Antiche Cantine Migliaccio a Ponza, le vigne che sposano il mare
di Maurizio Valeriani
Un’isola di origine vulcanica, panorami e scorci unici, ripide discese a mare e rocce di diversi colori, che rimandano al colore dei minerali che le compongono: tutto questo è in sintesi Ponza, la principale delle isole Pontine.
Fare un giro dell’isola in auto significa percorrere una lunga unica strada principale, stretta al punto che qui anche i taxi hanno la dimensione di piccoli furgoncini, poche vie laterali e per il resto mare e natura.
L’ideale è dunque circumnavigare l’isola in barca, per poter cogliere in tutta la sua interezza la sua bellezza.
E’ possibile tuttavia percorrere a piedi dei sentieri che ci fanno apprezzare anche tutta la vegetazione e delle vedute collinari dell’isola stessa.
Veramente emozionante è appunto il sentiero percorso in compagnia di Emanuele Vittorio e sua moglie Luciana Sabino, che porta da via Pizzicato fino alla zona Fieno.
La zona di Punta Fieno era appunto la zona che storicamente era stata assegnata dai Borboni ad inizio del 1700 ai coloni ischitani, che portarono a Ponza i loro vitigni: biancolella, forastera, aglianico, guarnaccia e piedirosso.
Così un antenato dal lato materno (Migliaccio : cognome della madre di Emanuele) di Emanuele, Pietro Migliaccio si insediò in zona Fieno per produrre vino già nel 1734.
Emanuele e la moglie hanno voluto a fine degli anni ’90 ridare vita alle Cantine Migliaccio, salvando le viti a piede franco dai rovi che ormai le avevano circondate ed investendo denari e fatica in questo bellissimo progetto volto a ravvivare la tradizione vinicola ponzese.
Le viti, circa 3 ettari e mezzo, nella zona del Fieno, su terrazzamenti a secco, sono allevate in parte a guyot ed in parte ad alberello. Le fallanze sono state gradualmente colmate facendo riprodurre le viti originarie da Rauscedo per il nuovo impianto.
I vigneti sono raggiungibili o via mare (facendo poi una passeggiata in salita verso la collina) o interamente a piedi sul sentiero che parte da via Pizzicato.
La fatica della bellissima passeggiata in mezzo alla macchia mediterranea viene ampiamente compensata dall’emozione della vista che degrada dalla collina verso Chiaia di Luna e Punta Fieno.
La vinificazione da poco tempo avviene direttamente nella Cantina di Fieno. Il vino viene trasportato tramite l’aiuto degli asini nella sede di via Pizzicato dove avviene l’affinamento e l’imbottigliamento.
La consulenza enologica è del bravissimo Vincenzo Mercurio, che riesce sempre a far esprimere al meglio il territorio attraverso i vini che realizza.
Veniamo dunque ai vini, di cui sono giustamente orgogliosi Emanuele e Luciana:
Biancolella di Ponza 2014 (4 mila bottiglie prodotte, 25 euro a scaffale) : minerale, sapido, pieno, con un’interessante chiusura fumè ed un corredo di fiori bianchi e macchia mediterranea
Fieno Bianco di Ponza 2014 (3.500 bottiglie prodotte, 19 euro a scaffale): agrumato con note di frutta secca ed una spettacolare bevibilità;
Fieno Rosso di Ponza 2013 (2 mila bottiglie prodotte, 20 euro a scaffale): evidenzia ancora una marcata gioventù di un vino che ancora si deve evolvere.
Antiche Cantine Migliaccio
Via Pizzicato 9
www.antichecantinemigliaccio.it
Un commento
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Abbiamo visitato la cantina a Ponza lo stesso giorno del Sig. Valeriani e i vigneti di punta Fieno il giorno successivo. Davvero una meraviglia! Da profano aggiungo una postilla sul Biancolella: un’aciditá perfettamente sotto controllo, sensibile e con carattere ma ben definita nella forza e nella progressione. Complimenti a Antiche Cantine Migliaccio, che conservano il senso della misura nonostante le condizioni estreme.