Gonnelli 1585, l’oro nel sangue: ecco uno dei frantoi più antichi d’Italia
di Raffaella Corsi
Il sangue blu dei reali impallidirebbe di fronte al sangue color oro dei Gonnelli! Altro che cinque generazioni, sono ben cinque secoli di tradizione per la storica famiglia di Reggello, altopiano a sud di Firenze; tutto inizia il 13 Febbraio 1585, quando i fratelli Francesco, Lorenzo e Giulio comprano per 300 soldi dai Frati del Convento del Carmine il podere di Santa Tea, a cui è annesso un frantoio già allora particolarmente apprezzato per il l’olio “speciale”. L’atto di vendita è conservato nell’archivio di Stato Notarile di Firenze, dove si legge tra l’altro che il frantoio è in funzione dal 1426; da allora si sono succedute migliaia di raccolte prima di arrivare a Giorgio, capostipite di quella che oggi è l’azienda Gonnelli, rappresentata con garbo ed eleganza da Serena, nipote di Giorgio, che insieme alla sorella Francesca, al fratello che porta lo stesso nome del nonno e ai genitori Piero e Maria Cristina, gestisce uno dei frantoi più antichi d’Italia, nelle qauli vengono organizzate anche interessanti visite guidate per gruppi, privati e scolaresche.
“Fu mio nonno Giorgio ad iniziare un percorso di sperimentazione che ancora oggi noi portiamo avanti con serietà e tanta voglia di migliorarci. Al desiderio di ricerca si aggiungono però altri due criteri importanti: il rispetto per la tradizione e la conservazione della biodiversità, per le qualità e le varietà di olive della nostra zona. Dobbiamo davvero tanto a nostro nonno: nel 1962 fu lui a collaudare ed installare il primo impianto a centrifuga al mondo, in collaborazione con Alfa Laval, società con cui lavoriamo tutt’ora nella sperimentazione di nuove tecniche estrattive sempre più all’avanguardia. Fu una vera e propria svolta nel mondo della produzione di olio, ma dopo, grazie a mio padre, sono arrivati molti altri primati; nel 1990 siamo stati i primi ad adottare il tappo dosatore/antiriempimento, nel 2007 siamo stati il primo frantoio in Europa ad ottenere la certificazione in materia di tracciabilità di ogni singola bottiglia prodotta. Ultimo successo nel 2012 con il collaudo di una nuova macchina che comporta l’abbattimento del 50% dei tempi di gramolazione e un miglioramento degli aspetti organolettici. Tradotto, aroma e profumi più intensi, miglior freschezza e livello di fruttato”.
Ho avuto modo di conoscere e apprezzare Serena all’inizio del percorso “Salotti del Gusto”, e il suo sostegno è stato per me un privilegio; potrei ascoltarla per ore mentre racconta la storia della sua famiglia, ma con lei è piacevole affrontare ogni argomento, anche quelli più scomodi, purtroppo di attualità. “Non è facile credere nel settore in questo preciso periodo storico: la differenza la fa come sempre il produttore che però troppo spesso viene scambiato con l’imbottigliatore e questo non è giusto per noi, che l’olio lo facciamo con le nostre mani, e per il consumatore che si trova spiazzato davanti allo scaffale. Qualche giorno fa il New York Times ha raccontato questa brutta realtà attraverso un fumetto intitolato “Extra virgin suicide”, perché di questo si tratta, un suicidio. Il nostro è l’olio migliore del mondo, e quando dico “nostro” non intendo l’olio che viene imbottigliato in Italia ma quello che viene prodotto con olive italiane. E’ questo che fa la differenza. Sappiamo tutti che, sopratutto nei mercati esteri, vengono venduti prodotti con marchi italiani che di italiano in realtà non hanno nulla. e davvero facciamo olio serio, ci rimettiamo. Perché un prodotto vero, fatto a regola d’arte, affinché ci sia un guadagno per il produttore non dovrebbe costare meno di 18 Euro a bottiglia, è incredibile trovare Oli Extra Vergine proposti a 3 o 4 Euro. La legge italiana purtroppo non ci aiuta e il nostro lavoro diventa difficile. Avere un oliveto è costoso, i contadini abbandonano i terreni e quello che noi possiamo fare è prenderli in affitto per ottimizzare i costi. Attualmente abbiamo 54.000 piante, tra quelle di proprietà e quelle in affitto, tutte a regime biologico”.
La gamma comprende una selezione di 12 oli Extra Vergine, dal Grand Cru Profumo d’Oliva al Laudemio; oli che sono stati recentemente premiati con la Perla, il riconoscimento che il Comitato di esperti Salotti del Gusto assegna ai prodotti che, oltre a rappresentare al meglio l’identità del territorio di appartenenza, raggiungono un altissimo livello qualitativo. Lo chef Luigi Ferraro l’ha fortemente voluto nella Carta del ristorante Cafè Calvados di Mosca; del resto, il Frantoio Santa Tea esporta il 40% della sua produzione, ed i mercati di riferimento sono proprio Russia, Stati Uniti, Francia, Giappone e Corea. “Per allargare il nostro mercato stiamo cercando di far conoscere tutte le anime dell’olio: dalle salse agli aceti fino ai prodotti di bellezza, recuperando le tradizioni dell’antica Grecia. A Salotti del Gusto, nel laboratorio della bellezza e del benessere presenteremo la nostra linea ‘beauty’, Toscana Terre e Frantoi, realizzata con prodotti a base di olio e per questo ricchi di vitamina E, sostanze anti-ossidanti e anti-radicali liberi. Ideali per nutrire la pelle e contrastare i segni del tempo”. Già lo so, sarà preso d’assalto!…degustare oli e vini pregiati, comodamente sdraiati su divani di design e chaise longue, coccolati da massaggi con prodotti naturali è un esperienza di benessere senza eguali, che Salotti del Gusto offrirà aI visitatori dell’evento di Artimino in aprile. Ricordatevi, il vero oro non è quello che si indossa al collo, ma quello che ritroviamo nel piatto ogni giorno…e la famiglia Gonnelli, questo oro, ce l’ha nel sangue!
Gonnelli 1585
Via E. de Nicola, 41
Loc. santa Tea 50066
Reggello (FI)
Tel. 055.868117