Vinile, nel cuore di Salerno tra musica e buon cibo
Salerno è una città molto bella, ariosa, ordinata, con un lungomare pienamente vissuto dalla città che affaccia sul paesaggio della costiera amalfitana. Il cuore è Corso Vittorio Emanuele, ampia strada pedonale che porta dalla stazione a via dei Mercanti, dove inizia il centro storico dal grande fascino. Nei suoi vicoletti un tesoro dietro l’altro, palazzi antichi di rara bellezza, i giardini della minerva, il Duomo che ospita le reliquie di San Matteo. Strade che di sera continuano a vivere grazie ad innumerevoli locali di ogni genere che attraggono da tutta la provincia. Nel periodo invernale la grande installazione delle “Luci d’Artista” ha reso Salerno irrinunciabile meta di passeggiate natalizie.
La ristorazione è stata per anni seduta su se stessa con pochi indirizzi sicuri e di stampo molto tradizionale. Ultimamente una serie di giovani imprenditori rendono il panorama gastronomico della città un filino più interessante.
In questo filone si innesta “Vinile” un locale, lo dice il nome, consacrato alla musica ed al suo “vecchio” supporto d’ascolto.
Un ristorante piccolo, informale ed allegro, in via Velia, praticamente centralissimo. La cucina, dietro un grande banco che affaccia sulla sala, è affidata a Giovanni Sorrentino che insieme ad un altro paio di giovani cuochi cucina in maniera espressa piatti semplici e con personalità. Si cena tranquillamente con 25,00/30,00 euro. Ovviamente nei periodi di punta ci saranno anche tre servizi, con cucina aperta oltre la mezzanotte.
Mi piace sempre trovare dei menù che prevedono delle zuppe, in questo caso una molto confortevole di ispirazione cilentana con legumi, cereali e castagne, e che prevedono di poter scegliere tranquillamente tre piatti vegetariani. Gli amanti della carne non devono preoccuparsi perché sono disponibili una serie di tagli che vengono proposti alla griglia. Non stupitevi di vedere lo chef armeggiare con la mannaia e sfasciare al momento il giusto pezzo.
Le esperienze importanti a livello internazionale di Giovanni si notano molto in alcuni piatti e particolarmente nella cottura del carré di agnello e nella scelta degli ingredienti del cestino alla catalana.
Citazione colta con il risotto alla barbabietola e crema di provolone del monaco, piatto piacevole sicuramente aiutato nella sua esecuzione dalla scelta del riso di lunga stagionatura.
Non manca la genovese di tonno, godibile, e tra i doli, il pasticciotto ripieno di crema e amarena , dolce tipico di Salerno.
Probabilmente un’ulteriore semplificazione della carta ed affidarsi completamente al mercato del giorno, stile bistrò, potrebbe permettere la piena valorizzazione dello chef e delle sue idee. In ogni caso un cuoco bravo che va ad aggiungersi, oggi che l’ho conosciuto, nella mia personale lista fatta di tanti bravi e giovani professionisti che stanno facendo grande la ristorazione campana buona e low cost.
Vinile
Via Velia 26/28, Salerno
Tel. 089 233769
aperto a pranzo e a cena