Greco di Tufo 2007 docg Macchialupa
Uva: greco di Tufo
Fascia di prezzo: nd
Fermentazione e maturazione: acciaio
C’è poco da fare, ogni enologo, per quanto bravo e professionale possa essere, ha la mano per un vino, un’uva. Ad Angelo Valentino le buone bottiglie di Greco di Tufo gli escono a memoria, come i colpi diun vechcio tennista. Lo fa buono con Terre d’Aione a Tufo, buono con Donnachiara a Montefalcione e buono con la propria azienda che lo vede in società con Giuseppe Ferrara in quel di Chianche, estrema propaggine nord del’areale della docg del famoso bianco irpino.
Macchialupa, questo il nome della cantina, anno dopo anno, è cresciuta grazie ad un equilibrio sempre conservato nei prezzi e alla estrema affidabilità dei vini, magari lontani dagli acuti ma sempre precisi, tipici in crescita negli anni. Sette ettari a circa 500 metri di altezza, agricoltura convenzionale, lieviti selezionati, bianchi lavorati in acciaio e legno per il Taurasi. Becchiamo il 2007 alla Cantinella del Mare, uno dei luoghi del mangiare campano dove il bere non è seriale perché il patròn Mario Riccardi è appassionato di vino prima ancora di aprire il suo locale a Villammare, nello splendido Golfo di Policastro dominato dall’azzurro del mare e del cielo oltre che dal verde degli olivi.
Ancora una volta siamo costretti a ricrederci: le annate calde come la 2007, o torride come la 2003, hanno dato una marcia in più ai vini delle zone fredde come l’Irpinia. Il Greco di Angelo, a otto anni dalla vendemmia, pensato tra l’altro per essere stappato subito, si presenta ricco, con sentori di frutta evoluta, idrocarburi, note balsamiche, macchia mediterranea, agrumi canditi. In bocca è freschissimo, giovane, esaltante.
Sede a Chianche, Frazione San Pietro Irpino, via Fontana. www.macchialupa.it. Bottiglie prodotte: 200mila.