Greco 2013 Sannio doc Fontanavecchia


Greco Sannio doc

 

Ci sono produttori che prediligo per i bianchi, altri per il rosso o per gli spumanti. Fontanavecchia di Torrecuso rientra in quella categoria nella quale non so scegliere e questo Greco me lo conferma.
Lo bevo ciondolando nel salottino della Campania, ossia il corso di Benevento da Dionisio Bistrot in una città sempre più interessante dal punto di vista gastronomico. Una fettina di prosciutto e un sorso di Greco, un formaggio e un sorso di Greco, un crudo di pesce e un sorso di Greco.
Greco sannita? Eccome no. Non dimentichiamo che il Sannio è la dispensa dei produttori campani, diecimila ettari nei quali si trova di tutto e il Greco è coltivato e vinificato in proprio da circa una ventina d’anni, quando iniziarono a farlo la Cantina del Taburno e Ocone. All’epoca non si capica come sarebbe andata a finire e anche il Beneventano offriva la sua quadriglia bianca. Qui, però, è stata la falanghina a staccare Greco, Fiano e Coda di Volpe.

Eppure le potenzialità di sono: ci è capitato in più di una occasione di fare batterie miste e alcune bottiglie si sono dimostrate un vero capolavoro. Mi riferisco ad esempio al Trois di Cautiero, tra i migliori bianchi della Campania.
Il Greco di Libero è bianco operaio, senza grilli per la testa, stupendamente utile in questa serata settembrina nella quale ci godiamo la bellezza e la quiete di questa cittadina incredibilmente fuori dai percorsi turistici.
La freschezza e il corpo del vino riescon oad accompagnare sia la linea di carne che quella di pesce del buon Dionisio.
4000 bottiglie per scrivere Ti amo sulla sabbia.

Sede a Torrecuso Via Fontanavecchia.Tel.0824.876275 www.fontanavecchia.info. Ettari: 15 di proprietà Bottiglie: 150mila circa Vitigni: aglianico, piedirosso, falanghina.