Giappo Caserta, perché non di solo pizza si vive all’ombra della Reggia
di Ugo Marchionne
Caserta, città di grande attrattiva storica e capoluogo di provincia culturale della nostra Campania Felix. Terra di Pizza, di cucina tradizionale e perchè no…anche di sushi. Già, perché non di solo pizza si vive a Caserta, città che registra una grande vivacità gastronomica con aperture nuove come Corso Trieste e Haeckert
Il Viaggio alla scoperta dei punti Giappo in giro per la Campania mi sta dando la possibilità di scoprire le varie sfumature ed il significato di una piccola franchise holding a tema sushi. Non solo scoperta, ma anche critica pura, essendo Giappo una realtà gastronomica che in alcune città tra le quali Castellammare, Nocera e Caserta riesce a mettere insieme 150 coperti a sera nel weekend e ad avere una forza di primissimo piano sul pubblico delle famiglie e dei più giovani. Benchè ancora poco sviluppata la nel casertano, la cucina giapponese, grazie ad una realtà quale Giappo, una delle prime ad essersi impiantata stabilmente nel territorio, si sta fortemente radicando nell’immaginario dei giovani non più costretti a far chilometri e chilometri dal viale Carlo III per degustare un buon sashimi.
Un Franchise Restaurant nel senso più puro del termine per l’appunto. Ben decorato, dominata dal rosso, la sala di Giappo Caserta è ben calda ed accogliente. Kaiten come al solito presente. Il nastro trasportatore di tradizione giapponese è onnipresente nella proposta della catena del patron Enrico Schettino. L’unica in Campania a offrire un servizio Kaiten di qualità per i grandi numeri senza mai peraltro scadere nella massificazione. Mangiari di strada anche nella proposta di Giappo Caserta, solo in versione nipponica. Yakisoba. Noodles di grano saraceno saltati con pollo, pesce e verdure. Condito con abbondante Tamari Shoyu questo piatto di ispirazione culturale cinese è uno dei must incontrastati negli ultimi duecento anni di storia gastronomica del Giappone, soprattutto nella provincia di Osaka dove domina la scena insieme agli Okonomiyaki, la loro pizza di spaghetti. Ben eseguiti, leggermente croccanti, caldi e confortanti i noodles. Il soffio del drago del Wok gli dona una dimensione extra. Perfetto l’abbinamento con un calice di Champagne, in questo caso Veuve Clicquot Brut Cuvèe Saint Petersbourg. Insolita la chips di buccia di melanzana ed il suo pomodorino in decorazione. Legame estetico ed ideologico con il territorio e la sua tradizione di immagini culinarie.
Di ottima fattura anche le tartare e la Tataki di tonno. Confortante vedere ingredienti quali il Gambero Rosso di Mazara anche quì in un giapponese di Caserta, segno che l’asticella si sta elevando e l’omologazione degli ingredienti è un trend che punta verso l’alto. Simpatica l’idea di servire le Tartare diversamente condite su uno spoon alla cui base vi è una diversa tipologia di riso. Non necessaria invece l’iceberg al disotto del tonno rosso.
Sperimentalismo in divenire anche sui rolls. Originalissimo il Venus Roll. Il primo nella sua categoria ad essere stato messo a punto in Campania. La versione glamour & gourmet del California Roll classico. Il riso bianco diventa riso venere condito Sugiri Style, il salmone viene delicatamente scottato ed una crosta croccante sostituisce il sesamo. Fragrante, per nulla unto. Da provare. Più delicato il Roll con Polpo scottato, wasabi e purea di patate al lime. La versione sushi del Polpo & Patate tradizionale con quella verve in più che solo la zeste di limetta può dare.
Storia nota di un franchising di successo. Magari qualche nota di personalizzazione per ogni singola location ci vorrebbe. Rendere ancor più unica la proposta. Nel mondo della cucina giapponese però basta anche una sequela di piatti sempre ben riusciti e non scadere mai nella massificazione. Giappo è il chiaro esempio di un progetto che non scade nella banalità che sia Napoli o Avellino passando da Caserta.
Una realtà in continua espansione quella dei ristoranti giapponesi a Caserta, che trova in Giappo forse quello che più di tutti si discosta da una proposta standardizzata e priva d’anima quale quella messa in campo dagli All You Can Eat di quarto ordine. Speriamo davvero la progettualità possa crescere e ristoranti come questo di cui i clienti sono soddisfattissimi possano stimolare l’evoluzione di un settore in divenire anche nella parte alta della Campania.
Via Giuseppe Maria Bosco 120
81100 Caserta
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