo, la seconda montagna più alta del Vulcano Laziale. Nel 1870 la famiglia Magno-Di Mattia acquistò l’azienda agricola “La Torretta”. Poi il nonno di Gabriele iniziò a vinificare senza imbottigliare, vendendo solo vino sfuso, come era consuetudine sui Castelli: erano gli anni Trenta del Novecento. Alla fine degli anni Ottanta, il padre di Gabriele, Riccardo Magno, decise di bloccare la vinificazione, vendendo le uve nella zona: questo fino a 3 anni fa.
Nel 2014 il pilota di linea Gabriele Magno e l’agente di commercio Luigi Fragiotta, condividendo da sempre la passione per l’agricoltura e i vini, hanno fondato la società agricola “Gabriele Magno”. Attualmente la società è in conversione biologica. E lo storico Casale “La Torretta” oggi offre un servizio di catering e organizzazione di eventi, gestito dalla moglie di Gabriele, Manuela.
Cinque ettari di superficie totale, distesi su terreni medio-collinari, con esposizione a sud-sud est: i vigneti di Gabriele Magno si affacciano sul Mar Tirreno e risentono della brezza marina pomeridiana. La società ha affittato anche un altro appezzamento sotto il comune di Monteporzio Catone per produrre il Cesanese, vendemmiato pochissimi giorni fa: circa mezzo ettaro di terreno. Ad oggi Gabriele e Luigi vinificano solo un ettaro e mezzo delle proprietà totali, con vigne a filari, ma il progetto è quello di lavorare tutti i cinque ettari entro cinque anni. La zona è vulcanica: il suolo ha una struttura arenario-straterellata e tufito-lavica. I vitigni, da cui nasce il Frascati Superiore Docg, hanno un’età di circa 50 anni: sono di malvasia puntinata per il 75% e di trebbiano per il 25%. E, ogni volta che si secca una vite, viene reimpiantata.
Nel 2016 è stato commercializzato anche il Frascati Superiore Riserva, ottenuto con affinamento in acciaio fino al mese di luglio e il successivo affinamento in bottiglia per ulteriori 8 mesi. E, poche settimane fa, il Frascati Superiore Docg Riserva 2015 di Gabriele Magno ha conquistato la Corona della Guida Vinibuoni d’Italia 2018, la guida ai vini da vitigni autoctoni edita dal Touring Club Italiano: solo nove sono state le Corone assegnate nel Lazio.
La novità più grande del 2017 è sicuramente la cantina, costruita nelle ultime settimane all’interno di un casale agricolo con un grande camino e un pozzo. Una svolta per la società, considerato che l’imbottigliamento 2015/2016 è stato effettuato a Monteporzio Catone grazie a una vasca di 75 ettolitri. L’enologo di Gabriele e Luigi è Lorenzo Costantini, il nipote di Piero, che ha aperto la prima enoteca a Roma nel 1972. Ogni settimana l’enologo si reca presso il Casale per valutare lo stato delle uve ed effettuare il prelievo. Il 2017 è anche il primo anno di cannellino per Gabriele Magno. Per il suo Frascati le caratteristiche del processo produttivo assumono una certa importanza: pressatura soffice delle uve, fermentazione malolattica non svolta, affinamento sulle fecce per tre mesi e fermentazione in acciaio a temperatura controllata. In cantina sono state collocate 4 barrique nuove e 4 di secondo passaggio.
La raccolta delle uve avviene a cassette, generalmente nella seconda decade di ottobre, anche se quest’anno, a causa del caldo estivo, la vendemmia del Frascati è stata fissata per il 1 ottobre: questa attesa permette al vino di acquisire una struttura e un colore che riporta alla mente i profumi e gli aromi del Frascati di una volta, i vecchi sapori. Un vino strutturato, di un giallo intenso, con i sentori della frutta matura, di albicocca e un retrogusto finale amarognolo e mandorlato, caratteristico delle Malvasie. Il Frascati Superiore Docg arriva a oltre 14°: la parte alcolica si avverte molto e lo stile e il corpo del vino sono molto riconoscibili. Un vino che si abbina alla perfezione alla cucina tradizionale romana, come un piatto di cacio e pepe, amatriciana o carbonara.
La società non ha un punto vendita: i vini di Gabriele Magno si possono comunque acquistare su appuntamento o degustare in numerosi ristoranti ed enoteche dei Castelli Romani, come da Mangiafuoco, la Taverna dello Spuntino, Le Oche Giulive o al Grappolo di Vino, Ristorante Belvedere dal 1933, Trattoria Zarazà e Bar Eden a Frascati e presso il ristorante Zi’Rocco a Roma. Inoltre, la società fa parte delle 33 Aziende vinificatrici e imbottigliatrici del Consorzio Tutela Denominazione Vini Frascati. Le visite guidate in azienda e le degustazioni, in abbinamento a prodotti tipici del territorio (anche in lingua inglese), possono essere prenotate telefonicamente o via mail.
Società agricola Gabriele Magno
Via Valle Marciana 24, Grottaferrata (Rm)
Sito web
[email protected]
Facebook: Casale La Torretta Ricevimenti
Gabriele Magno Tel.3334838867
Luigi Fragiotta Tel. 3355706931 (per degustazioni e vendita)