Riesling on Tour, la migliore selezione di sempre
di Marina Betto
Si è svolta da poco a Roma nello splendida cornice di Palazzo Taverna la manifestazione Riesling on Tour organizzata per la prima volta dalla redazione di Der Feinschmecker per proporre sul mercato italiano la migliore selezione di produttori di Riesling appartenenti a diverse zone vitivinicole tedesche. Il vitigno Riesling è il più coltivato in Germania rappresentando l’ottanta percento della produzione nella regione del Rheingau seguito dalla regione della Mosella( Saar e Ruwer), Palatinato e Assia Renana. Questo che è uno dei vini più longevi al mondo ha avuto il suo momento di gloria tra la fine dell’ottocento e gli inizi del novecento per poi perdere i favori del pubblico che invece oggi lo ricerca e apprezza quando esprime verticalità essenziale dovuta all’acidità spiccata.
Il Riesling è molto cambiato da allora e oggi sono più ricercati i Riesling secchi ( molto meno quelli dolci) per i quali l’Istituzione tedesca per la tutela della qualità VDP ha stabilito quattro livelli: VDP Gutsweine (vini di podere), VDP Ortswein (vini locali), VDP Erste Lage (vini provenienti dalle migliori parcelle storiche, VDP Grobe lage/ Grobe Gewachse (vini provenienti da vigneti gran cru); rimane immutata la classificazione che fa riferimento al grado zuccherino per i vini dolci e dolci nobili. Il focus si sposta sul terroir anche in Germania dove il Riesling trova la giusta dose di freddo e luce di cui ha bisogno per sviluppare la sua carica aromatica e in particolare quell’inconfondibile gout de petrol (idrocarburo) difficile da trovare in vini provenienti da altre zone come l’Italia o l’Austria dove questo sentore è molto meno marcato.
Tra i trenta produttori presenti alla manifestazione ve ne propongo una decina iniziando con il Riesling Kastanienbusch GG 2011 di Okonomierat Rebholz vino paglierino dai riflessi verdi e profumo sussurrato di fiori, gomma pane e miele forse ancora un po’ indietro data la giovane età ma possiede una gradevolezza gustativa fresca e quasi petillant. L’azienda è biologica e si trova nella regione del Palatinato vicino l’Alsazia.
Riesling Dalsheim Hubacker 2010 di Klaus Peter Keller nasce nell’ entroterra del Rheinhessen. In questo vino c’è una lieve presenza di muffa nobile( botrytis) e il ventaglio olfattivo é fruttato (albicocca, dattero, mele) e dolce (miele), caldo, dove gli idrocarburi assomigliano alla gomma pane. Molta mineralità in bocca che diventa quasi sapidità oltre ad una marcata sensazione pseudo calorica.
Sempre della stessa regione il Reisling Morstein 2007 di Wittmann decisamente minerale e affilato con una chiara sfumatura di gout de petrol viene fermenato in legno; le stesse sensazioni si ritrovano in bocca dove la mineralità appare quasi salinità e non come si intende per il gusto francese più vicina all’acidità.
Hochheimer Holle Riesling Auslese troken 1999 di Kunstler è una vendemmia tardiva con selezione di grappoli attaccati da muffa nobile. Il colore è giallo oro antico, quasi ambrato; il naso si apre su note ossidate e marsalate mescolate ad uvetta di Corinto ma non convince nemmeno in bocca. Un vino difficile, figlio di un’annata calda e di uno dei più qualificati produttori del Rheingau.
Riesling Urziger Wurzgarten Spatlese 1998 di Dr. Loosen.Veste brillante e trasparente per questa vendemmia tardiva proveniente da uno dei vigneti più noti della Mosella centrale fatti di quell’ardesia riflettente unica al mondo. Il suo profumo è inconfondibilmente spaziato e minerale con echi di idrocarburi. In bocca l’impatto è morbido e dolce seguito dalla freschezza che sa di limone e cedro zuccherato procede sulla lingua fresco, minerale, lungo.
Kiedrich Grafenberg Riesling Auslese 2004 di Weil nasce a pochi kilometri dal fiume nella regione del Rheingau. Giallo oro trasparente e brillante appaga con il suo profumo floreale di caprifoglio e camomilla e miele con rimandi di frutta estiva, albicocca e pesca e sentori rocciosi. Un vino complesso molto ricco in bocca possiede sapidità e persistenza.
Saarburger Rausch Riesling Auslese 1983 di Gelt Zilliken proviene da terreni in forte pendenza della Saar. E’ stato il vino più vecchio assaggiato durante la manifestazione appartenente ad un’annata molto decantata per il Riesling. Profilo un po’ maturo dovuto all’annata calda è intensamente fruttato e voluttuoso; in bocca è delicato con sentori lievi di camomilla e miele e una lunga persistenza.
Joset Spreitzer Riesling “101” 2014 è un Riesling moderno da tutto pasto con naso che ricorda l’agrume e la mela e all’assaggio possiede una dolcezza che si avverte appena. I fratelli Andreas e Bernd Spreitzer sono viticoltori molto quotati tra quelli del Rheingau centrale per la dedizione che mettono sia nei vini base come in quelli di altissima qualità.
Concludiamo il Tour con una bollicina particolare il Von Buhl Riesling brut 2013 unico spumante presente alla manifestazione; Richard Grosche il nuovo direttore generale dell’azienda insieme al maestro cantiniere Mathieu Kauffmann( ex Champagne Bollinger) ha portato nuove idee nell’azienda Reichsrat von Buhl fondata nel 1849 e questo spumante lo dimostra con la sua struttura verticale e austera ma leggermente priva di personalità.
Il Riesling ha decisamente diverse sfaccettature che non sempre è facile cogliere che rimangono la ricchezza di questo grande vino.
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Grosse, non grobe!
Große
Non sono uno specialista della tipologia,ma ho trovato anch’io l’evento molto interessante.PS.Mi sia permesso un gioco sulla cultura del vino.Un caffè a chi mi dice il nome del padrone di casa:unico indizio è produttore di un grande vino rosso.FM.