Greco di Tufo 2013 Minetti, una piacevole novità


Greco di Tufo 2013 Pellegrino Meoli

Uva: greco
Fascia di prezzo: da 5 a 10 euro
Fermentazione e maturazione: acciaio

Ci capita tra le mani questa bottiglia in occasione di una cena organizzata tra amici per festeggiare il ritorno momentaneo in Irpinia di alcuni amici impegnati nel mondo dell’enogastronomia, all’estero. Beh, per Mirko Balzano e Giovanni Gagliardi non si tratta proprio di “foreign countries”ma siamo più o meno lì, è Calabria!!! J Il “ lavoro da casa” me lo sono portato a Mercogliano nel ristorante “ I Santi” dove tra le tantissime bottiglie è uscita fuori anche questa bella bottiglia di Greco di Tufo. E’ particolare già dall’etichetta sulla quale non c’è la normale denominazione aziendale, ma leggiamo solo : “Il vino in Vigna di Pellegrino”. C’è scritto sulla retro che si tratta dell’ “impresa Agricola Minetti Ornella” di Santa Paolina!!! Ma Pellegrino, chi è??? Anzitutto il marito della sig.ra Ornella, ma anche un simpaticissimo personaggio che si chiama appunto, Pellegrino Meoli, agrotecnico molto addentrato nella coltivazione delle vigne, teorico della limitazione dei trattamenti in funzione di una particolare concimazione, molto prodigo di spiegazioni tecnico-filosofiche anche sulla potatura, insomma me la sono cavata con circa un’ora di religioso ascolto!!! JPellegrino conduce, con l’aiuto dei due figli Donato e Marco, circa due ettari e mezzo di vigna, tutto coltivato a greco, di cui la maggior parte è a Torrioni (1,80 ha), un pezzo a Tufo (0,80 ha) e uno a Santa Paolina (0,20 ha). Per adesso vinifica solo in parte l’uva prodotta (circa 70 q.li) per le circa 7.000 bottiglie che realizza, la parte restante viene conferita alle cantine della zona, ma in futuro conta di vinificare tutta la produzione. Ma veniamo al vino. E’ doverosa la premessa che sicuramente il vino è suscettibile di significativi miglioramenti, in quanto è in bottiglia da soli 20 gg. Detto questo, nel bicchiere rileviamo un colore giallo paglierino scarico con qualche riflesso verdognolo, indice di giovane età del vino ed incompleta stabilizzazione in bottiglia. Al naso avvertiamo l’agrumato classico dell’areale di Torrioni con una lieve nota solfurea in seconda battuta. Al gusto avvertiamo netta la freschezza tipica del greco, la salivazione è abbondante, notiamo anche un sottile senso di allappatura dovuta alla naturale appena pronunciata tannicità non ancora risolta. La chiusura è lunga, la beva è piacevole e richiama altri sorsi. Insomma un greco che…fa il greco!!! A scopo didattico l’ho risentito sulla coscia di anatra ai fichi di San Mango ed ha svolto perfettamente la funzione di contrasto alla dolcezza della preparazione. Ci ripromettiamo di risentirlo con almeno quattro mesi di affinamento in bottiglia.

Questa scheda è di Lello Tornatore

Az. Agr. Minetti Ornella
Via S. Berardino, 10
83020 Santa Paolina (Av)
Tel. 0825 964292 e-mail: [email protected]

5 Commenti

  1. Sarebbe molto gradita una spiegazione sulla vinificazione visto che si parla di allappatura presumibilmente dovuta ad un contatto del mosto con le bucce.Grazie anticipate da Francesco Mondelli.

    1. …non necessariamente Francesco, come sicuramente saprai, i tannini sono contenuti anche nei raspi ed il vitigno greco ne è particolarmente ricco. La tannicità, insolita per un bianco, insieme alla struttura (molti greco hanno un estratto secco che viaggia a titoli pari ai piedirosso), fanno si che il greco sia spesso definito ” un rosso travestito da bianco”. Non ho parlato della vinificazione perchè pensavo fosse scontata la vinificazione eseguita senza diraspare!!! Un saluto…

  2. Prima grazie a Lello Tornatore e a Luciano Pignataro.
    Ritengo giusta la spiegazione del sig. Lello Tornatore, il processo di vinificazione è il seguente: diraspatura soffice
    “raspo intero e gocciolante mosto”, pigiatura soffice “i chicchi arrivano in pressa quasi interi”, la pressatura con pressa
    pneumatica “condotta in manuale per circa 25 minuti”, decantazione statica a freddo, sfecciatura dopo 36 ore e fermentazione a temperatura controllata.

  3. Se avessi una vigna di Greco, non avrei dubbi nell’affidarla nelle mani di Pellegrino. Lui ha da fare scuola a chiunque su come va gestita questa varietà tanto martoriata.

  4. Grazie Sergio, magari con Te accanto “convinceremmo” questi vigneti a regalarci tanto di più.

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