Ristorante Da Vittorio a Menfi: un vero must della ristorazione siciliana da 40 anni
di Fabio Panci
“Ma come sono ben 8 anni che trascorri le vacanze in Sicilia e non sei ancora andato a mangiare da Vittorio?” . Inizia con questo benevolo rimprovero il racconto della serata enogastronomica passata a Porto Palo di Menfi, splendida metà balneare della Sicilia Occidentale.
Proprio in questo angolo di paradiso 40 anni fa Vittorio Brignoli, originario della provincia di Bergamo, ha coronato il suo sogno di una vita aprire un piccolo ristorante sulla spiaggia tra le splendide valli del Belice e del Carboj. Con la moglie Francesca, siciliana doc, ed i figli gestisce quello che è diventato nel corso degli anni una vera mecca per tutti gli appassionati del buon cibo e del buon vino. Pesce freschissimo proveniente dai mercati di Sciacca e Mazzara del Vallo, oltre al pescato giornaliero dei pescatori locali, attenzione massima al prodotto a km zero come pane, ortaggi ed olio, vini in stragrande maggioranza siciliana a cui si vanno ad aggiungere una professionalità ed un servizio eccezionali, sono i capisaldi del successo di questo locale.
Arriviamo al ristorante in una tranquilla serata infrasettimanale, ma fortuna vuole che abbiamo preventivamente prenotato, in quanto entrambe le sale sono piene in ogni ordine di posto. Ci accoglie un ambiente estremamente “minimal” ma piacevole, dove la fanno da padrone il colore bianco dell’arredamento, la vista mozzafiato ed il rumore della risacca del mare. Appena seduti ci viene subito portata la carta dei vini, una delle migliori trovate sin ad ora in Sicilia. Ampio spazio ai vini locali con cantine affermate e piccole realtà enologiche dall’Etna sino a Pantelleria senza dimenticare proprio la zona di Menfi, da sempre considerata un autentica culla della viticoltura siciliana. Il menù non è previsto in quanto lo stesso cameriere ci informa che si mangia solo ciò che è stato pescato in giornata.
Cominciamo con una lunga carrellata di antipasti, tutti deliziosi e molto abbondanti in quantità, comprendenti un guazzetto di moscardini, gamberi rossi di Mazzara leggermente marinati, caponata di tonno, insalata di polipo e per ultimo piccole sfiziosità fritte.
In abbinamento a questa grande varietà di antipasti freddi e caldi, scelgo un metodo classico etneo dell’azienda Murgo, brut millesimato 2010 100% da nerello mascalese. Naso dominato da note floreali e ricordi di pietra bagnata, beva ricca, piacevole con ritorni fruttati molto gradevoli.
I primi piatti sono due autentiche perle gastronomiche. In primis linguine al nero di seppia, spaziali quanto a bontà e delicatezza. A seguire il piatto forte “pasta alla Vittorio” dove i frutti di mare, le erbe aromatiche, la cipolla di Partanna formano un mix irresistibile per il palato con buona pace dei dietisti.
Qui la scelta in tema di vini si fa davvero azzardata in quanto i miei compagni di avventura mi chiedono espressamente di non scegliere un vino bianco ma optare per un rosso. Per un attimo spiazzato dalla richiesta non mi perdo d’animo e opto con sicurezza per il Frappato annata 2012 dell’enfant prodige della viticoltura siciliana Arianna Occhipinti.
Lo so le ferree regole in tema di abbinamento AIS mi avrebbero condannato, ma personalmente ho sempre trovato i vini della Occhipinti creature uniche e spesso misteriose non facilmente catalogabili. Questa mancata omologazione, un naso dominato dalle note di macchia mediterranea e frutta rossa polposa, una beva dove l’eleganza e non l’austerità la fa da padrone con una piacevolezza sconfinata dopo mezzora dall’apertura della bottiglia, hanno conquistato tutti i commensali presenti anche i più scettici.
Dovendo saltare per ovvie ragioni di spazio i secondi, ma mi sono ripromesso di venirli ad assaggiare al prossimo viaggio, passiamo direttamente al dessert. Un piccolo vassoietto con la classica pasticceria secca siciliana ci accompagna alla scelta del dolce, uno squisito semifreddo al pistacchio di Bronte, pura goduria per chi come il sottoscritto è destinato a più di un giro nella cerchia dei golosi.
Non volendosi far mancare nulla andiamo per la terza bottiglia della serata. Dopo la Occhipinti scelgo un’altra signora del vino siciliano, rispondente al nome di Marilena Barbera padrona di casa possiamo dire in quanto produce vino proprio nelle dolci colline di Menfi a due passi da un mare cristallino. Il suo Albamarina, passito siciliano doc prodotto con uve cataratto, è pura libidine con note floreali di acacia e zagara, a cui fa seguito una bella freschezza e un finale di frutta tropicale molto lungo.
Un degno finale per una cena davvero indimenticabile.
Ristorante Da Vittorio
Via Friulia Venezia Giulia, 9
Porto Pali di Menfi (AG)
Tel. 0925.78381
www.ristorantevittorio.it
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