Focus sull’olio extravergine di qualità con il progetto Evoluzione
di Floriana Barone
Ingrediente cardine della dieta mediterranea, prodotto d’eccellenza Made in Italy e un prezioso alleato della salute e del benessere: l’oro verde è tornato protagonista a Roma della seconda edizione di “Evoluzione, percorsi per l’extravergine di qualità”, evento organizzato lo scorso 14 gennaio da La Pecora Nera Editore e Oleonauta presso il Parco dei Principi Grand Hotel & Spa.
Un’iniziativa molto attesa aperta agli addetti al settore food, agli assaggiatori professionisti di olio e alla stampa, mirata a sensibilizzare e a formare gli operatori della ristorazione e della gastronomia all’utilizzo di olio extravergine di qualità. Evoluzione ha creato nuovi percorsi per mettere a confronto produttori, ristoratori, consumatori, cuochi e pizzaioli che scelgono e utilizzano l’olio extravergine per i loro piatti.
Negli ultimi anni, l’olio evo di qualità sta conquistando una significativa attenzione in Italia e nel mondo, anche se per un’adeguata sensibilizzazione di molti esercenti e, soprattutto, dei consumatori la strada è ancora lunga. Non è un caso che la dieta mediterranea sia stata recentemente proclamata la migliore al mondo dalla rivista Us News and World Report, considerata l’importanza che ha assunto l’olio evo.
E, sempre negli Stati Uniti, sulle bottiglie di olio extravergine verrà presto indicata la dose di mezzo cucchiaio al giorno d’olio come “medicina” per prevenire l’infarto e le malattie cardiache: lo ha riportato a novembre la Coldiretti, specificando che il suggerimento è arrivato dall’Agenzia per la salute americana.
Due anni fa è nato quindi il progetto culturale de La Pecora Nera Editore e Oleonauta con l’obiettivo di agire sul lato dell’offerta per incentivare nei consumatori la domanda di extravergine di qualità, vista la poca attenzione riservata all’olio nella maggioranza di botteghe del gusto e ristoranti italiani.
Evoluzione è un format b2b (business-to-business), suddiviso in diverse iniziative, che mette realmente a confronto i produttori con gli operatori del settore food. Il progetto è partito con il focus sull’olio evo promosso nelle pubblicazioni “Roma nel Piatto” e “il Saporario”, in cui ispettori anonimi hanno visitato ristoranti e botteghe per verificare lo stato dell’offerta su questo tema, raccontato poi in schede dettagliate e, dopo la prima edizione, è stata riscontrata una netta presa di coscienza da parte di tanti operatori. In un secondo momento è stato organizzato l’evento Evoluzione per mettere a confronto i visitatori con i produttori, che hanno portato il loro olio in degustazione.
Le aziende che hanno partecipato alla manifestazione sono state 44: Evoluzione ha acceso i riflettori sulle potenzialità di questo prezioso alimento, sottolineando gli aspetti della comunicazione e della sua promozione nel mondo della ristorazione, coinvolgendo esperti del settore con diverse competenze per un dibattito costruttivo intorno all’olio extravergine d’oliva, realizzando un catalogo di supporto all’evento per presentare le migliori aziende selezionate, che può essere acquistato nelle librerie e online al prezzo di 9,90€ e che comprende 82 oli della raccolta 2018.
I partecipanti hanno potuto accedere liberamente ai banchi di assaggio delle aziende nella sala expo, parlare direttamente con i produttori e assaggiare gli oli presenti, seguendo inoltre tutte le iniziative, le premiazioni, i Dialoghi dell’Olio e, previo specifico accredito online, i seminari di approfondimento tenuti da importanti esperti del settore, come Indra Galbo, Maurizio Servili, Matia Barciulli, Antonio Giuseppe Lauro, Barbara Alfei e Giulio Scatolini.
Il seminario “I linguaggi dell’extravergine tra parole nuove e fake news”
A parlare de “I linguaggi dell’extravergine tra parole nuove e fake news” è stato Indra Galbo, vice curatore della guida “Oli d’Italia” del Gambero Rosso, che ha affrontato un tema interessante: come fare una comunicazione ottimale dell’olio extravergine d’oliva.
L’evoluzione mondiale nel settore della produzione di olio extravergine d’oliva di qualità è stata significativa, ma non è stato registrato, allo stesso tempo, alcun miglioramento nel modo di comunicare il prodotto, anzi si parla di una vera e propria regressione e di un incremento di fake news.
La prima e ultima grande opera di comunicazione è stata realizzata nel 1776 dall’economista, imprenditore e filosofo Domenico Grimaldi, che scrisse un libro sull’olio, introducendo il concetto di olio fino.
“Non abbiamo trovato un canale e un linguaggio comune per comunicare il prodotto – ha spiegato Indra Galbo durante il seminario – . I social network non funzionano e anche in questo mondo virtuale c’è stata una regressione perché tutti si sentono in diritto di affermare concetti ponendosi sullo stesso piano di professionisti ed esperti, individuando canali di marketing e lanciando descrizioni di oli che sembrano tratte da libri. Inoltre sui social non esiste un confronto: l’unica vera esperienza di confronto è assaggiare l’olio degli altri produttori, cosa che non avviene”.
“Se la comunicazione sui social avesse funzionato, sarebbero stati eliminati eventi, importatori, guide degli oli o siti web per gli addetti al settore – ha proseguito Galbo – I social network fanno una comunicazione immediata, ma per l’olio extravergine d’oliva ci vuole tempo e, inoltre, online non si comunica, ma si vende: la colpa di chi delega la comunicazione dell’olio è delle stesse aziende”.
Come dovrebbe essere impostata quindi la comunicazione sull’olio extravergine d’oliva? Sulla produzione attraverso un linguaggio tecnico comune e una distinzione tra chi si occupa di olio e chi è “influencer”. Infine, bisogna puntare anche sulla valorizzazione delle varietà che caratterizzano i diversi territori per far crescere così tutte le aziende italiane. Non è una strategia a breve termine e, pertanto, dovrebbe essere studiata nei minimi dettagli.
Alla fine del seminario, Indra Galbo ha invitato i partecipanti alla degustazione di quattro prodotti di eccellenza:
Ogliarola Salentina dell’azienda Trevisi di Campi Salentina(LE): un fruttato leggero tipico della zona, che apre all’olfatto con sentori di carciofo, all’assaggio mantiene una trama aromatica di valeriana, mandorla dolce, con un piccante interessante in bocca.
Il Monocultivar Salviana di Silvi Sabina Sapori (Palombara Sabina, RM): un fruttato leggero delicato, che apre all’olfatto con sentori di foglia di carciofo fresca e un finale che rimanda alla noce.
L’Evergreen dell’Azienda agricola Giulia Cappelli di Montelibretti (RM): un olio elegante con sentori di erba tagliata e la presenza decisa di amaro e piccante.
L’olio evo bio Nocellara del Belice dell’azienda Biologica Titone di Trapani: un olio fresco in cui spicca la foglia di pomodoro verde, con un tratto erbaceo delicato, sovrastato sul finale dalle erbe aromatiche.
Ideatori e organizzatori di Evoluzione: La Pecora Nera Editore, casa editrice a indirizzo enogastronomico attiva nel Lazio, in Lombardia e in Piemonte e Oleonauta, società di promozione e valorizzazione dell’olio extravergine di oliva
Per maggiori informazioni [email protected] o 347/1159669
Partner di Evoluzione: Elaisian, Plose, FARA Vetrerie, Magnolia Eventi, Bicolio, l’artista Anna Maria Borsatti, le bollicine del Barone Ritter de Záhony con il Prosecco Brut DOC e Cibo Giusto di Sandro Tomei e Paolo Naticchioni
Partner tecnico: Spoolivi
Supporting partner: AEPER – Associazione Esercenti Pubblici Esercizi Roma, CNA Roma, Noi di Sala e Intrecci, la scuola di alta formazione di sala delle sorelle Cotarella
Media partner: Agrodolce e Radio Food