Milano, Il Liberty e la cucina senza tranelli di Andrea Provenzani- 15/20
di Luca Fontana
A tavola con I Signori
Giugno 2014
In occasione del Taste of Milano, colpiti da una sublime Tarte Tatin, ci eravamo ripromessi di visitare al più presto il Liberty, dove Andrea Provenzani propone una cucina semplice e senza tranelli, come recita il manifesto del ristorante.
L’occasione è un’uscita di lavoro a pranzo, per la quale chiediamo un rito abbreviato del classico menù degustazione di 6 portate. Forumula classica: antipasto, primo, secondo e dolce, dritti al punto, nessun intermezzo, nessun entreè, o la va o la spacca.
Tarte Tatin di pomodoro all’origano con burrata e sorbetto al limone. Andrea stesso ammette che questo è un piatto ruffiano. Le note acide del limone e del pomodoro sparano al palato la nota grassa della burrata. Un inizio col botto!
Il pane, fatto in casa, su cui spicca una focaccina soffice e ben salata.
Gnocchi di patate arrosto, ripieni di fiori di zucca allo zenzero, tartare di gamberi rossi, zucchini e cipollotti con bisque di gamberi. Una portata che definirei rassicurante, con lo gnocco che riporta alla cucina della mamma, a cui fa da contrasto un gambero freschissimo, rinforzato dalle note del finocchietto selvatico.
La Mia Sicilia: cous cous allo zafferano e uvetta, cipolle al marsala, pesce spada, pesto al finocchietto con pistacchio e limone candito, latte di mandorle e cenere di melanzane. Piatto vincitore del Cous Cous Fest Preview. Ben misurato, fin troppo. Una spinta acida avrebbe aiutato gli ottimi accostamenti ad emergere, rendendo la portata più graffiante.
Gelato al fior di panna, cigliege al vino e croccante alle nocciole. Dessert di una semplicità disarmante, approvato!
Un percorso estremamente semplice, grazie al quale abbiamo potuto apprezzare gli essenziali della cucina di Provenzani. Una cucina senza troppi fronzoli, che, come ci spiega Anna, viene riconfermata nel menù serale di più ampio respiro, in cui poco spazio viene concesso agli intermezzi tra una portata e l’altra.
In un mondo in cui molti chef si stanno facendo prendere dal manierismo, ricercando la sorpresa ad ogni costo, arrivando ormai a servire il pre-pre-pre… (sono un fan degli stuzzichini, ma questi non devono essere i protagonisti della cena) questa esperienza è un sollievo, e fa includere il Liberty negli indirizzi di spicco su Milano.
Menù degustazione “breve” di 4 portate: 45€, bevande escluse
Chef: Andrea Provenzani
In sala: Anna Sala
Il Liberty
Viale Monte Grappa, 6
Milano