Genovese 7SU7: MasterClass dedicata al Consorzio Tutela Vini del Vesuvio
di Antonella Amodio
La prima MasterClass ” Genovese 7SU7″ dedicata al Consorzio Tutela Vini del Vesuvio in abbinamento con il condimento alla genovese ha visto come sede il Ristornate Veritas, dove i vini della denominazione Lacryma Christi Doc, in versione bianco, rosato e rosso sono stati accostati a due piatti, la pasta alla genovese e la carne alla genovese, preparati dallo chef Gianluca D’Agostino.
Nella presentazione degli accostamenti cibo/vino sono stati degustati due vini bianchi, due rosati e due rossi. Da queste degustazioni è emersa una gradevole sinergia di sapori tra la genovese e il Lacryma Christi, un filo conduttore tra il territorio partenopeo ed il Vesuvio.
Tanto la versione bianca quanto quelle rosata e rossa presentano un particolare equilibrio tra acidità e morbidezza, salinità e freschezza. È evidente questa caratteristica che rende il Lacryma Christi nelle tre declinazioni particolarmente adatto ad accompagnare le sensazioni organolettiche offerte dalla genovese.
Il lavoro del Consorzio Tutela Vini del Vesuvio, costituito per la tutela, la salvaguardia e il controllo dei vini prodotti nell’area vesuviana, negli ultimi tre anni ha dato una svolta decisiva e di maggiore qualità alla produzione del leggendario vino, indirizzandola verso una maggiore qualità, a cominciare dalla base ampelografica, con il riconoscimento, ad esempio, del vitigno caprettone che fino a pochi a anni fa era confuso con la coda di volpe. Questa viene utilizzata – come da disciplinare – con un minimo dell’80% nella produzione del Lacryma Christi bianco.
Per il Lacryma Christi rosso sono invece previste le uve piedirosso all’80%. Nel rimanete 20% di ambedue le versioni sono convogliate uve locali.
Infine, cosa molto importante, scopriamo la novità della fascetta rilasciata dai Monopoli di Stato, applicata sulle bottiglie dei produttori aderenti al Consorzio. Un segnale forte di trasparenza e serietà del prodotto, che in anteprima segnaliamo.
Lacryma Christi del Vesuvio Bianco Doc 2017 Cantina De Angelis
Colore giallo paglia verdolino. Al naso si riconoscono la frutta a polpa gialla e note di fieno. Al palato è teso, fresco e salino. Un vino dalla ottima componente acida.
Lavaflava Lacryma Christi del Vesuvio Bianco Doc 2017 Bosco dé Medici
Giallo paglia carico e naso delicatamente pepato. Poi emergono note di cedro e accenni di mandorla fresca. Fresco, salino e dalla lunga persistenza.
Munazei Lacryma Christi del Vesuvio Rosato Doc 2017 Casa Setaro
Bella tonalità di colore che vira sul rosa cerasuolo. Al naso si distinguono profumi di fiori e poi di frutta. Integrata e netta la nota di agrumato di arance rosse. Salino, fresco e ricco al gusto. Ottimo il finale.
Lacryma Christi del Vesuvio Rosato Doc 2017 Azienda Vinicola Sannino
Colore rosa cerasuolo carico. Olfatto ricco con evidente note dolci di cardamomo, di fiori secchi e di profumi di frutti rossi. Buona la struttura, intenso, fresco e salino. Finale lungo.
Lacryma Christi del Vesuvio Rosso Doc 2017 De Falco Vini
Dal colore rubino brillante. Al naso mostra gioventù con i profumi di amarena, lampone e il ricordo di erbe aromatiche. Attacco gustativo deciso, leggermente ammandorlato, teso, salato e di buona persistenza. Chiude con una leggera nota fumé.
Lacryma Christi del Vesuvio Rosso Doc 2017 Fioravante Romano
Rosso rubino e olfatto nitido di frutta rossa e nuance floreale. All’assaggio emerge acidità e salinità e nonostante la giovane età il tannino è ben integrato, creando così una giusta armonia.