Florian Maison a San Paolo d’Argon: mi bastano tre piatti per ammutolirvi, ma se sapete trovare di meglio sono qui
di Marco Galetti
Mi bastano tre piatti per ammutolirvi, ma se sapete trovare di meglio, sono qui.
Quando scrissi, il cuoco campano e l’allineamento astrale, volendo visibile qui ero certo, nel mio girovagare, di essermi imbattuto in uno chef che avrebbe saputo darmi grandi soddisfazioni, ma mai avrei pensato che un semplice business lunch, (in un anonimo venerdì di settembre, per l’esattezza il quindici, scrivo in leggerissima differìta,) potesse letteralmente costringermi a lanciare la sfida a tutti gli altri fufbloggers e anche a qualche critico gastronomico con troppe certezze.
Dato che non mi piace vincere facile, segnalo, solo a parole, quindi senza il supporto fotografico, un’acciuga fritta ripiena di ricotta di bufala, argento sul podio, entree 2017, un sorprendente risotto astice e lime ingentilito da un semplice brodo vegetale (che finirà quanto prima sugli schermi di LP), una torta ricotta e pere che precede un conto che mi consentirà di vincere a mani basse la sfida tra i fufbloggers.
Eh si perché, in un contesto di gran livello, con un servizio adeguato al contesto (bravo Fabio), allietati da una cucina ineccepibile, guidata con mano sicura da Umberto De Martino (pochi grassi, poco sale, grande equilibrio) a pranzo, ogni piatto che può essere scelto liberamente dalla carta del locale, ha un costo davvero basso, euro undici.
Le serate a quattro mani, con cuochi amici stellati e bistellati, che periodicamente vengono organizzate qui, sono sicuramente valore aggiunto per la crescita professionale di questo educatissimo e sorridente cuoco campano che, indubbiamente, oltre a dedizione, determinazione e capacità di apprendimento, possiede nel suo DNA gli altri due requisiti necessari per emergere ben oltre la linea di galleggiamento posta a livello medio-alto, passione e talento.