Greco di Tufo 2009 docg Benito Ferrara
Uve: greco di Tufo
Fascia di prezzo: dai 5 ai 10 euro
Fermentazione e affinamento: acciaio
Ma sì! Oggi, qui e ora non servono proprio giri di parole per questo vitigno. E’ emerso anche dalle lunghe degustazioni di Paestum: Il Greco di Tufo è davvero tra i grandi protagonisti dei bianchi del sud.
Il mio parlare sarà della cantina Benito Ferrara che per l’argomento greco fa proprio territorio; Mica è poco! Siamo nella tradizione dello spazio-tempo di giusta misura.
Oggi in azienda, a San Paolo di Tufo, c’è Gabriella Ferrara, che ha cominciato nel ’94 dopo la prematura scomparsa del padre con soli 2,5 ettari di vigna e poi, pian piano, fino a 10. Qui siamo proprio in un territorio vocato e l’antica storia di famiglia, che ricorda le origini nel 1860, aggiunge mestiere e dimestichezza, che non sempre s’imparano, e che, se ci nasci, è meglio. Gabriella Ferrara è pratica e veloce, così non c’è bisogno di porle troppe domande e anzi mi dà subito le informazioni giuste: Con il marito Sergio Ambrosino da ormai 10 anni investono per modernizzare la cantina e le vigne.
Le piante variano dai 30 ai 10 anni di età circa; 6, degli ettari totali, sono nella DOCG Greco di Tufo ed i restanti 4 a Montemiletto per la DOC Rossa “Irpinia”. Ora però vanno fatte poche chiacchiere ed io passo alla degustazione. Certo la bottiglia di Greco di Tufo “Vigna Cicogna”2009 ha tanto da raccontare ma io aspetterei ancora un po’ affinché si esprima al massimo delle sue enormi e uniche potenzialità che già oggi si riconoscono nel bicchiere. Io me la gioco sul futuro. Scelgo dunque una bottiglia di Greco di Tufo 2009.
Alla vista è luminoso, carico, vivace. Il naso è intenso e verticale. Subito percepisco una forte mineralità e sentori vegetali che si dileguano poi in piccoli fiori di campo e lasciano una sensazione di equilibrata piacevolezza. La semplicità della frutta si presenta gradevole. Al palato è caldo ma sostenuto da un nerbo fresco ed una grandissima sapidità. Di nuovo ritornano i fiori e la frutta in un finale abbastanza lungo. Da bere, bere, bere.
Sara Marte
Sede a Tufo, Frazione San Paolo, 14. Tel e Fax: 0825 998194. www.benitoferrara.it [email protected] Ettari: 10. Enologo: Paolo Caciorgna. Uve: Greco di Tufo, coda di volpe, aglianico .
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Sara, scusa una domanda tecnica: il Greco di Tufo “Vigna Cicogna” può essere considerato il miglior esponente di tutto l’areale irpino? A parte la tua professionale risposta, mi premerebbe conoscere anche il pensiero dell’amico Lello, il quale stranamente da qualche giorno latita. Grazie. Abbracci affettuosi.
Io me lo immagino a fare le conserve di melanzane sott’olio con la signora Tornatore a meno che non sia scappato in Francia per apprendere la tecnica di pesca alla sonda (detta alla francese) del coregone per la prossima stagione.
@ Alba : No, mi spiace non hai indovinato!!! Per la melenzane è presto. E poi non mi piace farlo. Delega piena alla signora Tornatore . Per la pesca del coregone è tardi. Sto semplicemente portando avanti i lavori in campagna : la potatura verde nei vigneti di Fiano, lo sfalcio dell’erba nei castagneti e nei noccioleti, e la rasatura del prato nel parco botanico. In tutto solo venti ettari di terreno.
@ Enrico : Mi fa piacere che consideri importante il mio pensiero sul Greco di Tufo di Benito Ferrara,
ma mi dispiace che non sei su facebook, dove già ho postato qualcosa in merito. Ad ogni buon conto, i vigneti del l’azienda Ferrara sono situati alla frazione San Paolo di Tufo che è, a detta di tutti
o quasi tutti, il sito migliore di tutto l’areale del Greco. Ma di qui a dire, solo per questo, che Benito Ferrara sia ” il miglior esponente di tutto l’areale irpino”, ce ne corre. A mio modesto avviso, dopo una partenza bruciante durata più di un lustro, Benito si è un pò seduto cullandosi sugli allori, ma da qualche anno a questa parte sembra stia riprendendosi alla grande : ne ha i mezzi e le capacità. Ti abbraccio Enrico
belli i greco di ferrara, tutti, quest’anno!