Giotto Valcalepio Rosso Riserva Doc 2012 Casa Vinicola Colle dell’Aia – Grumello del Monte (Bg)
di Enrico Malgi
Il Marco non si svaluta, anzi raddoppia e triplica. Non una ma addirittura tre sono state le tappe, non forzate s’intende, che pochi giorni fa abbiamo affrontato insieme tra le ricche province lombarde di Varese, di Monza e di Bergamo. Il trait d’union è stato sempre quello: andare alla scoperta di ottimi ristoranti e di eccellenti vini locali. Come biblico profeta, Marco ha sempre indicato la strada da seguire con esiti positivi.
La prima escursione ci ha portato a sostare al Ristorante Al Vigneto di Grumello del Monte, ai piedi delle Alpi Orobie nel Bergamasco. Un locale che Marco Galetti conosce molto bene. Nulla da eccepire, si è mangiato davvero molto bene; ottimi piatti preparati con eccellenti materie prime. Ma perché il locale si chiama così? Per avere una risposta esauriente basta semplicemente guardare oltre l’ampia vetrata del ristorante, da dove si scorgono allineati e geometrici filari arrampicati sulla collina di fronte e che fanno parte della Casa Vinicola Colle dell’Aia che, guarda caso, appartiene allo stesso proprietario del ristorante.
Il patròn è Vito Siragusa, bergamasco di adozione dal 1996 ma che ha avuto i natali in Sicilia in quel di Mazara del Vallo. Un uomo longilineo, gentile, premuroso e dai tratti educati e compiti e che in passato ha maturato importanti esperienze nell’alta cucina. Pochi gli ettari vitati e di conseguenza poche anche le bottiglie prodotte, ma tutte rilevanti e connotate da un’insolita caratteristica, quella di fregiarsi di un’etichetta riportante il nome di un grande pittore italiano del passato: Caravaggio (qui giochiamo in casa), Tiziano Tintoretto, Tiepolo, Raffaello e Giotto.
In modo particolare mi ha colpito la bottiglia di Giotto Valcalepio Rosso Riserva Doc 2012, taglio bordolese di cabernet sauvignon al 60% e saldo di merlot. Acciaio e legno piccolo per la maturazione del vino per più di un anno e mezzo e poi elevazione in vetro.Tasso alcolico di quattordici gradi e prezzo in enoteca di 18,00 euro.
Colore bello carico rubino-granato. Naso complesso ed avvincente, intensi profumi fruttati di sottobosco: mirtilli, ribes e more, che si intrecciano poi a sussurri di erbe alpine e di grafite. Note di peperone, di anice, di balsamo, di rabarbaro, di eucalipto, di cedro, di tabacco, di liquirizia, di china e di cioccolato fondente. Presenti anche suggestioni speziate, empireumatiche e tostate. Sorso caldo, maestoso, potente, grasso, avvolgente e strutturato, senza perdere tuttavia la sua impronta morbida, fine e vellutata. Tannini nobili ed incisivi. Energia motrice che imprime al palato vibrazioni ampie e profonde, succose e terrose. Frutto pieno e maturo. Il retroaroma esalta un quadro dinamico, ritmato, reattivo e persistente. Nel complesso si tratta di un vino di grande caratura, da godere insieme a piatti di carne arrosto e formaggi stagionati.
Casa Vinicola Colle dell’Aia
Via Don P.Belotti, 1 – Grumello del Monte (Bg)
Tel. e Fax 035 831979 – Cell. 339 5893145
[email protected] – www.alvigneto.it
Enologo: Roberto Ravelli
Ettari vitati: 6 – Bottiglie prodotte: 25.000
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Un osservatore attento percepisce la “germanica “moneta in netto ribasso nei confronti del grana o tarì che trainati da “Baffo Primo” imperversano anche lì attraversando frontiere e confini per discettar di vini molto lontani sia da quelli pugliesi che Cilentani,ma noi che ben lo conosciamo con sicurezza possiamo affermarne che a spingerlo a tanto non è l’arsura di questa interminabile estate ma la sete di conoscenza di chi con costanza e abnegazione prende volentieri il treno che lo porta in un’altra stazione anche lontano dal propio raggio di azione.FM.
Ben detto Francesco. Hai proprio centrato l’argomento. E’ bello ogni tanto uscire dal guscio. Stai attento ai prossimi servizi che vertono sempre su locali e vini del Nord. Ciao.