Brunello di Montalcino: la grande Annata 2010 in 15 etichette


Benvenuto Brunello, la degustazione al Chiostro

Benvenuto Brunello, la degustazione al Chiostro

di Antonio Di Spirito

E’ finita da pochi giorni la kermesse di Benvenuto Brunello e, pur essendo consapevole che in questo periodo si fa un gran parlare su questo argomento, alcuni per approfittare del momento favorevole a trovare chi lo ascolta, altri per soddisfare un irrefrenabile bisogno di esternare giudizi sull’oggetto della propria passione in un’annata felice e nella quale è difficile buttare un giudizio positivo in fallo, “sparo” anch’io le riflessioni che ho maturato nei miei 200 assaggi in quei due giorni su circa 330 tra Brunello, Selezioni, Riserva e Rosso di Montalcino. Ebbene si, lo confesso: non ho assaggiato tutto quanto era in programma al Chiostro del Museo Civico e Diocesano d’Arte Sacra; le mie povere papille non avrebbero retto a tanti assaggi, né sarebbe stato umanamente possibile assaggiarli tutti in sole due giornate.

E nemmeno voglio insidiare alcuno di quelli che hanno “sperperato” i “centopunti” come fossero bruscolini!. Vorrei ancora esser vivo fra 30 anni e vedere la loro faccia nel caso in cui la 2010 appena presentata non raggiungerà i fasti di una 1964 oppure una 1975, tanto per citarne alcune tra le più celebrate (e chi mai potrà fare questo confronto-analisi?). Qualcuno di loro sarà capace di dire: “vabbè, mi sbagliai!”? Ma questi signori sono così sicuri che mai più si verificherà un’annata che potrà eguagliare o addirittura superare l’annata 2010? Comunque questi “guru” un effetto lo hanno sorbito: molti produttori di etichette rinomate (anche quelle che si son dovute “accontentare” di 96-99 punti) hanno già venduto l’intera produzione 2010; ma gli rimane la magra consolazione di avere “invenduta” in cantina metà dell’annata 2009. Strano popolo gli americani: comprano al buio al solo cantare delle prime cicale. Queste riflessioni le abbiamo fatte ancor prima di cominciare gli assaggi; i “guru” avevano già assaggiato e sentenziato.

E non vogliamo rinunciare a darvi il nostro resoconto e le nostre impressioni.

L’annata è stata molto buona; sicuramente si è registrata una crescita orizzontale: chi faceva ottimi vini, quest’anno si è superato; chi faceva buoni vini, quest’anno li ha fatti ottimi; … magari, se qualcuno faceva vini pessimi, quest’anno si è salvato a stento.

Ciò che, comunque, va detto è che l’annata ha “perdonato” molti errori veniali a tanti “vigneron”, portando in cantina una materia prima di gran qualità e “perdonando” anche pratiche di cantina non troppo ortodosse.

Insomma, chi ha sempre lavorato bene, con quest’annata si è esaltato.

I vini della 2010 sono molto equilibrati; la tipica acidità del sangiovese è accompagnata da tannini tendenzialmente fini ed eleganti, esprimono una beva dinamica ed hanno un’ottima persistenza.

La riserva 2009, invece, vive un’altra storia; l’annata non era stata splendida e solo una trentina di produttori hanno voluto azzardare.

Veniamo agli assaggi.

I migliori Brunello sono stati già descritti; ed allora riporto le mie impressioni su Cru-Selezioni 2010 e sulle Riserva 2009. Non assegnerò punteggi, perché tutti i vini appena presentati sono suscettibili di miglioramenti nel giro di un ulteriore anno di bottiglia; e, magari, i cento punti dati oggi saranno insufficienti fra un anno; toccherà cambiare il fondo scala.

 

VIGNA – SELEZIONE 2010

MADONNA DELLE GRAZIE 2010 IL MARRONETO: il ragazzo, Alessandro Mori, ha prodotto la prima etichetta di Brunello nel 1975 e questa è la trentesima. Dai primi anni ’80 ha seguito i consigli di Mario Cortevesio e non ha sbagliato alcuna vendemmia; ha acquisito padronanza e sicurezza tali da garantirsi una qualità costante; riesce a trarre qualcosa di buono anche nelle annate balorde; è lui il nuovo Biondi Santi? Questo Madonna delle Grazie emana profumi di ciliegie, di viole, tabacco, note minerali ed una nota fumè; al palato è fruttato e fresco; sopraggiungono note di terra, grafite, poi la sapidità e la speziatura; la materia è proprio tanta, il tannino è levigato, avvolgente, elegante ed il sorso è infinito.

VIGNA SOCCORSO 2010 TIEZZI: questo signore è la memoria storica del brunello moderno e la splendida Vigna del Soccorso è a ridosso delle mura cittadine in posizione sud-ovest. Il Brunello Vigna soccorso profuma di ciliegie e di viola, accompagnate da una leggera nota fumè; in bocca è fruttato, fresco e completo; è austero ed appena tannico nel finale.

VIGNA VECCHIA 2010 LE RAGNAIE: profumi di ciliegie, viola ed una leggera nota fumè; è minerale ed elegante già al naso; frutta rossa carnosa in bocca, è fresco ed austero insieme, ottimo tannino in evidenza, molto persistente, di buona fattura.

VIGNA DEL FIORE 2010 BARBI: frutta rossa croccante, viola e note iodate e fumè all’olfatto; frutta rossa, fresco, ricco e con un tannino vellutato; chiusura sapida ed amaricante

FORNACE 2010 LE RAGNAIE: ciliegia, viola, e note affumicate al naso; fruttato, fresco, tannico, sapido, finale lungo, un pò dolce e poi balsamico.

VIGNA LORETO 2010 MASTROJANNI Profumi di ciliegia, viola e note ferrose; in bocca è fruttato, fresco, equilibrato, tannico, minerale, austero e lungo.

VIGNA MANAPETRA 2010 LA LECCIAIA: ciliegia, viola e note piraziniche al naso; al palato è fruttato, fresco ed ha un bel tannino levigato; sorso lungo e polposo.

ALTERO 2010 POGGIO ANTICO: i profumi di ciliegia, viola e rosa sono accompagnati da sigaro e note dolci; in bocca è fruttato, fresco, ha un buon tannino morbido, è equilibrato e lungo.

POGGIO RONCONI 2010 CITILLE DI SOPRA: ciliegia, rosa,ed una nota affumicata al naso; in bocca è fruttato e fresco, le note piraziniche si fondono a tannini dolci.

VIGNA DELLE RAUNATE 2010 MOCALI: intensi profumi di ciliegia e viola ed una leggera nota fumè; frutta croccante in bocca, è fresco, tannico, secco e lungo

POGGIO DORIA 2010 TENUTE SILVIO NARDI: dapprima severo ed austero al naso, poi arrivano intense note di ciliegia e viola; in bocca è fruttato, fresco, tannico, secco e regala un finale minerale e lungo con spezie dolci.

POGGIO TONDO 2010 AGRICOLA CENTOLANI -TENUTE FRIGGIALI E PIETRANERA Al naso troviamo frutta rossa, viola, humus, un po’ di terra; in bocca è fruttato, fresco, sapido ed ha un tannino avvolgente.

LACASA 2010 CAPARZO: profumi di ciliegia, viola ed una nota elegante di lauro; fruttato e fresco al palato, ricco, polposo ed equilibrato, ha un tannino levigato.

FILO DI SETA 2010 CASTELLO ROMITORIO: intensi profumi di ciliegia, viola ed una nota fumè; al palato è fruttato e freschissimo, il tannino è intenso e vibrante nel lungo finale.

CAMPO DEL DRAGO 2010 CASTIGLION DEL BOSCO: ciliegia e viola al naso; in bocca è fruttato, fresco, di sapore pieno, con tannini dolci e vivi, finale lungo.

ZEBRAS 2010 VILLA I CIPRESSI: intensi profumi di ciliegia e viola; fruttato, fresco e secco al palato con tannino morbido ed arrotondato.

 

Ed ora la scelta dei Brunello di Montalcino Riserva.

RISERVA 2009 LE CHIUSE: dapprima un po’ muto al naso, poi viola e nota fumè, tabacco ed una leggera pietra focaia; beva dinamica, ben invecchiato, tannini morbidi e vellutati, fresco, speziato e lungo.

POGGIO AL VENTO 2007 COL D’ORCIA: inizialmente un po’ ridotto, ma poi si apre su una intensa ciliegia; in bocca è fruttato, fresco, succoso, tannico ed una leggera nota agrumata accompagna un lungo finale.

LUPI E SIRENE 2009 PODERE LE RIPI: i profumi di ciliegia e viola sono accompagnati da una leggera spolverata di cacao amaro; molto fruttato e ricco in bocca, ha un bel tannino ed è molto fresco e lungo.

VIGNA MANAPETRA 2009 LA LECCIAIA: ciliegia, viola, e nota terrosa al naso; in bocca è fruttato, fresco, ha una gradevole nota selvaggia, ottimo il tannino, dona un sorso molto lungo.

FRANCI 2009 TASSI – FRANCI: ciliegia e viola al naso; in bocca ci regala un bel frutto piacevole, il tannino è importante ma dolce, è secco e lungo.

FIRMA 2009 TENUTA VITANZA: intensi profumi floreali e di ciliegia; in bocca è fruttato e fresco, è materico, ha un gran tannino, sorso lungo e finale amaricante.

RISERVA 2009 TENUTA DI SESTA: molto elegante al naso con ciliegia, viola e lauro; fruttato, fresco, materico, tannino ancora imponente e secco,m dona un finale lungo e balsamico.

RISERVA 2009 CAPANNE RICCI: una nota affumicata e minerale accompagnano ciliegia e viola al naso; in bocca è fruttato, energico e fresco; un tannino importante guida verso un lungo finale balsamico e speziato.

POGGIO ABATE 2009 LA PODERINA: al naso si avverte una leggera e fugace nota terziaria prima di ciliegie e viole; in bocca il frutto è croccante e fresco, il tannino ancora molto importante, ma morbido; è sapido e lungo.

UGOLAIA 2009 LISINI: sbuffi di ciliegia e viola al naso; in bocca è fruttato, fresco, ha un tannino levigato ed un finale lungo e sapido.

RISERVA 2009 PALAZZO: intensi profumi di ciliegie, viola ed una piacevole nota pirazinica; in bocca è fruttato e fresco, ha un tannino levigato, è piacevole e lungo.

LE DUE SORELLE 2009 TENUTA LA FUGA: profumi di ciliegia, viola e cardamomo; bocca ricca di frutta rossa, ottimo il tannino, equilibrato, fresco, lungo e speziato.

RISERVA 2009 TENUTA VITANZA: l’intenso profumo di viola sovrasta la ciliegia; in bocca è fruttato e fresco, è materico ed ha un tannino imponente, ma un finale lungo ed amaricante.

RISERVA 2009 TENUTE PICCINI – VILLA AL CORTILE: ciliegia, viola e ciclamino solleticano il naso; in bocca è fruttato, fresco, ha un bel tannino levigato, è piacevole e lungo.

GUALTO 2009 CAMIGLIANO: ciliegia, viola, note piraziniche ed una nota di dolcezza al naso; in bocca è fruttato e fresco, il tannino è tannino levigato e offre un finale lungo e balsamico.

RISERVA 2009 CAPARZO: al naso offre ciliegia, viola e melograno; in bocca è fruttato e fresco, ha un ottimo tannino ed un finale lungo e speziato.

RISERVA 2009 GIANNI BRUNELLI – LE CHIUSE DI SOTTO: profumi di ciliegia e viola; in bocca è fruttato e fresco, ha un tannino morbido ed un finale balsamico.

PHENOMENA 2009 SESTI: ciliegia, viola e lauro al naso; in bocca è fruttato e fresco, ha un tannino importante ed un finale lungo e balsamico.

2 Commenti

  1. Avevo accennato anche io questo in un altro blog…..la storia di tante Aziende che hanno buona dose di 2009 normale invenduto…ma non mi hanno nemmeno risposto.
    Gli uomini non imparano dalla storia….e adesso in Italia hanno volute copiare il sistema di vendita Bordeaux….che in pratica e solamente …oggi alle stelle e domani alle stalle…
    Vedremo I risultati con il Brunello 2011….e per capire basta vedere Barolo…..la 2010 ha infuocato….la 2011 non ne parla quasi nessuno..
    Grazie

  2. Complimenti per la tenuta.Invidio costanza e determinazione,ma personalmente cerco di evitare le anteprime.Alla mia età manca la pazienza e si va direttamente al dunque,cioè alla bottiglia pronta.Sul futuro di un vino faccio mia la risposta di un rampollo di una delle aziende vinicole private più grande d’Italia che con molta modestia rispose ai miei ringraziamenti per avermi consigliato dieci anni prima l’acquisto del vino che stavamo degustando e decantandone le lodi:siamo stati fortunati.FM.

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