Emozioni e sapori nella Pizza del Territorio di Franco Pepe
di Antonella D’Avanzo
Dal sogno di un maestro artigiano della pizza visionario e fortemente attaccato alla tradizione e al territorio, proiettato con sempre maggiore determinazione verso la ricerca di un prodotto di elevata qualità, dalla ricerca di un giovane agronomo innamorato della terra in cui è nato e vive,
dalla sapienza di “contadini custodi” conservatori di semi di antiche varietà e dalla collaborazione di piccoli produttori, giovani ritornati all’agricoltura riprendendo la coltivazione di tali varietà è nata la prima “Pizza del territorio”: il progetto di Pepe in Grani realizzato e presentato da Franco Pepe e Vincenzo Coppola, l’agronomo che il maestro pizzaiolo ama definire “la mia parte mancante”, la persona di cui aveva bisogno per dare certezza scientifica dei prodotti con cui realizza le sue pizze.
È un prodotto realizzato con farina di un frumento tenero presente in zona da circa cinquant’anni che deriva dalla vecchia Autonomia, varietà rinominata Nostrum, adattata al territorio tanto da diventare una risorsa genetica locale. Un grano trovato nel 2009 a Ruviano presso degli agricoltori “custodi” i quali in passato lo utilizzavano per panificare e che conferisce alla pizza un gusto ed un profumo diverso, unico e speciale: antico. Una pizza che racchiude tutto il sapore delle Terre del Caiatino, più genuina, più ecosostenibile e più affidabile.
Alla conferenza stampa di presentazione del progetto, è seguita la prima mietitrebbiatura del campo sperimentale Nostrum con il rito dello spaventapasseri inaugurato con le bollicine Contadi Castaldi e l’assaggio dei prodotti frutto del lavoro e della passione di piccoli agricoltori e produttori dell’intero comprensorio, che hanno intrapreso il cammino con Pepe, i quali, hanno capito l’importanza dell’essere uniti cooperando tra di loro per salvaguardare e promuovere il territorio in cui credono e vivono.
Franco Pepe “Pepe in Grani”
Vico S. Giovanni Battista, 3
81013 Caiazzo (Ce)
tel. 0823 862718
Foto di Antonella D’Avanzo
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Cosa ne pensano i politici ? NON TANTI ANNI FA QUELLE COLLINE ERONO COLTIVATE TUTTE A GRANO,OGNI MASSERIA NE PRODUCEVA ABBASTANZA PER SFAMARE LA FAMIGLIA GLI ANIMALI E VENDERLO
Che politica e’ stata adottata per far sparire tutto in cosi’ poco tempo ? chi ne ha beneficiato ?
I grossi imprenditori e le multinazionali (POLITICA PERMETTENDO ) HANNO RIPORTATO L’IMMIGRAZIONE E LA POVERTA’ IN UN TERRITORIO RICCO NON SOLO DI GRANO , MA DI SANA CULTURA PRODOTTI ED UMANITA’ CHE NON SARA’ PIU’ POSSIBILE RIPORTARE.
BISOGNA GUARDARE AL PASSATO PER FARE COSE ECCELLENTI IN FUTURO ,STUDIARE COME ERA ORGANIZZATA UNA -MASSERIA -IN TUTTI I SUOI ASPETTI- E RIPRISTINARE IN CHIAVE MODERNA QUEL MERCATO CHE PERMETTEVA DI VIVERE DEGNAMENTE, IO PARTIREI CON LA CHIUSURA DI SUPER ED IPER MERCATI !!! DETASSARE I NEGOZI CHE VENDONO PRODOTTI LOCALI , VENDITA DIRETTA IN CAMPAGNA , ASSOCIAZIONI CON INCONTRI SETTIMANALI E MENSILI DI GIOVANI E VECCHI CONTADINI PER CERCARE DI TRAMANDARE QUEL POCO CHE RESTA DELLE VECCHIE CONOSCENZE ED INSIEME TRACCIARE UN PERCORSO LONTANO DALLA POLITICA !!! ANZI FACENDOSI RINCORRERE
Salve, bellissime foto, mamacano alcuni fornitori di Pepe in Grani, come: Salumi Mastro Enrico specialità dell’alto Casertano, salumi con carni del maile nero casertano, e anche le foto dei maialetti vivi, perchè?
cordiali saluti Antonino
Salve Antonino, se ha le immagini di cui parla, la invito ad inviarmele per pubblicarle, purtroppo io non sono riuscita a farle.
Grazie.
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