Gli spumanti Fiano della cantina Dryas di Stefano Loffredo
di Lucia Cioffi
Accade per caso, una casualità che ha a che fare con l’affettività. Com’ è bella la parola “affetto” e com’ è bello il suo manifestarsi in maniera semplice e spontanea. Piccoli gesti, una bottiglia omaggiata recapitatami da un amico in comune; poi, un mio messaggio di ringraziamento al produttore con l’invio della descrizione organolettica del vino.
Eccola qui, “copiata e incollata”:
«È un vino splendido nel calice per colore e brillantezza, già dalla vista se ne coglie la verve fresca. Difatti è un Fiano pimpante, parte con sentori fragranti di mele e pere su un fondo di erbe aromatiche che lo rendono un tantino mentolato. Il sorso è pieno e slanciato, cremoso al primo impatto, subito dopo sprigiona l’acidità con la sua succosità di saporito ed aromi, chiude sapido. È un sorso pronto per essere goduto, oppure da conservare qualche tempo».
Il vino è il Resigo Fiano igt 2013 – cantina Dryas (assaggiato e descritto nel novembre 2015)
Qualche tempo dopo accade che io e Stefano Loffredo ci incontriamo al matrimonio del solito amico comune. Qui, vengo invitata a visitare l’azienda per assaggiare un nuovo prodotto.
Si tratta dello Spumante Dryas brut metodo classico, spumantizzato utilizzando una parte di RESIGO 2013, quindi uno Spumante Fiano in purezza.
Affinato 24 mesi sui lieviti più 2 mesi di riposo in bottiglia e senza dosaggio.
L’assaggio:
Il perlage è cremoso in primis, poi si dirada lasciando intravedere bollicine fini e persistenti. All’aspetto è lucente, di colore giallo paglierino pieno.
All’olfatto è intenso e presenta subito una fittezza di odori da scardinare. Il primo profumo deriva dall’azione dei lieviti in fase di affinamento, ossia quel sentore di crosta di pane tipico degli spumanti Metodo Classico. Fiori e frutta legati insieme, odore di nespola, mineralità presente con ricordi di idrocarburo. Fiore di glicine, vagamente speziato, mela e pera alla giusta maturazione.
Sorso ricco che si esprime in tre fasi: acidità, suadenza e sapori. Il finale è molto gustoso e persistente.
La Cantina Dryas termina la produzione di vino fermo nel 2014 con l’uscita in commercio del Griseo Fiano igt e decide di dedicarsi esclusivamente alla produzione di Spumanti in due tipologie: il Metodo Classico, sopra descritto, ed un Metodo Martinotti di cui segue la descrizione.
Dryas vino spumante brut metodo Martinotti
Alla mescita è un’esplosione di spuma e mi piace osservarlo. Bolle medie e piccole “danzano” nel calice, è un perlage che vuole resistere.
Cristallino, di colore verdolino. Ha un profumo che non mi aspetto, si avvertono note che ricordano lo zolfo, è interessante! Fruttato e floreale, si riconosce la mela e, probabilmente, il fiore d’arancio.
Il sorso entra d’impulso, ha impatto freschissimo e stimolante in tutta la bocca. Man mano che le gengive si rilassano viene fuori il sapore e gli aromi. E’ invitante e si apprezza con gusto.
Dalla Cantina Dryas … solo Spumanti d’ora in avanti! Rimango contenta di aver avuto il privilegio di aver assaggiato anche il vino base, il RESIGO, dal quale tutto ebbe inizio. Due assaggi in tempi diversi: novembre 2015, la cui descrizione è riportata ad inizio pagina, e marzo 2017. A distanza di 16 mesi è pure più intrigante!
Resigo Fiano igt 2013
E’ un vino che si lascia osservare. Ha una veste lucidissima, di colore paglierino con un tocco verdolino. I profumi sono freschi, mi viene da immaginare un vento fresco in un mattino assolato. E’ aria che porta con se odori di arancio, margherite di campo Ed erbette selvatiche. L’ agrume ritorna, primeggia fino a quando dal fondo giunge l’idrocarburo a scansarlo. Gli odori di idrocarburi mi affascinano e sono felice di trovarli in questo calice!
Sorso pieno e ben amalgamato. E’ decisamente gustoso, è buono! Rotondo, composto con piacevole scia sapida sul finale.
Cantina Dryas
di Stefano Loffredo
Via Toppole 10
Montefredane
[email protected]