Francesco Aiello, Guida gastronomica di Vico Equense: il Provolone del Monaco
Storia, gastronomia, prodotti tipici e 22 ricette di famosi chef
pp.76, 10 euro
Edizioni Ippogrifo
Senza materie prime di eccellente qualità la Penisola Sorrentina sarebbe mai entrata nell’olimpo dei gourmand? Sicuramente no.
E proprio intorno a questa considerazione si sviluppa la ricerca svolta dal giornalista Francesco Aiello su uno dei prodotti-simbolo del riscatto gastronomico dell’intero Mezzogiorno. “Guida gastronomica di Vico Equense: il Provolone del monaco” è il titolo del volume pubblicato per le edizioni dell’Ippogrifo con la prefazione di Luciano Pignataro.
In circa cento pagine si racconta il miracolo di questo formaggio tipico dei Monti Lattari, con la sue origini a metà tra storia e leggenda e le tecniche di produzione che ne hanno consacrato il successo. Inevitabilmente, la vicenda del Provolone del Monaco si intreccia con Vico Equense, la cittadina della Costiera Sorrentina che lo ha visto nascere almeno due secoli fa e che oggi si è conquistata un posto di primo piano tra le capitali del gusto italiano a tavola. Non è un caso, infatti, che in questo lembo di terra, affacciato sui golfi di Napoli e Salerno, è possibile riscontrare una straordinaria concentrazione di tradizione agro-alimentare e sapienza gastronomica. Qui trent’anni fa è nata la famosa Pizza a metro, oggi Università della pizza, dei fratelli dell’Amura. E qui alla fine degli anni Novanta ha cominciato a brillare la stella del giovane chef Gennaro Esposito che dalla sua Torre del Saracino nel borgo della Marina d’Equa ha offerto un palcoscenico internazionale a piatti leggeri e di gran sapore frutto delle sintesi felice tra prodotti di qualità e moderne tecniche in cucina.
Tutto questo è raccontato nella “Guida gastronomica di Vico Equense” che, accanto alla storia del Provolone del Monaco e dei maestri casari, passa in rassegna quello che di bello c’è da vedere e buono da mangiare in quest’angolo di Penisola Sorrentina.
Ecco spiegato l’ampio spazio dedicato alla storia di Vico Equense e dei suoi casali ricchi di palazzi d’epoca, chiese e musei. Segue il capitolo relativo alle feste, alle sagre ed alle manifestazioni che tutto l’anno arricchiscono il soggiorno di turisti e residenti. Si arriva così alla sezione dedicata all’ospitalità, con le schede relative agli agriturismi, agli alberghi ed ai bed and breakfast, equamente distribuiti tra la costa e la fascia collinare. Ecco quindi l’ampio capitolo dedicato alla cucina, tradizionalmente legata al mare ed all’orto, con schede relative a ristoranti, pizzerie e botteghe del gusto. Non manca un vademecum sul “dove comprare” paste e pani artigianali, formaggi, salumi e dolci.
Alla fine della Guida c’è una golosa appendice dedicata alle ricette dei migliori chef della Campania alle prese con il Provolone del Monaco:
– Abbazia – Piano di Sorrento
– Antica Trattoria – Sorrento (Na)
– Antichi sapori – Vico Equense (Na)
– Caruso – Sorrento (Na)
– Don Alfonso 1890 – Sant’Agata sui Due Golfi (Na)
– Fenesta Verde – Giugliano (Na)
– Frate Cosimo – Vico Equense (Na)
– Il Principe – Pompei (Na)
– Il Terrazzino – Piano di Sorento – (Na)
– La Conca – Meta (Na)
– La Sponda dell’Hotel Sirenuse – Positano (Sa)
– Nonno Luigino – Vico Equense (Na)
– Osteria Nonna Rosa – Vico Equense (Na)
– President – Pompei (Na)
– Quattro Passi – Nerano di Massa Lubrense (Na)
– Salvatore e Mafalda – Termini di Massa Lubrense (Na)
– San Pietro – Cetara (Sa)
– Silenzio Cantatore – Piano di Sorrento (Na)
– Taverna 18 – Vico Equense (Na)
– Taverna del Capitano – Marina del Cantone di Massa Lubrense (Na)
– Torre Ferano – Vico Equense (Na)
– Vittoria del Grand Hotel Excelsior Vittoria – Sorrento (Na)