Gran Hotel Vesuvio a Napoli, la cucina di Emanuele Petrosino


Emanuele Petrosino

Emanuele Petrosino

di Santa di Salvo

Emanuele Petrosino non lo dice perché è riservato, ma una delle grandi novità della stagione napoletana è il suo arrivo al Grand Hotel Vesuvio. Gustare una sera, sulla terrazza del Caruso, piatti come l’Elisir d’Amore (bucatini aglio olio peperone zucchine) o il Totano con Patate (guazzetto con spuma di patate ‘nduja e capperi) è una piacevolissima esperienza. Giovane e talentuoso, nato a Ercolano e cresciuto a Latina, radici campane e soggiorni all’estero, con stella a Bologna e a Oggiono in Brianza, Petrosino ha l’aria felice di chi si sente tornato a casa, anche se il compito difficile è la revisione di tutta l’offerta gastronomica dello storico albergo. I piatti di Petrosino sono concreti, consapevolmente mediterranei, sempre nel segno dell’innovazione intelligente. Bel menu, bella carta dei vini e la promessa entro il prossimo anno di una nuova, esclusiva proposta fine dining che affiancherà il Caruso, lo Sky Lounge e la Vesuvietta Bar Bistrot. Provate la Caprese moderna e la Finta genovese. Due menu degustazione a 110 e 120 euro. Il terzo, “Per mano”, a 150.

CARUSO DEL GRAND HOTEL VESUVIO
NAPOLI
Via Partenope, 45
Tel. 081-7160081
Chiusura: mai, solo sera, sab e dom anche pranzo
Prezzo medio: 100/130 euro

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