Strepitoso Food Show in Irpinia. Otto cuochi sotto le stelle by Antonio Pisaniello & C. a Ponteromito di Nusco
di Tommaso Esposito
Ponteromito cos’è? Dov’è?
Una telefonata a Jenny, la mamma di Bu, e ci dice di uscire a Montella.
Poi di filata verso Cassano.
Bene, anzi male.
Lasciamo Napoli con il sole e con l’afa.
Tra i monti quassù il cielo lampeggia e di brutto.
Chissà?
Mannooo!
Piove a Lioni e a Sant’Angelo, mentre invece di qua Giove Pluvio non passa.
C’è un bel tetto di stelle con Selene prossima all’equinozio.
La grande adunata di cuochi l’ha pensata Antonio Pisaniello.
Detto fatto.
Food Show.
Come le sa pensare e realizzare Tonino. Complice Jenny.
Cucina, musica e terroir.
No land.
No!
Ok, abbiamo capito: Irpinia.
Dalla cipolla ramata di Montoro al Fiano di stasera.
Dall’ agnello dei colli picentini al burro di Montella
Celebrata tra i fornelli e a suon di musica.
Battiato, Pino Daniele, Jovannotti, Indigo Sun, Petra Montecorvino, Andreas Vollenweider.
Finanche Van de Sfroos.
Sul palco in sottofondo.
Nell’anfiteatro costruito dopo il terremoto e che stasera diventa cucina a vista.
Bellissima idea.
E’ il tempo zero, ma già si pensa al futuro.
Si comincia con otto cuochi amici.
Giovanni Mariconda , Taberna Vulgi a Santo Stefano Del Sole.
Prepara il panino con la genovese di agnello.
Si apre bene, anzi di sostanza.
Una bomba di sapori.
Lorenzo Principe, Luna Galante a Nocera Superiore.
Cala nell’olio bollente la sua Pizzafritta vacante con pomodori corbarini.
Si fa bis, tris, quadris durante tutta la serata.
Mauro Elli, il Cantuccio ad Albavilla di Como.
Strepitosa terrina marbré di carni alla lombarda con insalatine di campo.
Troppo buona per non concedergli il canto e la chitarra di Davide il lumbard
Anche qui si arriva oltre il quadris.
Girano i sommeliers con i vini.
Lello ve ne darà conto.
Successo in crescita.
Pure Carmine Fischetti, capo dei Mesali sui gradoni è contento.
Pompeo Limongiello, L’Incanto a S.Andrea di Conza si cimenta con una Scarola liquida alle alici di Cetara.
Ci riesce bene e anticipa la pizza di scarole per Natale.
Pasquale Torrente è rimasto a Cetara.
Ha mandato qui il suo sous chef con le acciughe che ha dato a Pompeo e lo scammaro da assaggiare.
Gustosissimo.
Raffaele Vitale, Casa del Nonno 13 a Mercato San Severino.
C’è pure lui e come al solito gioca con i segni e i simboli.
Prepara acquaefarina al basilico con insalata di pomodorini.
Ci son tracce nel piatto di un fiordilatte irpino al posto della bufala.
Siamo irpini stasera! Ed è giusto.
Paolo Barrale fa il risotto.
Con la cipolla ramata di Montoro e il cacao guatemalteco.
Gioca d’azzardo come sa ben fare.
Antonio Pisaniello continua sulla strada delle spezie con cannella e vaniglia.
Per il suo maialino soffiato, mostarda di annurca e olio vanigliato.
Alla grande.
Si mostra un piccolo trofeo agli astanti.
Un serpentone di fiordilatte lungo metri dieci, catturato per l’occasione da quelli dell’Azienda Agricola Rosabella. A Montella.
Dolce finale allo yogurt con il bianco torrone, le nocciole avellane e l’olio ravece.
By Silvia, Antonio e Giuseppe di Bu.
Con me c’è Antonio.
Cuoco e vivandiere del fu Picchio Verde. Ora monzù per gli amici.
Gli sorridono gli occhi e gli gioisce il cuore.
7 Commenti
I commenti sono chiusi.
Grazie di cuore a te, ad Annibale Discepolo, alle aziende vitivinicole, agli chef, all’Ais, alla Pluris al Caseificio Rosabella (per il serpente bianco :) ) , a Gioacchino e a tutti gli ospiti presenti che hanno permesso la realizzazione di questo evento organizzato in pochissimo tempo
E’ stata una bellissima serata ..da ripetere.. un saluto al simpaticissimo monzù!
E’ stato semplicemente un gran bel SHOW…Colgo l’occasione per ringraziare the King of Nusco Antonio Pisaniello e la sua Regina Jenny Auriemma. Sono già pronto per la prossima edizione :) See you soon
Brava tu, Antonio, tutti gli chef e il grande Annibale. Mi è dispiaciuto non poter stare tra voi, ma ti assicuro che mi ritengo molto fortunato a seguire questo settore in Campania, pieno di giovani, di sapienze antiche, di tradizioni, dove il piatto gourmet non viene mai da una astrazione ma è sempre riconoscibile, non ha voglia di stupire ma di divertire e non tradisce mai il sapore.
E’ un settore che trasuda ottimismo e fiducia e non c’è provincia dove non sia bello fermarsi e trascorre un mese per scoprire tutto.
E grazie, ovviamente, a Tommaso, il gastronomo più saggio che conosco:-)
Non celiare anche tu Big.
Notte magica che mi ha coinvolto come se stessi su un set cinematografico. Ho visto grandi chef dalla parte giusta, quella frontale. Occhi negli occhi, cuore in mano, colloquio serrato, domande ed impressioni da parte del pubblico, sempre con risposte all’altezza del valore dei profeti, pardon, dei cuochi. Ed a tratti, l’emozione. che ha “condito” la serata suggellando in un ideale abbraccio i ruoli di chi ha dato e di chi ha ricevuto. Lo chef Antonio trova in Jenny la sua musa, pacifico dumper che si muove con leggiadra grazia su una pista diinfiorata, e ho detto tutto……!!!
Di alto livello : )
ripetete voglio venire pue io