Un paesaggio in bottiglia: La Nera di Troja del Birrificio Ebers di Foggia
di Gianni Ferramosca
Cosi come è giusto che sia, La “Nera di Troja” del Birrificio Ebers di Foggia, non somiglia a nessun’altra birra prodotta in giro per il mondo, perché fortemente segnata nella sua complessità da una chiara e precisa “idea di Paesaggio”, tipica, dei campi di grano, di cereali e dei vigneti, che si inseguono senza soste, nei territori a Nord della Puglia.
Infatti, anche lo stesso affinamento eseguito in barrique esauste, in cui è stato lasciato maturare in precedenza (per 2 anni) il vino “Nero di Troja”, il più classico dei vitigni autoctoni della zona, permette a questa birra, non solo di cambiare il profilo tattile rispetto al prodotto iniziale, ma d’incontrare qui, il carattere, le suggestioni e gli umori tannici che da sempre caratterizzano l’antico vitigno pugliese. Un passaggio di esperienze e memorie, tra vino e birra, sottolineato intelligentemente dalla stessa etichetta in sughero che presenta al pubblico la bottiglia.
Una pratica, quella dell’affinamento in botte, molto utilizzata nel mondo anglosassone, dove la grande quantità di referenze presenti sul mercato, impone di caratterizzare il prodotto, utilizzando proprio le botti dismesse dalle cantine presenti nei pressi degli stessi birrifici. Cosi, sentori come vaniglia, pane tostato, caramello, mandorle, fava di cacao, caffè, entrano a far parte di queste birre, su precisa indicazione del mastro birraio e del suo gusto personale, ma soprattutto, da quello che madre natura, attraverso il tempo ed il legno, riesce a donare alla birra.
Una tradizione che Michele Solimando, mastro birraio del Birrificio Ebers, ha fatto sua, dando così seguito al raffinato progetto di caratterizzazione territoriale iniziato sin da subito, con un’altra sua famosa birra, una “Blanche” prodotta con grano Senatore Cappelli coltivato nella pianura del Tavoliere e buccia d’arancia del Gargano I.G.P..
Michele Solimando, agronomo di professione, laureato con una tesi sperimentale sui cereali, dopo la formazione post universitaria in Italia al CERB di Perugia e all’estero presso la Doemens Academye di Monaco di Baviera (ancora in corso), ha trasformato la sua passione in attività imprenditoriale grazie al supporto dei soci, Luigi ed Ivan Nardella, passando però prima attraverso la partecipazione a degustazioni professionali, cotte presso altri birrifici e viaggi birrari. Oggi il birrificio Ebers è una delle più grandi realtà del settore in Puglia, composto com’è da una sala cottura a due tini con una potenzialità di 12 ettolitri per cotta ed una cantina di prima fermentazione da 60 ettolitri, in espansione.
Al momento il Birrificio Foggiano annovera 6 etichette che sono la riproposizione di 6 diversi stili birrari internazionali. Tutte birre in alta fermentazione e tutte prodotte con vero metodo artigianale: non filtrate, non pastorizzate, rifermentate in bottiglia, prive di additivi e senza l’utilizzo di qualsivoglia “estratto”. Naturali al 100%.
Alla fermentazione primaria “in alta” segue un lungo periodo di lagherizzazione (stoccaggio a freddo) che consente, oltre al raggiungimento di un affinamento superiore, un allontanamento di tutto ciò che nel prodotto finito è indesiderato con un gioco di tempo (ingrediente fondamentale delle vere birre artigianali) e di temperature, fattori che insieme consentono di escludere l’utilizzo di qualsiasi tipo di filtrazione.
Oltre alla Nera di Troja, il Birrificio Foggiano produce anche, come ho già detto, una BLANCHE, una “birra di grano”, nella fattispecie Senatore Cappelli coltivato in proprio, ed un dosaggio equilibrato di coriandolo e scorza d’arancia (fresca, del Gargano). Dal corpo leggermente acidulo e chiusura lievemente amara. Alc. 5,3 % vol..
Una BELGIAN BLONDE ALE, di ispirazione belga, di colore dorato opalescente. Al naso miele e frutta a polpa bianca. Dal corpo pieno, ma scorrevole, conferma le sensazioni olfattive di miele e malti, con l’aggiunta di un leggero fenolico. Finale dolce ma secco. Alc. 5,7% vol..
Una AMERICA PALE ALE, una birra ispirata alla “renaissance” americana, di colore ambrato, quasi cristallino, ed un naso esplosivo di mandarino, pompelmo, lychee. Al gusto un attacco maltato, di crosta di pane, seguito da un tocco di mandorla amara sul finale. Alc. 6,7% vol.
Una WINTERS, birra di ispirazione inglese, brassata con 5 malti pregiati e affinata per un lungo periodo in bottiglia, che si inserisce nella tradizione delle Winter Ale. Ideale per accompagnare le fredde serate invernali si sposa perfettamente con formaggi stagionati o dolci natalizi. Alc. 8,0% vol.
L’ultima nata (proprio in questi giorni), è una CASCADIAN DARK ALE, di cui vi parlerò la prossimamente.
Sei etichette ed una produzione di assoluto rispetto, non male per un Birrificio che ha appena compiuto un anno di vita.
La “Nera di Troja”, nome che di certo non lascia nessun dubbio su quale possa essere il suo vero colore, è una birra brassata in stile Old Ale, fermentata in “alta” e lagherizzata per un lungo periodo, dopodiché, affinata per tre mesi in barrique (austriaca, in cui aveva sostato del vino Nero di Troia in purezza) e rifermentata in bottiglia per ulteriori 3 mesi. Un tecnicismo, quello appena descritto, che per i non addetti ai lavori, si traduce sin da subito, nella piacevole sensazione di trovarsi davanti ad un prodotto interessantissimo, sapientemente lavorato e preparato con materie prime di straordinaria qualità. D’altro canto, basta aprire la bottiglia perché l’aria intorno a voi si profumi degli eleganti sentori fruttati e vinosi sprigionati dalla stessa birra.
Di colore bruno scuro, sormontata da una cremosa schiuma color nocciola, alla bocca si presenta con un piacevole corpo medio ed una carbonatazione lieve che tiene benissimo a bada i caratteri acidi più marcati. Caratterizzata da profumi ampi e complessi con prevalenti sentori di amarena e note vinose ricche di personalità, tipiche del Nero di Troia. Tuttavia, l’elevata tannicità del vino è magnificamente tenuta imbrigliata durante la lavorazione, assieme agli stessi “lievi” sentori legnosi, che le conferiscono adesso, addirittura un‘aurea di classicità. Si congeda alla fine sul palato con una leggera nota di mandorla amara, reminiscenza, della birra da cui ha avuto origine. Alc. 8,5% vol..
Birra da meditazione, da gustare preferibilmente a fine cena preferibilmente temperatura ambiente, magari accompagnata da una tavoletta di cioccolata. Conservata in luogo fresco e buio, si evolve negli anni.
Birrificio Ebers
Via Ciampitti, 81
Foggia