Gentleman Magazine: Bolgheri Sassicaia 2017 e Torgiano Rosso Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2016 i vini più premiati d’Italia


Chiara Lungarotti e il Torgiano rosso

Chiara Lungarotti e il Torgiano rosso

Bolgheri Sassicaia 2017 e Torgiano Rosso Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2016 sono al primo posto, ex aequo, nella speciale classifica stilata ogni anno dal magazine Gentleman incrociando tutte le guide italiane per avere i Top 100 vini rossi italiani. 


In seconda e terza posizione, Solaia 2017 e I Sodi di S. Niccolò 2016

Sono un vino toscano e un’etichetta umbra, rispettivamente Bolgheri Sassicaia 2017 (Tenuta San Guido) e Torgiano Rosso Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2016 (Lungarotti), a essere primi quest’anno, ex aequo, nella speciale classifica dei 100 Top migliori rossi italiani stilata come sempre dal mensile Gentleman (in edicola), l’unica classifica italiana che incrocia e somma i punteggi delle sei guide italiane che li giudicano in modo da avere il risultato assoluto di tutti i rating che contano. Si tratta dei Vini d’Italia (Gambero Rosso), I vini di Veronelli, Bibenda (Fondazione italiana sommelier), Vitae (Associazione italiana sommelier), Annuario dei migliori vini italiani (Luca Maroni), e la Guida essenziale ai vini d’Italia (Daniele Cernilli).

In seconda e terza posizione ancora due etichette toscane, rispettivamente dei Marchesi Antinori e di Castellare di Castellina: il Solaia 2017, prodotto con le più selezionate uve Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Sangiovese dell’omonimo vigneto, e I Sodi di S. Niccolò 2016, orgoglio dell’azienda chiantigiana per aver dimostrato la grandezza del Sangioveto in blend con la Malvasia nera e non con vitigni internazionali.
 Quest’anno, ed è la prima volta che succede, sul podio della classifica ci sono gli stessi tre vini dell’anno precedente con inversione della rispettiva posizione fra il Rubesco Vigna Monticchio e il Solaia.

Al quarto posto l’Es 2018 di Gianfranco Fino, a evidenziare uno dei fenomeni che caratterizzano l’edizione 2021 della graduatoria e cioè l’ascesa del Primitivo che si ritrova con due etichette nei primi dieci, essendo anche in sesta posizione col Raccontami 2018 di Vespa Vignaioli per Passione.

La quinta piazza è suddivisa fra il Monteverro Toscana Rosso 2017 (Monteverro), prodotto nella tenuta che si trova ai piedi del borgo medievale di Capalbio, nella parte più meridionale della Maremma Toscana, e l’Aglianico del Vulture Superiore La Firma 2015, prodotto in Basilicata dalle Cantine del Notaio, di Rionero in Vulture.
Non era mai successo che un Aglianico di questa zona arrivasse così in alto e che tra i primi 100 se ne piazzassero altri tre, l’anno scorso non ce n’era neanche uno.

In sesta piazza, oltre al Raccontami 2018, si trova l’Amarone della Valpolicella Classico 2016 di Allegrini. E’ il capofila di questa tipologia di vini veneti che vedono quest’anno cinque etichette fra i primi dieci classificati e ben nove in graduatoria.
Al settimo posto, a rimarcare la preminenza della Toscana con 31 etichette rispetto alle 12 di Piemonte e Veneto, il Bolgheri Superiore Guado al Tasso 2017 (Tenuta Guado al Tasso), cui si accompagna (sempre al 7°) il marchigiano Kupra 2017 (Oasi degli Angeli).

In ottava posizione, oltre agli Amarone di Monte Zovo – Famiglia Cottini e di Pasqua Vigneti e Cantine, la prima etichetta siciliana, l’Etna Rosso Riserva Contrada Zottorinoto 2016 di Cottanera.

Una serie di ex aequo contraddistingue il 9° posto a cominciare dall’Amarone di Tedeschi si trovano un vino piemontese, il Barbera d’Asti Superiore Alfiera 2017 (Marchesi Alfieri), due toscani del 2017, Tignanello (Marchesi Antinori) e Maremma Toscana Baffonero (Rocca di Frassinello), un marchigiano, il Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2017 (Velenosi), oltre al primo campano in graduatoria, il Montevetrano 2018 (Montevetrano) dell’azienda vinicola di San Cipriano Picentino, nel salernitano.
In decima posizione, infine, insieme al Sant’Urbano 2016, il Gattinara Riserva 2015 di Travaglini. Seguono li altri vini di altre regioni per arrrivare ai 100.

La preminenza della Toscana è confermata anche dall’incrocio dei rating delle guide italiane e il voto dei critici stranieri, che e’ un’altra prerogativa delle classifiche di Gentleman. Infatti, prendendo in considerazione i primi 50 classificati della graduatori che risulta dei rating italiani, Gentleman verifica i punteggi assegnati dai più autorevoli critici internazionali e cioe’ Wine Spectator, Wine Advocate, James Suckling e Vinous di Antonio Galloni. Da questo incrovio di rating emerge che solamente otto etichette sulle 50 hanno una valutazione da parte di almeno tre critici internazionali su quattro e sono tutti espressione proprio dellaToscana. Si tratta, nell’ordine, di Solaia 2017 (Marchesi Antinori) e Bolgheri Sassicaia 2017 (Tenuta San Guido), Tignanello 2017 (Marchesi Antinori) e Bolgheri Superiore Guado al Tasso 2017 (Tenuta Guado al Tasso), Maremma Toscana Baffonero 2017 (Rocca di Frassinello) e I Sodi di S. Niccolò 2016 (Castellare di Castellina), con infine Bolgheri Rosso Superiore Dedicato a Walter 2016 (Poggio al Tesoro) e Duemani 2017 (Duemani).

Un commento

  1. Ottimi i vini di Cantina del Notaio, ma La Firma non l’ho ancora assaggiato, oggi colgo l’occasione e lo acquisto.
    Carpe Diem

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