Fiano Oppida Aminea 2013, IGT Simbiotico, altri descrittivi
di Marco Galetti
Ci siamo guardati, annusati, riconosciuti e assaggiati, poi l’ho portata fuori a cena.
Dagli altri tavoli la osservano, senza dissimulare lo stupore, lei indossa un abito di lino color zafferano e si muove con grazia, sorella luna veglia luminosa in cielo, sor riso nel piatto e nei volti, siamo in perfetta simbiosi, cosa volere di più…un abbinamento perfetto, ad esempio.
Indovinare un vino è probabile, trovarne uno che dia grandi soddisfazioni già un po’ meno, l’abbinamento perfetto, poi, è cosa rara, ieri è successo e il merito non è certo mio, che ho solo quello di aver ordinato un piatto e di essermi affidato ad uno bravo.
Prima che mi fosse servito un risotto alla milanese sopra media, Daniele Caccia, sempre a caccia di accoppiate vincenti, ha scelto e stappato per me, nel gruppo dei vini denominati “gialli”, un Simbiotico dell’Arcipelago Muratori, che si è rivelato essere in perfetta simbiosi con l’ambiente ma anche col mio risotto.
Il Fiano Oppida Aminea, sprigionando tra i tanti aromi (miele d’acacia, frutta secca, agrumi) quello inconfondibile dello zafferano, si è presentato con una mise inappuntabile, il colore giallo bello carico sembrava essere stato mutuato dal sole, così come l’energia utilizzata in cantina dall’azienda che lo produce situata nel Sannio Beneventano che ha massimo rispetto per l’ambiente e per il territorio; nella dichiarazione d’intenti sull’etichetta, tra le altre cose si segnala, ad esempio, che tutti i materiali usati per il confezionamento derivano dal riciclo.
Il Progetto Simbiotico dice no a OGM, solforosa e a prodotti di origine animale, dunque il vino è certificato VEGAN PRO, rispettando la terra e salvaguardandola, viene, di conseguenza, rispettato il vino che godendo del paesaggio da cui si nutre diventa esso stesso paesaggio, paesaggio liquido.
Attenzioni importanti verso il consumatore quindi, che sostanzialmente però, cerca anche o soprattutto, l’ambo vincente sulla ruota immaginaria della sua tavola rotonda: un carnaroli con fiori&pistilli di zafferano di Celana e midollo di bue che trova completamento nel Fiano dell’Arcipelago Muratori.
Stavolta, nettamente, ho percepito lo zafferano, che come descrittivo basta e avanza, per me, che notoriamente faccio fatica, è un piccolo grande risultato, di quelli che regalano una gioia sproporzionata al reale valore dell’episodio…(continua)
(eccomi)…Ippodromo di San Siro, notturna di trotto, sovrabbondanza di energia e di tempo, trenta denari per tradirla con un cavallo, serate indimenticabili che perdono nitidezza e dettagli ma non il succo, scommettevo con un amico, perdevamo regolarmente e felicemente, una sera abbiamo preso un’accoppiata vincente che ci regalò una grandissima gioia sproporzionata al valore reale della vincita, come il Fiano col risotto…
Un commento
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un cavallo vincente deve essere guidato bene…
una abbinata vinta è il risultato di questa componente.
Cento 100