Chicago. Spaccanapoli, Jonathan Glodsmith e il fuoco del Vesuvio
Chicago (USA) Pizzeria Spaccanapoli
1769 W Sunnyside Ave
http://spaccanapolipizzeria.com/
Pizza Margherita 12,5 $
di Tommaso Esposito
Sta fuori Chicago, una decina di minuti dal centro.
La tabella con il logo della Verace Pizza Napoletana ha il n.236.
Campeggia solenne sulla parete.
A mo’ di avviso: qui c’è Napoli con i suoi simboli.
E con le sue cose buone da mangiare.
Jonathan Goldsmith il fuoco del Vesuvio ce l’ha nel cuore, nel sangue.
Non è finzione.
Passione è il business core.
E quando c’è passione tutto sta al suo posto, quello giusto.
Di Pulcinella qualche immagine del suo viaggio sulla Luna e la maschera che protegge la fila in attesa.
Poi la sala sempre piena.
E il dehors che d’estate ha il lieto vociare che ti è solito a Via dei Tribunali.
Jonathan pensa nel suo studio.
E impasta giù nel laboratorio.
Qua e là c’è il buono che giunge dalla Campania: pomodori, olio, vino.
San Giuseppe, Maria e ‘o Bambeniello, La sacra Famiglia, benedicono il bancone.
Il forno a legna è a vista.
Nel menu antipasti, pizze e fritti.
Basta assaggiare le palle di riso adagiate ‘ncopp’ ‘o Rraù e si comincia alla grande.
Poi il polpo arrostito, il verace, calloso e croccante come lo aspetti. Godurioso.
Le pizze, inutile dirlo, sono quelle che hai lasciato a Napoli.
Tra i tanti pizzaiuoli di quaggiù Joanathan ha Attilio Bachetti nel cuore.
E si sente. Come lui batte di pampuglia.
E allora la pizza s’indora, profuma.
Ti prende.
La prendi.
E batti le mani. Bevi alla salute: addò va.
Canti ‘O sole Mio e pure ‘O Surdato’Nnammurato.
Sei in buona compagnia.
Qui a Chicago si parla napoletano.
E la pizza te la porti pure a casa, a’ tante ca è sapurita.
Un commento
I commenti sono chiusi.
ho letto la storia di questo pizzaiolo che non ha nessuna origine italiana e napoletana. il bello che per avvicinarsi ai pizzaioli napolitani si è calato nella realtà partenopea, ha studiato tutte le tecniche e dalle foto vedo che lavora la pizza come un classico pizzaiolo napoletano. un altro aspetto positivo sono i prodotti locali campani che usa e forse è anche questo la chiave del suo successo negli states. consiglierei al sito di far leggere storie di pizzaioli autentici che hanno una pizzeria di successo all’estero e all’associazione di far usare i prodotti tipici campani in tutti i loro associati, in modo che sia una pubblicità a catena della gastronomia campana e quindi non solo apprezzerebbero la famosa pizza, ma anche il pomodoro, la mozzarella, il vino, l’olio etc.