Franciacorta, le bollicine che scoppiano di salute
La fotografia del Franciacorta grazie ai dati Cermes-Bocconi, ai primi risultati del neonato Osservatorio economico interno e a un’analisi della percezione degli italiani sulle bollicine a cura di AstraRicerche
Professionalità e serietà abbinate a entusiasmo e passione sono gli ingredienti del successo del vino Franciacorta.
In un mercato delle bollicine già positivo (+4,7%) la crescita del Franciacorta raggiunge il 16,7% nelle vendite con un prezzo medio più alto rispetto ai concorrenti e con un’ulteriore previsione di incremento; posizione dominante in numero di bottiglie (11,60 mln) rispetto al livello di produzione nel metodo classico nel complesso (25,81 mln); buone performance anche all’estero con una progressione soprattutto negli ultimi due anni (numero di bottiglie vendute 2009, 7%; 2010, 7,5%; 2011, 8% ): questi sono i principali dati emersi dalla ricerca svolta da Cermes – Bocconi sul mercato delle bollicine (metodo rifermentazione in bottiglia e charmat).
Il Consorzio Franciacorta celebra i 50 anni dalla prima bottiglia impegnandosi in termini di investimenti, con un forte coinvolgimento delle aziende socie, per delineare la fotografia dl Franciacorta oggi nel panorama italiano delle bollicine. Obiettivo dell’operazione è porre le basi per intraprendere una strategia di busness coerente e unitaria che permetta di proseguire nella crescita, non solo dimensionale, ma anche qualitativa.
In quest’ottica di sviluppo nasce l’Osservatorio economico Franciacorta. Il Consorzio Franciacorta è il primo nel settore vitivinicolo italiano a disporre di dati certi raccolti tra le aziende associate. Dall’elaborazione dei primi dati degli ultimi tre anni emerge che il Franciacorta è venduto in Italia per quasi l’80% nel nord. Mentre l’export,che rappresenta una quota del 7-8% del venduto, registra un aumento nel 2011 del 30% circa.
Per completare il quadro sul Franciacorta tra giugno e luglio 2011 AstraRicerche ha condotto, per conto del Consorzio, un’indagine sulla percezione degli italiani rispetto al mondo delle bollicine, con focus sull’immagine del Franciacorta. Il maggior apprezzamento riguarda la qualità del prodotto, segue il prestigio, unico punto di debolezza segnalato, il prezzo. Per quanto concerne le occasioni di consumo, aperitivo, feste o ricorrenze, come anche il regalo, rappresentano i momenti più indicati. In termini di prestigio lo Champagne supera il Franciacorta di pochissimo e viene preferito nelle occasioni importanti, mentre il Franciacorta risulta insuperato per profumo, colore, originalità distintiva. Particolare influenza viene attribuita alle citazioni e ai riconoscimenti ricevuti dalle principali guide di vino.
Tra i vini prodotti con rifermentazione in bottiglia la conoscenza sollecitata vede il lievissimo predominio dello Champagne sul Franciacorta, ai quali seguono rispettivamente l’Oltrepò DOC, il Trento DOC, il Talento e l’Alta Langa.
“Siamo orgogliosi del successo ottenuto in soli 50 anni.” – dichiara Maurizio Zanella, Presidente del Consorzio Franciacorta – “Dagli studi abbiamo ricevuto conferme di sensazioni che avevamo, alcuni dubbi ci sono stati chiariti e nello stesso tempo sono state delineate opportunità che prima d’ora non avevamo identificato. La qualità è sempre stata il nostro faro, – aggiunge Maurizio Zanella – ma ora si prospettano scenari diversi in cui la qualità, la passione e l’intuito imprenditoriale da soli non sono sufficienti. Ritengo che il percorso che abbiamo intrapreso ci permetterà di cogliere al meglio le opportunità del mercato” .
Grazie ai risultati di questi studi il Consorzio Franciacorta è in grado di definire una strategia mirata con un’attenta pianificazione delle risorse e delle attività per rafforzare ancor di più la sua posizione nelle aree di successo e migliorare nelle aree indicate come più deboli con l’obiettivo di una crescita costante e sostenibile.
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