I profumi della Basilicata al Turacciolo di Andria: quattro annate dell’aglianico Titolo di Elena Fucci (2012-2009)
Elena Fucci e Luciano Matera del Il Turacciolo assieme per una serata dedicata ai profumi della Basilicata, con un percorso vino-cibo molto ricercato.
L’occasione è la verticale del Titolo, unico e bel vino di Elena. Il palcoscenico è il Turacciolo, graziose e accogliente locale al centro di Andria, città dell’extravergine e non solo. Qui Luciano –proprietario e chef- si distingue per la maniacale ricerca dei prodotti dei vari territori sapientemente abbinati nelle sue ricette in associazione a una cantina ricercata.
L’azienda Fucci, nasce dalla caparbietà di Elena che terminati gli studi di enologia a Pisa decide di interessarsi ai sei ettari di aglianico del nonno con età dai 55 ai 60’anni a Barile: ci troviamo ai piedi del generoso Monte Vulture, antico vulcano spento con terreni molto argillosi e sedimenti lavici a 600 mt slm con clima temperato freddo, estati molto caldi e inverni freddissimi. Quest’ambiente assicura delle caratteristiche di eleganza e longevità ai vini, riscontrabili nelle annate degustate: 2012-2011-2010-2009. Il filo conduttore nel bicchiere era una profondità olfattiva con frutto rosso ben espresso e note gustative con trama tannica ben definita ed elegante, acidità sostenuta e molta mineralità: caratteristiche tipiche che assicurano longevità. Ma, è il tannino il protagonista sempre setoso e dal piacevole gusto amarognolo quasi bitter.
La vendemmia è fatta verso la fine di ottobre e i primi di novembre, dopo la diraspatura avviene una naturale criomacerazione a freddo dovuto a un clima molto freddo che si conclude con la fermentazione tutto in acciaio. Il vino passa in barrique di primo e secondo passaggio con tostatura media e legno di Allier per 12 mesi alla fine del quale viene assemblato facendone un’unica massa e nasce il Titolo, che resta in bottiglia almeno 12 mesi. La scelta di un’unica etichetta è voluta per poter canalizzare tutti gli sforzi verso un vino di alta qualità.
Titolo 2012
Vendemmia anticipata a fine ottobre, al naso si presenta subito con un frutto intenso e integro da cui emergono mora e ribes seguite da note floreali nette e spezie delicate, al palato si mostra subito elegante e ricco di materia con un frutto succulento e una struttura tannini ben definita e omogenea, si allunga bene con buona acidità e mineralità tipica del territorio. Notevole è la sapidità e la chiusura succulenta e ricca di note di frutto.
Il Piatto è un insieme di insaccati e formaggi della Basilicata, dove emerge un caciocavallo silano dalla pasta compatta e morbida, con una palatabilità morbida e note equilibrate morbide e piccanti.
Titolo 2011
Un vino che paga un’annata molto calda, riscontrabile subito al naso , ma che riesce comunque a deliziarci. I profumi vertono subito verso note di frutta in confettura con sfumature di liquirizia. Al gusto mette in mostra la tipicità dell’aglianico.
Un piatto molto sobrio ma ricco di carattere, dal tartufo dal gusto equilibrato al fungo, il tutto ammorbidito dalle dolci note dell’uovo e la crema che fa cornice a un gusto ben dosato.
Titolo 2010
Dal carattere tradizionale sia nei profumi che al gusto. Al naso si, presenta con nuance di cuoio, spezia e frutto rosso ben integrato, mentre al palato mostra subito il carattere irruento del tannino dell’aglianico, facendosi perdonare poca persistenza.
La mano di Luciano Matera si ritrova anche in questo piatto, lui non vuole ostentare nulla e non esaspera gli ingredienti con cotture estremi e sapori forti. L’insieme dolce-morbido dell’orzotto, mette d’accordo il gusto deciso del peperone “crusco” e il Pezzente di Basilicata. Un salame povero che nasceva dalla tradizione della macellazione del maiale e, dopo aver preparato, capocolli, salsicce, pancette e altro di buona qualità, si preparava questo insaccato con i ritagli di lavorazione e il grasso in abbondanza, da destinare alla cottura con sughi ed altro, aromatizzato con finocchio e spezie. Il peperone” crusco” è un’invenzione contadina davvero unica. Dopo la raccolta sono essiccati in ambienti areati e infilati in fili di cotone, per poi essere utilizzati fritti, tanto da diventare croccanti e poterli grattugiare, o metterli in vari sughi di carne e di pesce come il baccalà.
Titolo 2009
Quest’annata ci ha fatto sobbalzare dalla sedia. Già alla prima annusata si è capito subito che eravamo di fronte a un cavallo di razza, di quelli che nascono solo grazie all’annata. I profumi eleganti e fini si aprono con nuance mentolate, balsami e spezie orientali, seguiti da un frutto integro e ben definito. Al palato esordisce subito con morbidezza e tannini setosi, uniformi e gradevolmente amari. Aristocratico e pieno è il corpo dove emerge netta sapidità dovuta da una spalla acida importante e tanta mineralità. Il finale è molto persistente e ricco di note mentolate e di frutto. Sicuramente molto longevo.
Un piatto da lacrima. Marinatura e cottura brasata come da vecchia scuola, sapidità e acidità ben equilibrata per un gusto armonico fra carne e salsa.
Azienda Agricola Elena Fucci
Contrada Solagna del Titolo
85022 Barile (Potenza)
Tel. 0972.770736 – Fax 0972.771807 – Mobile 320.4879945
E-mail: [email protected]
Il Turacciolo
Piazza Vittorio Emanuele 4
Tel: 388.1998889
Andria (Ba)
www.ilturacciolo.com
[email protected]
aperto: solo la sera
giorno di chiusura: la domenica
Ferie: tra fine giugno e inizio luglio
Prezzo esculso vini: da € 15,00 a € 28,00 – sui 25 alla carta