Svolta epocale! L’Associazione Verace Pizza Napoletana approva il primo forno elettrico: non poteva che essere lo Scugnizzo di Krauss!


Forno Scugnizzo

Forno Scugnizzo

Uno di quei giorni che fanno la differenza: L’associazione Verace Pizza Napoletana presieduta da Antonio Pace ha ufficialmente dato il via libera al forno elettrico. Non uno qualsiasi, parliamo dello Scugnizzo messo a punto dall’ingegnere Russo-Kraus.
un cammino a cui nel nostro piccolo abbiamo contribuito iniziando, pensate un po’, nel novembre 2014 a Parigi quando per la prima votala pizza napoletana sbarcò al Carrousel du Louvre durante il Grand Tasting per Le Strade della Mozzarella.

Fu allora che si vide come il risultato fosse davvero strabiliante.
Successivamente, durante la prima Kermesse organizzata da Lsdm a Palazzo Caracciolo nel febbraio 2017, si fece un vero e proprio tasting  con Gugliemo Vuolo e nessuno del panel, composto da giornalisti, operatori e pizzaioli, riuscì a distinguere le pizze cucinate con il forno elettri o e quelle cotte nel forno tradizionale.
Il cammino è stato lungo, alla fine Lo Scugnizzo può essere il forno con cui tutte le pizzerie che aderiscono al disciplinare dell’Avpn possono fare una pizza napoletana napoletana certificata.
Una svolta epocale che è al passo dei tempi, non olo per la svolta green in cui si parla nel comunicato ufficiale che riportiamo sopra, ma soprattutto perchè il forno elettrico sinora è sfuggito alle maglie della burocrazia, è un elettrodometico a tutti gli effetti e non ha alcun bisogno di autorizzazione per essere usato. Un bel vantaggio nelle grandi città dove aprire un forno a legna oggi è pressochè impossibile. Lo Scugnizzo è stata una grande intuizione, rirproppore le condizioni della cottura a legno con la base di cotto sorrentino, a cupola e la bocca a forma di mezza luna.
Altri lo hanno imitato visto il successo.
Adesso, dopo il forno a gas, via libero anche a quello elettrico per la pizza tradizionale

https://www.lucianopignataro.it/a/come-si-fa-la-pizz-anapoletana/95802/

Ma ecco il comunicato

 

L’AVPN, che dal 1984 tutela la Vera Pizza Napoletana nel mondo, ha deciso di approvare e iscrivere al proprio Albo dei Fornitori Qualificati lo “Scugnizzonapoletano”, il forno elettrico ideato e progettato a Napoli dall’Ing. Russo Krauss.

 “Ancora una volta un’innovazione a tutela della tradizione – dichiara Antonio Pace, Presidente AVPN – resa possibile grazie ad un forno elettrico che risponde a specifici parametri qualitativi e tutela l’irrinunciabile mestiere del fornaio. Lo Scugnizzonapoletano è infatti il primo forno elettrico in grado di riprodurre le fonti di calore necessarie alla cottura della vera pizza napoletana secondo Disciplinare.”

Forno Elettrico - Approvazione

Forno Elettrico – Approvazione

Si è giunti all’approvazione del forno dopo un lungo percorso di verifica durante il quale lo Scugnizzonapoletano è stato sottoposto a numerosi test, sia a bassi che ad alti regimi, fino alla simulazione del lavoro del sabato sera di una pizzeria di successo. La verifica ha coinvolto in prima persona il Consiglio Direttivo dell’Associazione composto anche da Massimo Di Porzio e Paolo Surace e ha tenuto conto anche delle esperienze e delle prove realizzate dai tanti istruttori e pizzaioli veraci che, in questi ultimi anni, hanno testato, utilizzato e acquistato questo forno.

“Nell’approvazione dello Scugnizzonapoletano – dichiara Stefano Auricchio, Direttore Generale AVPN – abbiamo tenuto conto della svolta Green che è in corso in tanti paesi del mondo. In questo momento è ancora più necessario adottare scelte a favore dell’ecologia e dell’ambiente che siano coerenti con il percorso fatto in questi anni dall’Associazione.”

Da oggi le pizzerie che hanno scelto lo Scugnizzonapoletano potranno affiliarsi all’Associazione e fregiarsi della tabella Pizza Napoletana “Forno Elettrico- Electric Oven” (https://www.pizzanapoletana.org/it/forno_elettrico_avpn), che tutela i consumatori attestando il rispetto del Disciplinare della Vera Pizza Napoletana e dell’arte del pizzaiuolo napoletano, patrimonio immateriale dell’Unesco

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L’Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN), fondata nel giugno 1984 a Napoli, promuove nel mondo la Vera Pizza Napoletana attraverso il proprio Disciplinare Internazionale.

L’Associazione è impegnata anche nella valorizzazione delle 820 pizzerie affiliate e dei prodotti della filiera produttiva nonché nella tutela dell’arte del “pizzaiuolo” napoletano, riconosciuta dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità.

L’Associazione organizza a Napoli e in altre 6 città del mondo (Los Angeles, Kyoto, Osaka, Città del Messico, San Paolo e Poznan) corsi di formazione per pizzaioli o aspiranti tali, con una didattica e un know-how consolidati nel tempo. 

 

Per Informazioni: Gianluca Liccardo – direttore marketing AVPN

Mail: [email protected]

3 Commenti

  1. L’importante è segnalarlo fuori dalle pizzerie,altrimenti si è autorizzati a denunciare l’esercente per frode in commercio,dal momento che nel disciplinare parla di cottura in “Forno a legna”.IL consumatore deve poter scegliere,l’era degli sprovveduti fortunatamente è finita.

  2. Friariello condivido il SENSO generale del commento.
    __
    Vorrei aggiungere alcune opinioni.
    1
    I DISCIPLINARI sono carta straccia. Guardando alla storia dei disciplinari di molti prodotti si può facilmente notare che Vengono
    Cambiati con Disinvoltura… tenendo conto dell’ESCLUSIVO INTERESSE dei produttori o dei
    pizzaioli ecc…
    Sono loro che DECIDONO Quando e Come Cambiare un Disciplinare.
    La cosa ridicola è che tutto viene fatto, spesso, nell’interesse dei consumatori, dei clienti.
    2
    E la cosa tragica è che i Consumatori, i Clienti “CONTEMPORANEI” ci credono.
    Quindi, non sono d’accordo quando lei scrive: “IL consumatore deve poter scegliere,l’era degli sprovveduti fortunatamente è finita”.

    Il consumatore “contemporaneo” viene PERSUASO facilmente dalla RETORICA assillante e pervasiva che il “SISTEMA” dispiega sui MEDIA, e sui food blog.

    Il CLIENTE è un OGGETTO da MANIPOLARE.
    E non sa nulla… di COME FUNZIONA… IL SISTEMA… E.. CHI NE FA PARTE.

  3. Tutto giusto,tutto condivisibile,su qualche aspetto si può ragionare.Resta il fatto che se entro in un pizzeria dove c’ è il forno elettrico o a gas(legittimamente) e non lo indicano come minimo m’incazzo. Degli altri non so,e forse ha ragione lei molti poco informati.

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