Caffè Moak: quando non è solo una tazzina di caffè
di Marina Alaimo
Si fa presto a dire “prendiamoci una tazzina di caffè”, specie se si tratta di caffè Moak. Nell’uso frequente e quotidiano di questa bevanda, consumata spesso velocemente al banco del bar, non riusciamo a comprendere, e tantomeno ad immaginare, i tanti viaggi in terre lontane, le storie di vita di chi ha scelto di produrlo o di chi dietro al banco sta servendo l’ennesima tazzina di una lunga giornata.
Quella dell’azienda Moak è una storia imprenditoriale estremamente affascinante dove passione, ricerca della perfezione ed una gran voglia di comunicare si rincorrono e si fondono in un prodotto di altissima qualità. L’azienda è presente in molti paesi con un certo successo, ma ha mantenuto ben salde le sue radici nel proprio territorio, Modica, del quale porta l’antico nome arabo.
Nel bere un caffè Moak si percepisce subito la sensazione di una esperienza unica, completamente diversa da quelle che normalmente facciamo nei soliti bar. L’aroma già al naso è straordinario ed avvolgente, nel berlo poi difficilmente ci si accontenta di una sola tazza. Tutto ciò è frutto di una selezione molto accurata di varietà di caffè ed al procedimento di tostatura rispettoso delle caratteristiche organolettiche di ogni singolo chicco. Una piena sensazione di piacere si ha già nel mettere piede in azienda dove il pallino per il design rende tutto particolarmente stimolante ed accogliente.
Giovanni ed Annalisa Spadola sono rispettivamente presidente fondatore e direttore marketing di Caffè Moak che ha più di cinquant’anni. Giovanni insieme ad Adriano Cafiso, Green Coffee Consultant, si reca di persona nei luoghi delle piantagioni per selezionare solo le migliori qualità: Brasile, Costarica ed Etiopia per la varietà Arabica; India e Vietnam per la Robusta. E qui Giovanni Spadola tiene a smentire alcune informazioni errate date dalla trasmissione Report sulle varietà delle miscele. In particolar modo sul fatto che secondo la Gabanelli un caffè con maggiore quantità di Robusta sia di qualità inferiore rispetto ad uno che contenga invece più Arabica. In verità esistono qualità di robusta più pregiate di quella arabica. Poi il gusto personale ci orienterà verso aromi e sapori differenti.
La varietà arabica di Santos è particolarmente rotonda in tazza, presenta un’alta corposità e leggera acidità, con sapore di nocciola e pane tostato. L’arabica del Costarica ha un impatto olfattivo ineguagliabile, l’estratto è denso e cremoso con lunga persistenza aromatica, l’acidità è media e rilascia sentori agrumati, di mandorla tostata e cioccolato ed il Costarica è da sempre all’avanguardia nelle tecniche di lavorazione e coltivazione di caffè lavato. Anche se la leggenda attribuisce allo Yemen l’origine del caffè, è certamente in Etiopia che questo arbusto si è sviluppato ed è partito alla conquista del mondo. I caffè etiopici sono tutti di varietà arabica che in tazza ha una media corposità ed acidità, con tinte floreali ed è adatta per le miscele espresso di altissima qualità.
La varietà Robusta dell’India è ottima in tazza soprattutto nei primi mesi dopo il raccolto; la corposità piena è la sua caratteristica principale, ha sentori speziati e di legni esotici. La Robusta del Vietnam conferisce al caffè una rigorosa cremosità dorata di lunga tenuta, è leggermente sapida, con sentori di gianduiotto e delicatamente speziati. Avere a disposizione una miscela di ottima qualità non garantisce comunque un caffè in tazza che le rendi merito se non si è abili conoscitori di quest’arte. E per assicurare al pubblico l’intera filiera di produzione di un buon caffè, nello stabilimento Moak a Modica è stata creata l’aula di formazione destinata ai corsi per barista skills tenuti dalla SCAE (Speciality Coffee Association of Europe).
Caffè Moak è in Viale delle Industrie, Modica (RG) Tel. 0932.904755 [email protected] www.cafemoak.com