Gala Maris a Praiano in Costa d’Amalfi aperto anche in inverno
Gala Maris a Praiano
Via Marina di Praia 6
tel 089 874091
prezzo medio 60-70 euro
di Marco Contursi
Far vivere Marina di Praia anche durante la stagione invernale, quando esprime al massimo il suo fascino attraverso la sua cucina di territorio.
Questo il leit motiv di Gustavo Milione, chef del Gala Maris, che ha deciso di non fermarsi e di continuare a lavorare nella sua cucina, anche al sopraggiungere dei primi freddi, con la fortuna di avere davanti uno degli scorci più belli della Divina Costiera, la marina della Praia, e i suoi magazzeni.
Un luogo in inverno, in cui assaporare il gusto della vita slow, e cenare dinanzi ad un tramonto mozzafiato che cede il passo ad un cielo di mille e più stelle.
Il ristorante resterà aperto, quindi anche nei prossimi mesi. La formula invernale del Gala Maris sarà incentrata sui menù degustazione, per vivere appieno un’esperienza all’insegna del buon gusto, in simbiosi con la pace del mare invernale e col silenzio della Praia nei mesi freddi.
Tre i menù in carta, con sette portate per ciascuno: di mare, di terra e vegetariano, venendo incontro alle tre anime della cucina locale, quella degli ortaggi della campagna sovrastante, quelli del mare e quelli degli allevamenti dei Monti Lattari.
Crede fortemente nella destagionalizzazione lo chef Milione: “Dobbiamo imparare a vivere il territorio non soltanto per sei o sette mesi, ma durante l’intero arco dell’anno. Tanti turisti, anche stranieri, stanno capendo, soprattutto negli ultimi tempi, quanto la Costiera abbia la capacità e la possibilità di offrire paesaggi mozzafiato, albe e tramonti meravigliosi ed appaganti in ogni singolo giorno dell’anno ed è giusto far trovare loro una offerta gastronomica adeguata e non tutto chiuso. I percorsi del menù saranno in continua evoluzione, all’insegna del fine dining e della tecnica, ma senza mai perdere la rotta data dalla bussola della tradizione che ci guida. Io credo fortemente nelle potenzialità della materia prima locale, a partire dal pescato, ancora più ricco in inverno perché diminuisce la presenza umana a mare”.
Scheda del 17 aprile 2023
di Marco Contursi
Marina di Praia è uno dei miei luoghi del cuore. Il posto in cui il cuore ce l’ho lasciato e, dopo anni, l’ho ritrovato, lì, ad attendermi, seduto su uno scoglio, vicino ad un mare che diventa onirico con la luna piena.
La vita è strana, non pensavo di ritornarci più, non credevo di innamorarmi di nuovo, e invece….
Giù alla Praia ci sono tre ristoranti, due li conoscevo, questo no. E trovarci ai fornelli Gustavo Milione, mi ha fatto piacere. Veniteci ora che ancora non c’è il caos dei mesi estivi. Cosa che permette allo chef di fare la spesa dai pescatori della zona.
Alfonso a mare è un albergo storico della Praia, GalaMaris il suo ristorante, oggi gestito da due sorelle Mina e Sofia Fusco, quest’ultima neo mamma di uno splendido angioletto che risponde al nome di Elisabeth.
Gustavo è arrivato qui dopo diverse esperienze, sia in Italia che all’estero, ha formato una squadra affiatata tra cucina, sala e forno delle pizze (Jacopo, Pio, Alessandro, Angelo, Bianca, Arslan, Angelo, Valerio), e ha portato una ventata di novità al menù, interpretando in chiave pop i grandi classici della costiera. Davvero bravo.
Qualcosa è ancora da affinare nella mise en place, ma sono dettagli, che si perdonano quando dinanzi hai il mare, a fianco un angelo e, nel piatto, di nuovo il mare.
La polpettina è di polpo e apre le danze, mentre un sorso di Notaro, blend di pepella e biancolella di ida Giordano, mi ricorda, ancora ce ne fosse bisogno, che grande persona è Andrea Ferraioli, marito di Marisa Cuomo, che recentemente mi ha consigliato di provarlo. E mai consiglio fu più felice. Sorso pulito, sapido e floreale.
Certo, anche berlo qui aiuta….ho il mare sotto i piedi!!!
Il carciofo è cotto a bassa temperatura e incontra una tartare freschissima di gamberi, mentre un gel di sfusato amalfitano, e la polvere di aglio novello, regalano una marcia in più ad un piatto bello e gustosissimo.
Il Polpo grigliato riposa su un letto di yogurt che è di un buono che non ti aspetti. Ci “scarpetto” dentro a volontà con l’ottimo pane, sempre fatto da Gustavo, che si diletta anche a preparare grissini e pagnotte ai sette cereali. Le bocche masticano contente e le mani si intrecciano complici e felici.
Si sta bene qui. Anche se non c’è la luna piena. Ma quella d’altronde serve per innamorarti o farla innamorare, ma se innamorati lo siete già, per una volta, della luna, possiamo farne a meno. Ma non possiamo fare a meno di un piatto classico di questo tratto di costa, totani e patate.
Qui rivisitato con un tubetto bello calloso e polvere di foglia di limone che decora e dà profumo. Da provare.
Il branzino preso poche decine di metri da qui è succoso e cotto alla perfezione, e gli si perdonano le verdure di accompagnamento non ancora di stagione.
Un assaggio di frittura non si può saltare, soprattutto se è asciutta ed eterea come questa qui (farina di riso per la panatura), e pazienza se c’è il calamaro invece del ben più saporito totano, ma come mi spiega Gustavo “metto i calamari perché non tutti gradiscono i totani, perché hanno un sapore più deciso”, cosa che mi conferma ancora una volta quanto il cliente medio capisca poco di cibo, pur convinto del contrario.
Da gustare senza neanche una stilla di limone. Che invece tutti mettono e che compre il sapore del cefalopode.
Il dolce? Per me, una porzione di ndunderi.
Eh sì, perché pur avendo terminato il pasto non ho resistito quando Gustavo mi ha detto di averli preparati proprio la mattina, e da buon nipote di nonna originaria di Minori e della cui patrona portava il nome (Trofimena !!!), mi sono dilettato con questa vera rarità gastronomica a base di farina e ricotta, qui proposta con un sughetto che del mare aveva il profumo e i frutti. Piatto del viaggio.
Un goccio di limoncello. Due passi nel sentiero scavato nella roccia. Un bacio.
La mia idea di felicità? Il mare, questi ndunderi, un calice di Notaro e……TU.
p.s. Al ritorno sosta alla pasticceria Pansa di Amalfi, la bontà indicibile dei loro dolci non è riuscita ad addolcire lo sconcerto e lo sdegno aver pagato 8 euro un’ora di parcheggio.
I comuni italiani hanno pensato di fare soldi sulle spalle dei cittadini con limiti di velocità assurdi e tariffe di parcheggio ai limiti del latrocinio ( e segnalate male..) e nessuno vigila affinchè ci sia buonsenso. Vergogna.
Gala Maris a Praiano
via marina di Praia 6
tel 089 874091
prezzo medio 60-70 euro
Un luogo magico per me ogni volta che penso alla costiera penso di scendere lì giù in paradiso , ci ho lasciato il 💖
Una sera d’estate ho cenato al ristorante quando si chiamava Alfonso a’ mare …ora ci devo ritornare
Grazie bell’articolo
P.s. anch’io non aggiungo il 🍋… 😉
Non sempre sono d’accordo con gli articoli di Contursi, ma credo che sia un giornalista gastronomico ragguardevole. Come sempre un articolo che è una pennellata d’artista più che una recensione del “maestro d’opera fina” Contursi, che a mio modesto parere ispirato rende ancora meglio. Quello che però mi ha colpito è il “colpo di coda” , finalmente qualcuno che abbia carpito quello che a mio parere è più di un dubbio, ossia il fatto che sia stata presa la decisione (a tavolino?) di riservare la costiera amalfitana ad una clientela d’elite con disponibilità economica rilevante. Personalmente da anni ho ricevuto molti segnali…quello degli 8 euro/ora di Amalfi sono una plastica rappresentazione di cosa vogliono vedersi arrivare da quelle parti…per la cronaca..ieri a Sorrento parcheggio privato e custodito della stazione costo onestissimo di 2 euro /ora…